Alla presenza del capo dello Stato la Camera dei Deputati ha reso omaggio ad Alcide De Gasperi, figura chiave della ricostruzione democratica italiana.
L’evento centrale dell’Anno Degasperiano si è aperto con l’esecuzione degli inni nazionale ed europeo da parte della Banda Interforze.
“A 70 anni dalla sua scomparsa rimane intatto il suo grande patrimonio ideale politico e morale” sono state le parole del Presidente della Camera Lorenzo Fontana.
In aula di Palazzo Montecitorio c’è stato il capo dello Stato Sergio Mattarella, le istituzioni, Roberta Metsola, Presidente del Parlamento Europeo, Alfredo Mantovano, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Angelino Alfano, Presidente della Fondazione De Gasperi, ma anche tanti giovani a ricordare la figura dello statista trentino che traghettò l’Italia negli anni difficili del dopoguerra.
Presente anche Paola De Gasperi, figlia minore dello statista e i nipoti.
L’attore e regista Michele Placido ha eseguito una lettura teatralizzata delle parole che De Gasperi pronunciò alla prima seduta dell’Assemblea Costituente
“La sua visione strategica fu determinante per la ricostruzione del paese – ha sottolineato il presidente della Camera Lorenzo Fontana – In un mondo diviso in blocchi contrapposti la scelta Euroatlantica si rivelò una delle più felici intuizioni della sua politica estera e ancora il progetto mai realizzato di una comunità europea di difesa che ancora oggi offre spunti di riflessione di straordinaria attualità”.
Il Sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano ha sottolineato la modernità di De Gasperi in termini di leadership politica: “fra le ragioni di sorprendente attualità delle esperienze di De Gasperi vi è l’importanza di un autorevole leadership democratica per affrontare le sfide poste dalle epoche di mutamento.
In aula è stato letto il memorabile discorso di De Gasperi alla Conferenza di Pace di Parigi quando parlò a nome di un paese sconfitto ma di un popolo impegnato a riconoscersi nei principi democratici e si impegnò personalmente per la costruzione dell’Europa, interpretato da Michele Placido, un altro discorso dello statista: ‘La nostra patria Europa’, pronunciato a Parigi il 21 aprile del 1954.
Il ricordo di De Gasperi diventa nelle parole del Presidente della Fondazione De Gasperi, Angelino Alfano, un riconoscimento alla sua fede: ”La parola è ‘fede’, Alcide De Gasperi fu un uomo di fede e badate bene non solo religiosa sebbene quella in Dio lo animò nel pensiero e nell’azione fino all’ultimo dei suoi giorni. De Gasperi ebbe fede sempre, ebbe una straordinaria forza spirituale, la forza del credere”.
Roberta Metsola, Presidente del Parlamento Europeo, si è così espressa: “Aveva compreso che per ridare un futuro all’Italia occorreva inventare un futuro all’Europa. In questa solenne occasione uno dei molti insegnamenti che possiamo trarre dalla vita e dall’eredità di Alcide De Gasperi e che c’è più da guadagnare che da perdere per le nostre Nazioni, per i nostri popoli, quando stanno insieme”.
La cerimonia ha incluso anche la proiezione del cortometraggio ‘Alcide De Gasperi visionario costruttore’ realizzato dalla Fondazione, e i contributi di Pier Ferdinando Casini, presidente del Gruppo italiano dell’Unione interparlamentare, e del giudice della Corte Costituzionale Giovanni Pitruzzella, che ha analizzato l’attualità dell’eredità politica e morale di De Gasperi.
Vito Piepoli