Advertisement

Bando Biennale/Sottosegretario Sgarbi: “Criteri limitativi della creatività”

 

Advertisement

ROMA – Il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi da Dublino, dove si trova in visita istituzionale su invito dell’Ambasciata Italiana, manifesta i suoi dubbi sul nuovo bando della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura per la selezione della terna di candidati per la direzione del  Padiglione Italia della Biennale Arte 2024.

 

“Vedo strani bandi – commenta Sgarbi – emessi dalla Direzione Creatività contemporanea , notoriamente senza direttore generale, essendo Cutaia commissario del Maggio Fiorentino (senza essere fino ad oggi sostituito) ,ispirati a criteri limitativi  della creatività e a concorsi che non sono previsti per i più significativi direttori della Biennale internazionale,scelti direttamente dal Presidente.Criteri d’ispirazione franceschiniana che sembrano valere soltanto per il “ministeriale” Padiglione Italia”.

 

Il Sottosegretario Sgarbi sottolinea, inoltre, come “manchi l’unica vera determinazione, che ridarebbe centralità all’Italia nel contesto internazionale, nello spirito di esaltazione della creatività e del cosiddetto “Made in Italy”, ovvero la restituzione del Padiglione Italia alla storica sede ai Giardini, e non nella attuale posizione, estrema e marginale, all’Arsenale.

 

Per il Sottosegretario Sgarbi “il Padiglione Italia  deve tornare ai Giardini là dove ci sono i principali padiglioni: americano, francese, tedesco, in un coro fra pari e non fuori da tutto, ben più di qualunque “open call”.

 

Tra l’altro – spiega Sgarbi – nel bando per la selezione del Direttore del Padiglione Italia è chiara e corretta l’ambizione di posizionare la produzione artistica italiana nel dibattito internazionale con un ruolo pari agli altri grandi. Ma il problema vero lì non è tanto la qualità della produzione su cui possiamo discutere, ma la posizione del Padiglione. Il Padiglione italiano dovrebbe tornare tra i grandi, ai Giardini! In stretto dialogo con la Francia, la Germania, gli USA, non  al fondo di un percorso già stremante come quello dell’Arsenale, dopo l’Albania, l’Arabia Saudita e altri paesi accolti di recente.

 

La vera novità – conclude Sgarbi – dovrà essere l’esaltazione dell’arte italiana, cui va restituita quella dignità oggi umiliata”

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteIn occasione della Giornata Mondiale degli Oceani
Articolo successivoPandolfini: l’alta orologeria in asta il 31 maggio 2023

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui