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Gennaro Capodanno abbandona la cerimonia di proclamazione dei senatori degli ingegneri

Disorganizzazione e posti a sedere del tutto insufficienti con posti riservati ai solo consiglieri

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            ” In segno di protesta per la totale disorganizzazione che ha caratterizzato la cerimonia di proclamazione dei Senatori e dei Senatori Emeriti, svoltasi oggi pomeriggio nell’aula magna del complesso San Giovanni nell’Università degli Studi di Napoli Federico II,  ho abbondato l’incontro. Non solo i posti a parcheggio erano del tutti insufficienti per le autovetture dei tanti invitati ma, una volta raggiunta l’aula magna, ho potuto constatare che i posti a sedere erano del tutto insufficienti, visto il gran numero di proclamandi, circa 200, ognuno dei quali ha portato con se parenti e amici, così come era indicato nell’invito, senza però dover dare alcuna comunicazione al riguardo “. A denunciare l’episodio è Gennaro Capodanno, tra gli insigniti quale Senatore Emerito per gli oltre 50 anni di laurea, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero

 

            ” Ho ritenuto gravissimo – sottolinea Capodanno – oltre che inaccettabile, a fronte di colleghi che hanno superato la settantina, qualcuno anche con problemi di deambulazione, che, invece di far accomodare  i Senatori e i Senatori Emeriti da proclamare nelle prime file, queste ultime siano state riservate ai consiglieri dell’Ordine degli ingegneri e a non meglio precisate autorità che avrebbero dovuto presenziare, anche se in sala, prima di andar via,  ho visto solo un ex presidente dell’Ordine seduto in prima fila. Il tutto mentre alcuni dei proclamandi Senatori sono rimasti in piedi, visto che non c’erano più posti a sedere “.

 

            ” Non mi è stato neppure consentito di poter manifestare la mia giusta indignazione di fronte a questo assurdo modo d’organizzazione la suddetta manifestazione – puntualizza Capodanno -. Gli unici ai quali è stata data la parola sono stati il presidente, il consigliere segretario e alcuni consiglieri dell’ordine degli ingegneri di Napoli, che si sono dilungati in inutili quanto retorici appelli, annunciando, tra l’altro, l’istituzione di un’altra figura, quella del decano dell’ordine, da attribuire, dopo 60 anni, però non di laurea, ma a d’iscrizione all’albo. Un modo come un altro per cercare di far prolungare l’iscrizione, visto che anche i Senatori Emeriti sono comunque tenuti a versare, seppure al 50%, la quota annuale d’iscrizione che invece, in molti altri ordini professionali, è stata del tutto abolita “.

 

 

 

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