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IL PUNTO   n. 969 del 27 settembre 2024

di MARCO ZACCHERA

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Per scrivermi o contattarmi:  marco.zacchera@libero.it

Numeri arretrati sul mio sito www.marcozacchera.it

 

Sommario: Mentre l’ONU sforna purtroppo solo chiacchere inutili i conflitti dilagano ovunque, come il nostro cinismo pur davanti alla sofferenza di milioni di innocenti. E’ una totale follia, ma mi sembra che l’unico a ripeterlo – inascoltato – sia Papa Francesco.

 

IL FALLIMENTO DELL’ ONU

Mai come quest’anno l’affollato show dell’Assemblea Generale dell’ONU sta confermando a New York che – a dispetto dei politici-attori che si contendono il red carpet e il microfono sotto gli obiettivi delle TV – il grande ed elegante “mondo blu” del Palazzo di Vetro non è stato in grado di partorire nemmeno un topolino.

Neppure uno degli scontri in atto nel mondo vede infatti l’ONU attore principale di mediazione o almeno compartecipe alle iniziative per il ripristino della pace: in Libano i razzi si incrociano sulla testa dei nostri soldati del contingente UNIIFIL che sostanzialmente non toccano palla, in Ucraina le forze ONU non sono nemmeno nominate, in Myanmar ci si ammazza a volontà con l’ONU totalmente assente, ma che non è neppure capace di dire la parola “fine” anche alle troppe crisi politiche locali.

Nessuno tiene più il conto delle miriadi di “risoluzioni” man mano approvate (e non parliamo poi di quelle respinte con diritto di veto) dall’Assemblea Generale o dal Consiglio di Sicurezza tanto che i dittatori o i colonnelli di turno continuano indisturbati a violare i principi fondamentali della “Carta” senza neppure più preoccuparsi di salvare la faccia.

L’Onu (che peraltro è travolto dai debiti dei paesi inadempienti, che non riescono o non vogliono perfino pagare le quote annuali) è veramente in crisi e non va meglio con le sue Agenzie di vario ordine e grado che dovrebbero alleviare le sofferenze dei civili ma – dove ci riescono – portano a  risultati costi-benefici davvero inquietanti anche perché alle spalle dello “show” è nata, cresciuta e si è ben radicata una ressa di delegazioni, funzionari, ambasciatori e mantenuti vari che pesano come macigni sulle casse comuni, ma molto spesso senza dare concreti risultati.

Il vernissage dell’Assemblea plenaria è comunque da anni un “must” per i potenti della terra (salvo quelli inseguiti da mandati di cattura internazionali, non si sa mai) che arrivano, parlano per i pochi minuti loro assegnati nel disinteresse generale, salutano e se ne vanno rigorosamente senza neppure ascoltare quello che hanno da dire gli oratori successivi. Alle spalle dei leader stuoli di portaborse, diplomatici, assistenti, parlamentari che approfittano di fine settembre per qualche giorno di shopping a New York.

Resta davvero poco dello spirito originario dell’ONU, il valore almeno morale delle sue decisioni ha perso d’importanza anche per i “grandi” non vogliono cambiare neppure i regolamenti e si mantengono stretto il loro diritto di veto per bloccarsi a vicenda andando spesso contro la logica e soprattutto la giustizia per i propri interessi.

D’altronde i quasi 200 paesi partecipanti sono tutti equiparati tra loro e teoricamente San Marino e le Isole Barbados contano come gli USA al momento del voto: principio di equità e democrazia, ma che si inceppa poi al momento di concretizzare qualcosa.

Anche la Meloni è venuta, ha parlato (in buon inglese, un bel passo avanti rispetto a troppi premier italiani alla Renzi che neppure lo spiccicavano o si facevano ridere dietro per il loro accento) ha ricevuto un premio dalle mani di Elon Musk e se ne è tornata a Roma sull’aereo di stato. Biden ha invece salutato tutti con commozione: comunque andrà il 5 novembre, per lui era l’ultima sua uscita internazionale ed appare già come l’ombra di sé stesso.  Umanamente colpisce, ma pensare che fino a due mesi fa era lui il candidato democratico resta davvero sconcertante.

 

VENEZUELA: IL MONDO E’ DISTRATTO

Il “presidente” Maduro ha brillantemente perso le elezioni in Venezuela non superando il 32% dei voti, ma nel disinteresse concreto del mondo ha messo galera gli oppositori, fatto sparare sui dimostranti, costretto all’esilio chi non la pensa come lui e governa come prima. Addirittura la sua Corte Suprema (quella che ha certificato il risultato elettorale ignorando i colossali brogli) ha chiesto l’arresto del presidente argentino Miei per le sue “provocazioni”. Dopo una prima fiammata di interesse il Venezuela non fa più notizia, ma possibile che il mondo non riesca ad imporre neppure il rispetto di un voto? Forse perché Maduro è un dittatore di sinistra, amico dell’Iran e di Cuba?

 

ALL’ARMI, ALL’ARMI, ALL’ARMI SIAM EUROPEISTI!

Visto l’ok dell’Europarlamento per l’uso delle armi occidentali ed europee sul suolo russo, quello che continuo a non capire è perché si sostenga come si deve assolutamente lavorare per la pace in Medio Oriente e invece neppure si sfiori questo tema per la guerra in Ucraina, anzi si sostenga una escalation delle operazioni belliche.

