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Napoli: al Vomero un sabato con traffico e smog alle stelle

La situazione va peggiorando con l’approssimarsi delle festività natalizie

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            ” Con la chiusura per un mese di viale Michelangelo, che ha rappresentato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso già pieno, la situazione del traffico, nell’ambito della municipalità collinare, che comprende i quartieri del Vomero e dell’Arenella, dove vivono circa 120mila napoletani, è diventata impossibile. Stamattina si è avuta la palese ennesima testimonianza della totale latitanza degli uffici e del personale che fanno capo agli assessorati al traffico e alla polizia municipale, deleghe affidate rispettivamente agli assessori Cosenza e De Iesu, con ripercussione notevoli sull’inquinamento sia acustico che atmosferico, con presumibili ricadute sulla salute dei residenti, costretti a vivere in un vero e proprio girone infernale dantesco “. A denunciare, ancora una volta, la grave situazione che si è determinata dopo i provvedimenti che hanno modificato il dispositivo di traffico, segnatamente nell’area di piazza degli Artisti, con ripercussioni estese a buona parte dell’assetto viario della municipalità collinare è Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione vomero.

 

            ” Notoriamente – puntualizza Capodanno – già il traffico sulla collina, nella giornata di sabato, è caotico. Ma negli ultimi tempi, in un nodo fondamentale per la viabilità, che condiziona il traffico sull’intera area, vale a dire quello che si sviluppa tra piazza Medaglie d’Oro e piazza degli Artisti, passando per via Tino di Camaino, la situazione, già caotica, è fortemente peggiorata a causa di due discutibili provvedimenti che hanno modificato totalmente il dispositivo di traffico preesistente. Il primo, con la chiusura al traffico di piazza degli Artisti nei pressi dell’imbocco di via Luca Giordano, cosicché, allo stato, tutte le auto che arrivano nella piazza sono costrette a incanalarsi, in fila indiana, nello stretto budello di viuzze che, attraverso via Recco, dove peraltro esiste un mercato rionale all’aperto, anche di prodotti alimentari, e via Sturzo portano nello zona dello stadio Collana, non essendo più possibile sia effettuare la rotatoria intorno alla piazza, sia arrivare alla parte alta del Vomero, attraverso via San Gennaro ad Antignano e via Merliani. Il secondo, più recente, con la creazione di una sorta di rotatoria in plastica in piazza degli Artisti, all’imbocco su via Tino di Camaino, per poter ripristinare delle linee di trasporto pubblico su gomma, che, prima della pedonalizzazione, per tornare indietro, s’immettevano nella piazza mentre adesso devono ruotare intorno a manufatto di plastica, rotazione che, considerando le dimensioni della rotatoria, viene effettuata con non poche difficoltà “.

 

            ” Purtroppo – denuncia Capodanno – un altro aspetto grave, confermato in questa circostanza, è la constatazione che, nell’ambito della municipalità collinare, sono totalmente scomparsi, specialmente nelle zone di maggior traffico, i vigili urbani. Così come sono scomparsi i carri gru che, prima che venisse varato il provvedimento con il quale è stato vietato il transito, stazionavano permanentemente al centro di piazza degli Artisti “.

 

            ” In considerazioni delle gravi ripercussioni che sta determinando l’attuale situazione, non solo sulla sicurezza ma principalmente per le presumibili ricadute sulla salute dei cittadini, situazione che peggiora di settimana in settimana con l’approssimarsi del periodo natalizio – sottolinea Capodanno -, dal momento che l’amministrazione comunale si è mostrata sinora nei fatti sorda agli appelli lanciati dai residenti, anche con manifestazioni pubbliche, affinché venisse ripristinato il precedente dispositivo di traffico in piazza degli Artisti ma anche disponendo un maggiore e più assiduo controllo da parte della polizia municipale, rinnovo il pubblico appello al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Nicola Gratteri, affinché valuti, alla luce anche di quanto documentato e documentabile, la sussistenza dei presupposti per l’apertura di un’indagine su quanto esposto, anche a salvaguardia della salute e della sicurezza dei cittadini “.


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