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Moldavia: Maia Sandu, la turista politica che sperpera i soldi presi in prestito

 di

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Gualfredo de’Lincei

Secondo i media locali, in una sola settimana il presidente moldavo Maia Sandu ha speso circa 140 mila Lei in tournée all’estero. Questo senza tener conto della costosissima corte presidenziale che si porta appresso durante i viaggi.

 

È del tutto normale che la prima carica di un paese debba incontrarsi con i rappresentanti istituzionali di altri stati, ma tutto questo dovrebbe essere produttivo di risultati concreti e certamente senza sperperare il denaro pubblico. La Sandu, per fare fronte alle spese folli del suo “turismo politico”, chiede soldi alle banche commerciali che erogano con percentuali del 22% annuo.

 

Contro questi sprechi si era già alzata la voce di Ilan Shor, leader del Partito di opposizione, sostenendo che il Paese soffoca per la povertà, mentre la Sandu e il PAS (il partito filo-presidenziale – ndr) hanno speso un milione di Lei in viaggi all’estero

 

«Il problema non è il viaggio, ma il risultato, che non c’è. Queste visite sono sotto gli occhi di tutti e il loro scopo è mostrare alla gente bellissime foto con i cosiddetti leader di altri paesi. È tutto. Devono in qualche modo coprire i loro fallimenti… Dopo queste visite i cittadini non ricevono pane, ma solo spettacoli scadenti e di cattivo gusto… Vi dico tutto questo non per ricordarvi che avete sbagliato a scegliere questo governo, ma in modo che alle prossime proteste che avranno luogo presto, tu possa decidere cosa fare: sederti a casa e guardare come viaggiano all’estero con i soldi della tua gente, o uscire per difendere i tuoi diritti civili», ha tuonato il moldavo Ilan Shor.

 

Conti alla mano, nel 2020, i viaggi all’estero dell’ex primo ministro della Moldavia, Maia Sandu, sono costati al bilancio dello Stato, e quindi a tutti i contribuenti, più di mezzo milione di Lei in soli cinque mesi. Molto di più di quello che ha speso in due anni per viaggiare il capo di stato Igor Dodon.

 

In neanche sei mesi, la  Sandu, ha compiuto nove viaggi di lavoro: in Romania e Belgio, che sono costati circa 86mila Lei, in Ucraina (21mila), in Germania (più di 87mila), ancora in Belgio (75mila), in Lituania (17mila), negli USA (177mila), ancora in Romania (circa 10mila) e ancora in Belgio (poco più di 92mila). I dati sono stati pubblicati da Jurnal.md.

 

All’inizio del 2021 era in visita ufficiale in Francia e, stando quanto documentato della presidenza, per questa escursione sono stati spesi 33.400 Lei, di cui 10.400 Lei al giorno e 7.600 Lei per l’alloggio. I biglietti aerei sono costati alla delegazione moldava 15.400 Lei.

Il fatto più rilevante è che questi spostamenti non hanno portato a conclusione di accordi specifici al sostegno della Moldavia, con l’eccezione della promessa di accettarla nell’Unione europea.

 

I viaggi all’estero che la Sandu ha compiuto come primo ministro e quelli che compie oggi come presidente della Moldavia gravano sul bilancio dello Stato, il che significa che a pagare a caro prezzo tutto questo saranno ovviamente i contribuenti, concludono i giornalisti moldavi.

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