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Alluvione Regioni Emilia Romagna e Marche – sospendere adempimenti e pagamenti tributari/previdenziali e non solo ..

 

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A seguito degli eventi calamitosi di questo mese di Maggio, che hanno colpito varie città delle Regioni Emilia Romagna e Marche, questa Fondazione chiede al Governo ed alle Istituzioni regionali e locali, l’emanazione urgente di provvedimenti tesi alla sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari e previdenziali, scadenti nel periodo compreso tra i mesi di Maggio e di Dicembre 2023.

E’ oltremodo opportuno che lo Stato, le Regioni ed i Comuni interessati dall’alluvione facciano sentire la loro presenza ai cittadini ed alle imprese colpite.

Da tale indefettibile necessità nasce l’esigenza di una risposta celere che questa Fondazione ravvisa nella sospensione o esonero di quanto segue:

– sospensione di versamenti e adempimenti tributari, previdenziali e Inail delle persone fisiche e dei soggetti diversi dalle persone fisiche, che abbiano residenza o sede legale/operativa nei Comuni interessati dall’alluvione o sono assistiti da professionisti e associazioni di categoria operanti nei Comuni colpiti dall’alluvione;

– esclusione, per l’esercizio 2023 e per tutti i soggetti con Partita Iva aventi sede nei Comuni interessati dall’alluvione, dagli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA);

– sospensione del pagamento delle ritenute alla fonte da parte dei sostituti d’imposta;

– sospensione dei termini per la notifica delle cartelle di pagamento e degli accertamenti esecutivi, delle attività degli agenti della riscossione, dei termini di decadenza e prescrizione riferiti alle attività degli uffici finanziari, anche locali e regionali, nonché dei termini di impugnazione relativi;

– sospensione del pagamento della prima e seconda rata (31.10.23 e 30.11.23) relative all’adesione alla definizione agevolata, conosciuta come “rottamazione delle cartelle”;

– sospensione dei pagamenti relativi alle rateazioni in corso concesse dall’Agenzia Entrate Riscossione, nonché quelle rateazioni concesse dell’Agenzia Entrate e relative ad adesioni verso avvisi di accertamento o avvisi bonari; sospensione di tutte le rateazioni previste dalla cosiddetta “tregua fiscale”;

– sospensione del pagamento di tutte le tipologie dei tributi locali ivi compresi gli oneri di urbanizzazione;

– esenzione di tutti i tributi locali che generalmente gravano sugli immobili, per tutti i fabbricati dichiarati inagibili, fino alla loro completa ricostruzione o ripristino dell’agibilità;

– sospensione del pagamento delle rate di mutuo e dei finanziamenti di ogni tipo ed eventuale moratoria di 12 mesi;

– sospensione del versamento delle bollette di acqua, gas ed energia elettrica e previsione di una loro ampia rateazione.

La ripresa dei pagamenti dovrà avvenire senza aumenti di alcun genere come espressamente previsto dalla Legge 212/2000 (Statuto del Contribuente) secondo cui “la ripresa dei versamenti dei tributi sospesi avviene senza applicazione di sanzioni, interessi e oneri accessori, relativi al periodo di sospensione, anche mediante rateizzazione fino ad un massimo di 18 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese successivo alla data di scadenza della sospensione”.

E’ altresì necessario, dare certezza a tutti i soggetti colpiti dall’alluvione, stabilendo il momento in cui gli stessi dovranno riprendere i versamenti sospesi, partendo dal presupposto che, dovrà essere dato loro un lasso di tempo adeguato, affinché non siano messi in difficoltà, nello svolgimento di tutti gli adempimenti tributari in autotassazione che generano i versamenti da eseguire.

Costituirebbe inoltre, un altro importante segnale, la previsione della concessione di prestiti agevolati a tasso zero, o con l’applicazione di un contributo in conto interessi o, ancor meglio a fondo perduto, a favore di cittadini, professionisti e imprese, attraverso l’intervento delle Regioni e/o dello Stato mediante l’istituzione di un apposito fondo di garanzia fisso e a rotazione, sul territorio colpito dall’alluvione, garantendo altresì l’azzeramento dei costi di istruttoria e di ogni altro tipo di spesa.

Governo e Istituzioni locali devono approvare le misure straordinarie di cui sopra in tempi brevi per evitare che cittadini, professionisti e imprese, oltre che dall’acqua siano allagati anche dai debiti che non hanno potuto onorare per le evidenti cause di forza maggiore.

 

Pesaro, 18.05.2023

                                                                      FONDAZIONE COMMERCIALISTITALIANI

                                                                                      Angelo Galdenzi

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