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Carcioficoltori brindisini allo stremo: incontro a Brindisi con l’assessore Pentassuglia

 

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Brindisi. È una vera e propria emergenza nell’emergenza quella che nel Brindisino stanno attraversando da tempo i carcioficoltori, costretti a “svendere” il loro prodotto ad un prezzo che non permette loro nemmeno di coprire una parte dei costi di produzione.

A questo, per avere un quadro completo del loro stato di agitazione, bisognerebbe aggiungere anche le note problematiche legate alla manodopera.

Per questi motivi, nel pomeriggio di mercoledì 29 marzo a Brindisi, l’area Due Mari di Cia Agricoltori Italiani della Puglia ha organizzato un incontro tra produttori e l’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia.

«I costi di produzione sono arrivati ormai alle stelle e stiamo svendendo i nostri prodotti che sono vere e proprie eccellenze – è stato l’allarme lanciato a più riprese da uno dei produttori di carciofi presenti – L’incontro è stato senza dubbio costruttivo perché il confronto è sempre motivo di crescita per tutti, ma ora speriamo che l’assessore dia seguito a quanto concordato».

Pentassuglia ha ascoltato i produttori e fatto il punto sui rapporti con la grande distribuzione, impegnandosi a stretto giro a parlarne con il ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e ad incontrare le organizzazioni dei produttori, i mercati generali e la grande distribuzione.

«Non si può vendere sottocosto»: il consumatore deve conoscere il prodotto che compra e di conseguenza pagarlo il giusto prezzo – ha ammesso l’assessore – Chi sta in mezzo alla filiera deve rispettare queste norme senza mai trascurare il rapporto etico e morale di aziende che pagano i loro dipendenti e che fanno prodotto di qualità».

«In altre occasioni, con protocolli d’intesa con la grande distribuzione, siamo riusciti a dare dignità alle nostre aziende agricole – ha invece commentato fiducioso il vicepresidente vicario Giannicola D’Amico di CIA Puglia – Speriamo di riuscirci anche stavolta con i carciofi».

«Quello dei carciofi è un problema comune anche ad altri prodotti come pomodori, meloni e angurie– ha chiarito il presidente Pietro De Padova di Cia Area Due Mari – I nostri produttori non ci stanno e pretendono regole certe. Non vogliono arricchirsi ma chiedono semplicemente una remunerazione proporzionale al loro impegno».

In rappresentanza della Cia a Brindisi erano presenti anche il direttore Vito Rubino dell’Area Due Mari, i componenti dell’esecutivo provinciale Luigi D’Amico e Tonino De Luca e la responsabile Paola Giannachi di CAA Due Mari Brindisi.

In seguito agli incontri organizzati in questi giorni dall’assessore Pentassuglia, produttori, Cia e assessorato all’Agricoltura si aggiorneranno a breve per fare il punto della situazione.

Franco Gigante

 

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