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Dopo aver parlato del Marocco, e di quanto riportava il Documento del Dipartimento di Stato Americano sulla libertà religiosa ( https://www.state.gov/reports/2022-report-on-international-religious-freedom/algeria/) passo ora ad analizzare, quanto lo stesso documento dice in merito all’Algeria. Riservandomi, in altri momenti analisi sulla Tunisia e sulla Libia.

Il Documento del Dipartimento di Stato sottolinea come ” Il 30 novembre 2022, in conformità con l’International Religious Freedom Act del 1998, e successive modifiche, il Segretario di Stato ha inserito l’Algeria nella Special Watch List per aver commesso o tollerato gravi violazioni della libertà religiosa.”

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Per quanto riguarda la Chiesa Cattolica ,A settembre, la Caritas, ha annunciato pubblicamente che le autorità  ne aveva ordinato la chiusura. La Caritas operava nel Paese dal giugno 1962 e offriva assistenza non solo al popolo algerino ma, anche a tanti profughi dell’Africa Sub Saharaina

Il Documento americano spercifica anche che “un decreto separato riguardante testi religiosi diversi dal Corano afferma: “Il contenuto dei libri religiosi per l’importazione, indipendentemente dal formato, non deve minare l’unità religiosa della società, il riferimento religioso nazionale, l’ordine pubblico, la buona morale, i diritti e le libertà fondamentali, o la legge”

Già nel Novembre del 2019, la Fondazione di diritto Pontificio “Aiuto alla Chiesa che soffre ” ricordava che : ” Nel novembre 2019, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulla “Situazione delle libertà in Algeria”, chiedendo «la fine delle violazioni della libertà di culto dei cristiani, degli ahmadi e delle altre minoranze religiose». La dichiarazione ha ricordato «al
governo algerino che l’ordinanza 06-03 dovrebbe garantire il libero esercizio del culto»
e invita «le autorità algerine a riaprire gli edifici ecclesiastici interessati»

In tutto questo quale può essere il ruolo dell’Italia? ritengo importante. Siamo storicamente legati alla storia della liberazione del popolo algerino, siamo tra i primi acquirenti di gas ed idrocarburi dall’Algeria. L’Algeria guarda con rispetto all’Italia e vice versa. Tutto questo ci pemetterebbe di chiedere , in modo fraterno ed amichevole, che l’Algeria permetta ai sacerdoti cattolici di entrare liberamente , alla Chiesa cattolica di esercitare totalemente il proprio magistero e la porpria azione . Non dobbiamo avere paura di chiedere queste cose ad una Nazione che è amica dell’Italia.

Marco Baratto

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