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PER UNA CITTA’ CHE DIVENTI SINONIMO DI TRASPARENZA E LAGALITA’: LA PROPOSTA DELLA CARTA DI AVVISO PUBBLICO.

 

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Diverse sono state le lodevoli iniziative avute sul territorio cassanese in occasione del 31esimo anniversario delle stragi mafiose in Italia.

 

Si è disquisito tanto negli ultimi giorni di legalità coniugata in ogni sua sfaccettatura, di quanto sia importante educare alla legalità le comunità e costruire assieme una rete contro la delinquenza.

Dalla lettera della sorella del giudice Falcone portata nelle scuole, alla marcia dell’Agesci, questa importante agenzia educativa che ha lanciato una provocazione alle Istituzioni tutte chiedendo di raccogliere l’unica vera ed autentica sfida di educare in un territorio complesso le giovani generazioni contro ogni forma di illegalità.

Dunque, tutti si sono spesi nel dichiarare tanti buoni intenti.

 

Anche ArticoloVENTUNO intende offrire il proprio modesto contributo per l’affermazione di una nuova formazione civile contro le mafie, richiamando l’attenzione su alcune tematiche e buone prassi che dovrebbero adottare chi amministra ad ogni livello. Si ritiene infatti che chi è designato ad amministrare, alla stregua del buon padre di famiglia, deve nel quotidiano dare il buon esempio ai suoi figli, per fare in modo che questi crescano con sani valori e principi, sete di giustizia e legalità.

 

Per questo sicuramente non vi è momento migliore per l’Amministrazione Comunale di Cassano di dotare l’Ente Comune di uno strumento che consenta di praticare una maggiore trasparenza, legalità e moralità nella vita amministrativa: la carta di Avviso Pubblico (o più comunemente conosciuta come carta di Pisa).

 

Questa carta – a cui hanno già da anni aderito centinai di altri Comuni – elaborata da una commissione di docenti universitari e di funzionari della P.A., sostanzialmente è un vero e proprio codice etico con il dichiarato intento di garantire la trasparenza e la legalità nella pubblica amministrazione degli enti locali, contrastare le infiltrazioni mafiose e bandire qualsiasi conflitto d’interesse.

 

Cassano, in ogni sua articolazione, ha bisogno di costruire ed irrobustire un argine contro ogni forma di illegalità e ad ogni buon proposito dichiarato devono quindi seguire comportamenti orientati alla prevenzione della corruzione, delle mafie, del malaffare e della cattiva amministrazione. Tutti i soggetti, ognuno per la sua competenza, devono sentirsi coinvolti e parte attiva per il raggiungimento di tale obiettivo.

 

Tanti sono i temi cruciali che trovano autoregolamentazione nel Codice; per esempio , in seguito alla sottoscrizione, si assumono impegni in materia di:

  1. a) Conflitto d’interesse: impegno a rendere pubblico un’eventuale conflitto di interesse, facendo prima tutto il possibile perché non si realizzi;
  2. b) Pressioni indebite: l’impegno a non svolgere, nei successivi 5 anni all’incarico, attività lavorative presso soggetti che hanno avuto rapporto con l’Amministrazione;
  3. c) Confronto democratico: dimostrare la più ampia disponibilità nel favorire l’accesso alle informazioni. Assumere atteggiamenti rispettosi di tutti gli amministratori e i rappresentanti politici, pur nella normale conflittualità dialettica;
  4. d) Promozione del Codice etico e della partecipazione popolare alla vita amministrativa: favorire la conoscenza della vita amministrativa del Comune tramite una sana e non viziata informazione che favorisca la partecipazione dei cittadini;

e)No clientele: opporsi a reclutamento del personale non basato sui meriti e le competenze ed con procedure trasparenti. Ridurre allo stretto necessario il ricorso a consulenti esterni (incarichi legali, tecnici, ecc..) soprattutto quando si è legati da legami affettivi.

  1. f) Usare e custodire le risorse materiali ed immateriali e i beni con oculatezza e parsimonia, contrastando ogni spreco;
  2. g) Nomine in enti e società partecipate: i soggetti da nominare devono essere scelti mediante manifestazione d’interesse ed aderire al Codice Etico, oltre che ovviamente rispondere a specifici requisiti di onorabilità e competenza.

 

La Carta di Avviso Pubblico non è quindi un codice di leggi, così come sicuramente non è la panacea di ogni male e di ogni mal costume, ma ha un carattere valoriale e rappresenta un bel gesto nobile – ed in tempi come questo ne vengano di bei gesti nobili e di buon esempi – se si intendono veramente perseguire quei valori e principi per i quali si è sfilati nel ricordo di uomini e donne che hanno sacrificato la loro stessa vita per essere esempio di legalità e giustizia.

Cassano All’Ionio, 01/06/2023

Ufficio Comunicazioni ArticoloVENTUNO

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