Presentato con successo il nuovo Bollettino dell’Archeogruppo “Espedito Jacovelli”
Massafra. E’ stata presentata lunedì scorso l’ottava edizione del Bollettino dell’Archeogruppo “Espedito Jacovelli”, ultra nota associazione culturale attiva dal 1975 che ha come obiettivo quello di promuovere la ricerca, lo studio e la valorizzazione dei beni culturali, naturali, storici, artistici, librari e ambientali della Città Massafra e dell’intero territorio jonico. La presentazione, seguita da un folto pubblico, è avvenuta presso ilSantuario Madonna di tutte le Grazie, di cui è Rettore Mons. Fernando Balestra.
Curato dal presidente avv. Giulio Mastrangelo e pubblicato da Dellisanti Editore, il Bollettino porta in copertina (elaborazione grafica della dott.ssa Gabriella Mastrangelo), la facciata del Santuario, e consta di ben 330 pagine e di oltre 160 fotografie di vari formati con cinque sezioni principali con contributi anche di eminenti studiosi e accademici.
Ad introdurre la serata, dopo i saluti anche di Mons. Balestra, è stato Giulio Mastrangelo che ha subito evidenziato come nel decennio 2014-2024, Massafra sia diventata più povera nel panorama culturale della provincia tarantina. E questo, dopo la scomparsa degli uomini più rappresentativi della Cultura massafrese: Attilio Caprara, Nicola Andreace, Orazio Santoro, Roberto Caprara… e ancora, Paolo Catucci, Gino Convertino, Enzo Monaco, Orazio Bianco, Nannino Fuggiano, Loris Rossi e altri.
“Per noi dell’Archeogruppo (ha evidenziato il presidente Mastrangelo) rappresentavano la guida, i fari che orientavano il nostro cammino e ci indicavano gli obiettivi da perseguire”.
E adesso? Ha fatto rilevare che è stato come trovarsi da soli in una città disorientata e trasformata, sbattuta come una canna al vento, senza amore per il nostro passato, senza un progetto culturale per il futuro. Si progettano e si realizzano piazze e anfiteatri, anziché Parchi archeologici, seppellendo sotto le macerie le tracce del nostro glorioso passato. Cosa fare?
Un anno fa, in una memorabile assemblea il presidente e i soci si posero la domanda se dichiarare chiusa l’esperienza dell’Archeogruppo o tentare di rilanciarne l’azione.
E fu proprio il presidente che, ricordando il sogno di Espedito Jacovelli (presente con le figlie e il nipote, il figlio 89enne dott. prof. Giovanni Iacovelli, medico, scrittore e già presidente dell’Accademia dell’Arte Sanitaria di Roma) di realizzare per la Città di Massafra un Piano di sviluppo culturale che prevedeva (e prevede) l’istituzione di strutture museali, archivistiche e bibliotecarie, nonchè Parchi naturali e archeologici, a invogliare tutti a continuare.
E bene ha fatto. Lo dimostra questo Bollettino, un’opera che rappresenta un importante contributo alla cultura locale e alla memoria storica. Non possiamo tralasciare di segnalare gli interventi nelle varie sezioni del Bollettino dello stesso Giulio Mastrangelo, dagli studi e ricerche “In Castello Massafra” e “Notizie storiche relative alla contrada Chiatona” a quanto ha scritto in memoria di “Attilio maestro di umanità di Cultura”.
Nella prima parte, sezione Studi e ricerche, troviamo i contributi della prof.ssa Carmela Crescenzi dell’Università di Firenze (“Documentare per conoscere – La casa dell’Igumeno a Massafra”), dell’Ing. Angelo Notaristefano su “La tela di San Gaetano a Massafra”, e del dott. Eduardo Giannotta (Maddalena Capreoli e il suo testamento”).
Nella seconda parte, Restauri, possiamo leggere i contributi sul
restauro della Tela di San Gaetano da Thiene del prof. dott. Erminio Signorini (docente e restauratore) e della dott.ssa Viviana Nardò (coll. Restauratore), nonché i contributi sulla Madonna della Buona Nuova – Restauro e valorizzazione della chiesa rupestre, degli architetti Chiara Stella Castellano e Maristella Maraglino, e degli ingegneri Salvatore Fiore e Angela Laterza.
Particolarmente significativa la parte terza In memoria, sezione dedicata alla memoria appunto, di figure illustri di Massafra e dell’Archeogruppo, ovvero Attilio Caprara, don Paolo Ladiana, Raffaele Cervellera e Nicola Andreace.
Nel volume troviamo dapprima gli interventi “In memoria di Attilio Caprara” (presente la moglie Carmela Sforza), iniziando da quello del fratello, anche lui scomparso, prof. Roberto Caprara (è stato docente di Archeologia Medievale nell’Università di Sassari) e poi quelli di Mariangela e Antonio Caprara, prof. Franco Losavio, prof. Domenico Caragnano, prof.ssa Maria Sara Fornaro D’Accavio, alunni della quinta E “Giovanni Pascoli” (anno scolastico 1980-1981), la cugina Anna Maria Balestra Monaco e il prof. Marcello Scalzo dell’Università di Firenze che evidenzia “La Puglia nei manifesti: alcuni esempi negli anni ’20 e ’50 del Novecento”.
