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CARO-ENERGIA: BILUCAGLIA (UBROKER), ‘PREZZI DI GAS ED ELETTRICITÀ RADDOPPIERANNO’
Il presidente del gruppo energetico consiglia di mantenere alta l’attenzione

Torino, 12 maggio 2023 – «Nonostante siano abbastanza ragionevoli, per effetto della domanda in inverno i prezzi inevitabilmente si incrementeranno. Secondo il nostro Osservatorio uBroker, il prezzo del gas per l’inverno potrà avvicinarsi nuovamente a 1 euro al metro cubo, o comunque intorno ai 90 centesimi, nonostante la visione a lungo termine degli analisti preveda prezzi stabili, portando di conseguenza quelli dell’energia elettrica a superare i 200 euro al Megawatt». Lo ha dichiarato Cristiano Bilucaglia, presidente di uBroker (gruppo energetico da circa 150 milioni di fatturato e oltre 190 mila contratti attivati e membro di Arte-Associazione di Resellers e Traders di Energia nonché eletto tra le imprese Leader della Crescita da “Il Sole 24 Ore” e tra le 1000 imprese a maggior crescita in Europa dal “Financial Times”). Nei giorni in cui l’Arera ha certificato l’aumento delle bollette in aprile del 22% nonostante la discesa dei prezzi del gas, l’Agenzia Internazionale dell’Energia ha segnalato che i mercati globali del gas si stanno gradualmente riequilibrando ma dovrebbero rimanere tesi quest’anno. Malgrado i segnali incoraggianti, dunque, Cristiano Bilucaglia è convinto che bisognerà mantenere alta l’attenzione. Allo stato attuale i prezzi del gas si aggirano poco sotto i 50 centesimi al metro cubo, mentre per l’energia elettrica siamo intorno ai 120-130 euro al Mw. La motivazione, secondo il presidente di uBroker, è da rintracciare nelle sensazioni reali che si hanno sul mercato e che solo in parte tengono conto dei classici meccanismi di domanda e offerta. Bilucaglia ritiene che l’approvvigionamento dagli stoccaggi che stanno compiendo le aziende invii un segnale al mercato sul fatto che i prezzi aumenteranno in futuro: «Secondo il mercato, se un’azienda compra oggi del gas è perché ritiene evidentemente che il prezzo possa aumentare nel prossimo futuro. Se ci sono aziende che chiedono di stoccare in un preciso momento è perché pensano sia più conveniente farlo ora. Nel momento in cui le aziende chiedono stoccaggi anticipati agiscono sul prezzo». Benché gli auspici siano quelli di un rialzo contenuto, Bilucaglia sottolinea la necessità di tenere la situazione sotto controllo, anche perché non tutti i gruppi energetici saranno in grado di reggere nuovi e ulteriori urti come quelli subiti nel corso del 2022: «Lo scenario può essere diviso in due: da un lato abbiamo le aziende piccole e medio piccole, quindi con ricavi sotto i 30-40 milioni di euro, che funzionano bene in caso di mercato tranquillo, quindi laddove non si rendano necessarie manovre economico-finanziarie urgenti, ma che non sarebbero in grado di sopportare nuovamente scenari come quelli dello scorso anno; dall’altro lato ci sono le aziende più grandi, ben in condizione di affrontare le turbolenze. In Italia – conclude il Presidente di uBroker – sono numerose le piccole aziende da tenere sotto osservazione, ma va sottolineato che nel settore c’è solidarietà e, quando le piccole sono in difficoltà, i gruppi medi e grandi intervengono a dare supporto quando possibile».

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