I civili arabi, israeliani, ucraini e russi che soffrono la guerra per me sono tutti uguali. Sostenere che si salveranno vite umane e che favorirà la soluzione del conflitto una escalation militare “per costringere la Russia alla pace” è per me incomprensibile, eppure l’ Europarlamento ha votato una risoluzione in cui “Deplora la diminuzione del volume degli aiuti militari bilaterali all’Ucraina e invita gli Stati a rispettare l’impegno di consegnare un milione di munizioni accelerando la consegna di armi e sistemi di difesa aerea compresi i missili Taurus”. Poiché “le consegne insufficienti di munizioni e armi e le restrizioni al loro utilizzo rischiano di vanificare gli sforzi finora compiuti». Ricordando più avanti che bisogna “Revocare immediatamente le restrizioni all’uso dei sistemi d’arma occidentali consegnati all’Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo». Quanti italiani siano informati di queste cose  e quali siano gli obiettivi militari “legittimi” od illegittimi lo lascio spiegare a chi ne sa più di me, osservo piuttosto che di auspicare la pace non ne è rimasta neppure una parola, neanche solo per lavarsi la bocca o la coscienza, mentre la Von der Leyner ha annunciato il versamento di nuovi 35 miliardi di euro in prestito all’Ucraina (con quale rendicontazione?) ovvero il doppio della manovra finanziaria italiana 2024.

Biden ieri gli ha concesso altri 8 miliardi aggiuntivi di armamenti compresi proiettili di più lunga gittata ma “non per sparare sulla Russia, ma da sparare più da lontano” che è una ipocrisia totale. Sia chiaro che Putin si comporta ed è condannabile allo stesso modo, ma è l’escalation ad essere folle perché se poi Putin – che continua ad avere le responsabilità dell’invasione, ma parliamo ormai di 30 mesi fa – sottolinea che di questo passo si corre veloci verso una guerra nucleare non prendetelo per folle o irresponsabile, perché mi sembra che gliene si forniscano tutti gli alibi possibili.

Denunciare queste follie non si tratta di “pacifismo” ma si sano realismo: se si continua a giocare al rialzo è comunque impossibile piegare la Russia che con i suoi alleati ha riserve sterminate esattamente come l’Occidente e quindi significa voler scientemente percorrere un percorso che non porta ad alcuna soluzione. Condivido la posizione dell’Italia che chiede comunque più prudenza ad autorizzare attacchi sul suolo russo.

Ma, al di là di chi fa affaroni producendo e vendendo armamenti, la strada stretta e faticosa di una trattativa è comunque l’unica percorribile e si impone un immediato “cessate il fuoco” umanitario, in Ucraina come in Libano e a Gaza.

Tutto ciò premesso, la “mappa” dei voti favorevoli e contrari al parlamento europeo per armare ulteriormente Zelensky è stata variegata e contrapposta, ha spaccato verticalmente le delegazioni nazionali e i singoli gruppi politici sia di maggioranza che di opposizione. Il PD ha conquistato l’oscar della contraddizione con voti favorevoli, contrari ed astenuti di propri deputati sia nel voto dell’articolo 8 (quello delle armi) che sul voto finale, oltre all’on.le PD Annunziata (l’ex conduttrice RAI) che per la seconda volta (l’altra volta fu a luglio) ha annunciato di aver sbagliato a votare (??!!). Fatele un corso accellerato!!

Alleanze e convergenze anche curiose, per esempio ha votato favorevolmente all’armamento anche la “capitana” onorevole Carola Rackete, già campionessa ”umanitaria” nella raccolta migranti in Mediterraneo ed eroina delle sinistre nostrane.

 

Ma come la pensano almeno gli italiani in argomento? “Termometro politico” ha diffuso l’esito di un sondaggio raccolto la settimana scorsa secondo il quale solo per il 27% del campione l’invio di armi “è doveroso, ma ne inviamo meno di quanto potremmo e dovremmo consentire agli ucraini di usarle anche per obiettivi in Russia” mentre un 22,2% afferma di essere a favore dell’invio di armi “ma è giusto limitare il loro utilizzo al solo territorio ucraino, per evitare escalation”.

Il 28,3% afferma che inviare armi sia stato “un grave errore fin dall’inizio, che ha contribuito alla continuazione della guerra e alla crescita delle vittime” mentre il 20,4% del campione sostiene che “anche se può essere stato comprensibile all’inizio della guerra oggi non lo è più, l’Ucraina non può vincere, dobbiamo premere per un cessate il fuoco”. Solo il 2,1% (molto meno del solito) non ha voluto rispondere.

Insomma, andando a fare la somma delle risposte tra chi in teoria sarebbe stato contrario alla deliberazione dell’Europarlamento si arriverebbe al 73%.

Sono solo sondaggi, ma in democrazia dovrebbe contare in qualche modo anche l’opinione degli elettori…

 

DOSSIER MYANMAR

Si parla poco del conflitto che da anni insanguina il Myanmar (ex Birmania) sconvolto dalla guerra civile oltre che dai disastri naturali. Lì si vive (meglio, si fa la fame) con 1 EURO AL GIORNO, capite perchè mi indigno vedendo tutte queste spese per gli armamenti? Ci sono stato nelle scorse settimane vivendo un’esperienza che credo sia stata davvero unica. Offro ai lettori interessati un “report” su quella situazione, in parte ripresa anche su IL SUSSIDIARIO (un quotidiano online che vi invito a seguire perché mi sembra molto ben fatto). Chi volesse riceverlo on line me lo chieda scrivendomi a : marco.zacchera@libero.it

 

BUONA SETTIMANA A TUTTI !                                                               MARCO  ZACCHERA

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