Nella parte “In memoria di Nicola Andreace” sono pubblicati i contributi di: Carmela Sforza, prof. Carla Gallo, dott. prof. Gianni Iacovelli, Luigi Arnese, prof.ssa Loni Guagliardo Giordano, studiosa Lucia Palmisano, Maria D’Onghia, prof.ssa Mariella Leogrande, docente di filosofia nei licei e scrittore Alberto Altamura, prof. Silva Como Morea, Cosimo prof. Quero – già ispettore tecnico Miur, dott. Egidio Fedele, Antonio Mappa (che in tanti ricordano come ex carrista e fondatore del Premio ”Amici del Carnevale), alunni della 5^ B Liceo Sc. Einstein, dott. giornalista Francesco Resta.
In memoria di Don Paolo Ladiana oltre quello di Nicola Scaligina (Don Paolo Lafiana. Il sacerdote dalle vocazioni e dell’Azione Cattolica”) c’è da leggere “I ricordi di don Paolo” del sac. don Rocco Martucci della Parrocchia di San Pietro Apostolo di Palagianello. Era presente ed è stato chiamato, non era previsto, a relazionare (Uno scherzo da… preti ha detto!) e senza esitazione lo ha ricordato come vero “Cuore di padre”, per la sua “vita di pietà”, per la devozione alla Vergine Maria, per l’amore per il genuino spirito della liturgia
La cura attenta e paziente pei suoi chierichetti. E lui è stato uno di loro e a volte lo ha “spiato” quando si fermava in adorazione quasi nascosto, affinchè nessuno potesse vederlo. “Don Paolo mi accompagnò fino alla mia Ordinazione, dicendomi prima: “Ricordati: Sentire cum Ecclesia – Nihil sine episcopo”.
Da leggere anche i contributi tra l’altro anche “In memoria di Raffaele Cervellera” di Antonio Conforti e del prof. Cosimo Mottolese che su invito del presidente Mastrangelo ne ha tracciato brevemente la vita.
Oltre alla sua breve relazione, c’è stata anche quella dell’avv. Pietro Mastrangelo “Uno dei “ragazzi” di Via Dante. Che nei primi anni di vita abitava proprio accanto a Nicola Andreace.
Una via dove, a poco distanza una dall’altra, nacquero quattro bambini. E venivano chiamati “I ragazzi di via Dante” e un riferimento per il vicinato “era mia nonna Chiara” (dice Pietro) che era ammirata da quei “ragazzi” e in particolare per Nicola era divenuta una vera icona. E questo faceva piacere a Pietro?
Ma lasciamo i lettori a leggere il seguito direttamente nel Bollettino.
Ricordiamo ancora le recensioni di Barbara Wojciechowska (“La via dello zafferano”), don Eugenio Fischettti (“L’antica chiesa madre di San Lorenzo”), Stefano Vinci (Il Codex Piscatorius Tarentinus tra Età moderna e contemporanea” e prof.ssa Maria Carmela Bonelli “La famiglia de Notaristefani di Massafra”.
Nell’ultima parte il Bollettino riporta alcuni ringraziamenti che vogliamo fare anche noi. Ringraziamenti alla Kikau srl, Eraldo Spinelli, Mimmo Pascadopoli, Sergio Natale Maglio, Modomec srl e poi per la loro donazione di tegole pro Santuario Madonna di tutte le Grazi agki alunni del Liceo De Ruggieri e a 104 famiglie.
Ma tutti possiamo partecipare per il recupero e restauro delle tegole, con una offerta da poter elargire con bonifico al seguente IBAN. IT80A0701278050000000002203.
Per info e contatti: giulionastrtangelo@libero.it
Tornando alla bellissima serata, hanno fatto seguito la relazione del Prof. Domenico Caragnano che ha parlato di Attilio Caprara… il maestro con il sorriso” ed ha messo a fuoco la vita di Raffaele Cervelle che è stato uno dei fondatori dell’Archeogruppo e primo cineoperatore che riprendeva le assemblee, escursioni e i posti più rilevanti dal punto di vista archeologico e storico. Con la sua cinepresa Bauer ha proprio filmato la vita dell’Archeogruppo.
A chiudere le relazioni è stato il prof. Giuseppe Mazzarino che nelle sue riflessioni ha fatto rilevare che si deve all’Archeogruppo il grande impulso culturale dato non solo a Massafra ma di tutto il territorio. Di Nicola Andreace, di cui era amico, ha fra l’altro evidenziato che di Massafra ha fatto una capitale europea della cultura. E questo tenendo conto che si era negli anni 20 – 50 quando ancora, si era prima di internet. E ad annuire con tutti i presenti le figlie del prof. Andreace, prof.ssa Tiziana (seduta proprio accanto al relatore) e la prof. Lucilla. Ambedue le troveremo, insieme a tanti ospiti, il prossimo 27 novembre dalle ore 10.00 presso la Scuola Manzoni alla consegna da parte del Circolo Filatelico “A. Rospo” del Premio Nicola Andreace, a tre noti massafresi nell’ambito della Giornata della Filatelia con annullo e cartolina filatelica.
Nelle foto: 1) L’avv. Giulio Mastrangelo in un momento della presentazione del Bollettino da lui curato.
2) Il Santuario Madonna di tutte le Grazie nella copertina (elaborazione grafica della dott.ssa Gabriella Mastrangelo) del Bollettino. 3) Intervento del relatore prof. Domenico Caragnano. 4) Il relatore Giuseppe Mazzarino con la prof.ssa Tiziana Andreace. 5) L’attento pubblico alla presentazione del Bollettino.
Nino Bellinvia