IRAN, ONORI (M5S): 16 SETTEMBRE SI AVVICINA MENTRE LA VIOLENZA DI REGIME CONTINUA
Roma, 7 set. – “Mentre la drammatica ricorrenza del 16 settembre si avvicina, il regime iraniano non cessa di mostrare al mondo la sua brutalità, continuando sulla strada della violenza e del totale disprezzo dei più elementari diritti dei suoi cittadini. Sconcerta quanto possa essere già lunga la lista degli orrori di queste ultime settimane che precedono la data simbolo del 16 settembre connessa all’uccisione senza pietà di Mahsa Amini”.
Così la deputata Federica Onori, capogruppo M5S nella commissione Esteri di Montecitorio.
“Fanno temere il peggio, in termini di intenti delle autorità – prosegue la Onori – le tornate di arresti ‘preventivi’ che hanno colpito, ad esempio, persone come Nazila Maroofian, giornalista che ha coraggiosamente intervistato il padre di Masha e il cantante Mehdi Yarrahi che attraverso al sua arte parla alle ‘donne libere della sua terra” che “brillano in prima linea nel movimento rivoluzionario Donna, Vita, Libertà’. Nel contesto, la presa di mira dei familiari di Mahsa – a quanto si apprende dalla stampa, da pochi giorni è infatti arrivato anche il turno di Safa Aeli, zio della ragazza – testimonia la paura di un regime sanguinario che ormai vede soluzioni esclusivamente in una repressione senza precedenti. Desta, infine, ulteriore sconcerto la recente rivelazione del fatto che, da più di 500 giorni, il diplomatico svedese Floderus, accusato di presunti atti di spionaggio, sia in stato di detenzione nonostante gli sforzi dell’Unione europea per ottenere la sua liberazione. Come noto, si assiste al perpetuarsi di quella che ormai viene tristemente definita come una vera e propria ‘diplomazia degli ostaggi’ ossia l’arresto strategico di cittadini occidentali, spesso con doppio passaporto, nell’intento di esercitare pressioni sui Paesi di origine e le compagini di cui fanno parte. La Comunità internazionale deve restare compatta nella condanna di queste condotte inaccettabili inviando un messaggio chiaro, nessuno dimenticherà mai quello che sta accadendo. Gli iraniani desiderano e meritano un Iran genuinamente democratico, dove il rispetto dei diritti umani sia la normalità.
Non si può tornare indietro. Non si torna indietro”, conclude la deputata cinquestelle.