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YUAN SORRIDE NELLA RONDA ORBITALE

Torna giugno, e Giosuè Carducci: “Il campo di grano ondeggia al passare/ del vento: sembra un mare d’oro./ Il contadino guarda le messi e sorride…” Alla bellezza sorride e al guadagno.                                                                       Nessun sorriso, nessuna ‘falce in pugno’ in Romagna e in Emilia quest’anno, né frutta da raccogliere, alluvione e tutto va in putridume. Ci saranno solo milioni e milioni di alberi da espiantare al ridursi dell’acqua, e carcasse di bovini e suini da eliminare, oltre ai morti da continuare a piangere. Colpevole la combustione di combustibili fossili, carbone petrolio e gas? l’effetto serra antropico aggiuntosi a quello naturale? la rivoluzione industriale che ha fatto in atmosfera raddoppiare la quantità di CO2 ? Si afferma che la elettrificazione ridurrà il problema, ogni cosa va pertanto elettrificata. Ma ciò che elimina un problema non ne crea poi un altro?                                                                                                      Per tornare alle alluvioni, queste insieme ad altro sono state sulla Terra presenti da sempre, conviene quindi provvedere alla manutenzione dei fiumi perché, se c’è incuria, il danno è non di quanti sono responsabili dell’incuria, ma della comunità tutta. Il danno è dell’Italia.                                                                                                                     Allarghiamo ora lo sguardo, è un pianeta il nostro infestato da problemi in crescita. Si prevedono altre pandemie, pertanto altri vaccini e nuove conseguenze.                                        E le guerre proliferano: in fiamme ora anche i Balcani dove gli odi non si sono mai placati. Difficili i rapporti tra Belgrado e Pristina, legata la prima a Mosca e a Pechino pur se con l’occhio volto all’Occidente, l’altra all’Alleanza Atlantica. Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov rileva: “Si sta sviluppando una situazione esplosiva nel cuore dell’Europa, dove la Nato ha sferrato un’aggressione contro la Jugoslavia nel 1999, violando qualsiasi principio dell’Atto finale di Helsinki e di ogni altro documento dell’Osce”. Come per l’Ucraina c’è  da parte di Mosca la condanna della Nato e anche di Bruxelles. Una situazione che si fa esplosiva e per l’Italia, data la vicinanza, ancor più preoccupante.                                                                                                  E la guerra russo-ucraina, nonostante l’impegno di tanti per la pace, sembra non prevedere sosta. Inviano gli Usa nuovi aiuti militari, 2113 miliardi di dollari è stata nello scorso anno la loro spesa militare qualificata come investimento di Difesa, e nella crescita militare avanzano Cina, India, Russia, alcuni Stati della Nato, tra cui l’Italia che è undicesima. Jhon Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca ci tiene a precisare che sì, si vuole il diritto dell’Ucraina a difendersi, ma “non vogliamo vedere un’escalation della guerra”, si ribadisce quindi il divieto degli attacchi ucraini sul suolo russo. Quasi a sviare quanto detto da Mosca, cioè che i partigiani anti- Putin dalle tesi neo-naziste avevano usato materiale Nato nell’attacco a Belgorad in territorio russo. Intanto lo scorso 30 maggio 2023 raid di droni su Mosca nel mentre Kiev accusa Mosca a proposito della centrale di Zaporizhzhia sostenendo che “ha violato tutti i principi chiave sulla sicurezza nucleare”. Lo stesso giorno compare, però, l’annuncio che l’Ucraina e i suoi alleati “pianificano un summit di pace senza la Russia”, 10 punti (sempre quelli del ben noto quaderno?) che possano risultare accettabili ad altre potenze globali come Cina, India, Brasile e Arabia Saudita. Può la Russia accettare un summit di pace senza la sua presenza? Ricordiamo come Putin si è espresso con il Vaticano riguardo alla pace: “Qualsiasi sforzo in questa direzione avrà senso solo se si terrà conto della ben nota posizione di principio della Russia su possibili negoziati di pace. A differenza nostra, pronti sin dall’inizio a un dialogo onesto e aperto, il regime di Kiev rifiuta ancora categoricamente la possibilità stessa dei negoziati con Mosca e si affida alla guerra”. Da parte sua il Vaticano continua a portare avanti i tentativi per la pace. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei sarà interlocutore unico di Zelensky e Putin per una missione di pace, definita “per la vita umana”. La valutazione è positiva per precedenti successi di Zuppi, anche se ogni conflitto è a sé stante e molto dipende dalla rigidezza delle due parti. All’Antoniano della Pontificia Università poi 2 giorni ( 30-31 maggio 2023) del Mean (Movimento europeo di azione non violenta) con la presenza del giornalista esule russo Alexander Bayanov  e del soprano di Donetsk Tatiana Shyshuyak. Si è ribadita la pace  “come condizione naturale dell’essere umano e, con accanto i cittadini europei, insieme la speranza di potersi, ucraini e russi, chiamare ancora fratelli”.                                                                                                          Anche Xi Jinping si è detto sempre pronto ad essere mediatore di pace. Xi ama le relazioni di pace (indubbiamente proficue per la Cina), lo ha detto anche nel summit Cina- Asia Centrale parlando di interazione tra civiltà e sviluppo della tecnologia. Belt and Road, Nuova via della seta (l’antica risale a 2100 anni fa con la dinastia Han) per la Global Development Initiative e per la Global Security Initiative. Armoniose relazioni con Kazakhistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan, un’Asia Centrale “stabile, prospera, armoniosa e ben collegata” a contrastare terrorismo, separatismo ed estremismo attraverso incontri per lo sviluppo di industria e agricoltura, per la cultura e le emergenze, attraverso l’ammodernamento dei trasporti e anche con la costruzione del gasdotto Cina- Asia Centrale per cooperazione energetica e uso dell’energia nucleare solo per la pace. E punta la Cina a stringere relazioni più intense con l’America Latina contrastando i prioritari rapporti commerciali degli Usa: 184 miliardi di dollari le esportazioni latinoamericane in Cina e ben 265 miliardi le importazioni dalla Cina, e da rilevare maggiormente che si promuove l’uso internazionale dello yuan. La moneta, dal greco nomisma, vale a dire ciò che esiste per legge, non per natura, come rileva Aristotele, rientra nella crematistica, la logica del profitto che si realizza col commercio. Per la Cina nuovo mercato l’Equador ed El Salvador che riconosce Taiwan come parte della Cina continentale, libero scambio poi con l’Honduras e prodotti del Nicaragua accolti senza dazio. Ma c’è anche il Brasile, la più grande economia dell’America Latina, a ridurre il predominio del dollaro, e pure l’Argentina paga le importazioni con lo yuan. E’ leader lo Stato che, potente economicamente e stabile politicamente, attua una circolazione internazionale della propria moneta. Lo Stato viene rappresentato dal suo denaro circolante. Come riflette Jean Braudillard, “Il vero satellite artificiale è la massa di denaro fluttuante che circonda la Terra con la sua ronda orbitale”, e leader è lo Stato se quel denaro fluttuante, simbolicamente e nella realtà, lo rappresenta, domina la ronda orbitale.

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Antonietta Benagiano

 

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