Advertisement

“Grideranno le pietre” sarà in scena a Roma dal 13 al 15 dicembre 2024, al TEATRO IVELIS, via Capo D’Africa 8/12 Roma

Un debutto che vede l’attore Ilias Christoforidis arrivare direttamente dal Libano, pronto a regalare un personaggio difficile, pieno di sfumature e di svolte inattese, in un lavoro firmato da Antonio Mocciola e diretto da Giorgio Gori. Con lui in scena, Noemi Gherrero e Giuliano Del Gaudio. L’ambiente è quello, agitatissimo, del post 11 settembre 2001, e si svolge in due segmenti, entrambi durissimi. Il primo è a New York, durante i serrati interrogatori, il secondo è nelle famigerate carceri di Guantanamo.

Advertisement

Ilias Christoforidis “Sì, il mio personaggio è davvero denso e sono molto contento di poter mettere me stesso alla prova in questo modo, senz’altro le scene di nudo potrebbero creare un certo disagio dal punto di vista dello spettatore e forse anche dell’Ilias di tutti i giorni ma fa parte del mio lavoro e quando vado in scena ci sono solo io, il mio personaggio, e i miei colleghi e sono totalmente concentrato nell’immedesimarmi nella storia che vado a raccontare per viverla appieno.

Quindi si, vedrete l’imbarazzo, il dolore, la tristezza, la disperazione del personaggio attraverso le mie emozioni e il mio corpo”.

TEATRO IVELISE, VIA CAPO D’AFRICA 8-12 ROMA

venerdì 13 dicembre e sabato 14 dicembre ore 21

domenica 15 dicembre ore 17.30

 

GRIDERANNO LE PIETRE

Di Antonio Mocciola

Con Noemi Gherrero, Giuliano Del Gaudio e Ilias Christoforidis.

Regia Giorgio Gori

Aiuto-regia Barbara Lafratta

 

Una donna-sergente, Jennifer (Noemi Gherrero) e due arabi sospettati di terrorismo si ritrovano in un estenuante interrogatorio, teso a verificare la colpevolezza dei due uomini. Siamo a Guantanamo, il famigerato carcere cubano aperto dagli americani dopo l’11 settembre.

Fadi (Ilias Christoforidis) è all’apparenza il più remissivo. L’altro, Nabil (Giuliano Del Gaudio) è un imam fondamentalista aggressivo e arroccato alle sue idee anti-americane.

Tra Jennifer e Nabil si instaura subito un rude conflitto verbale, che mette l’uomo in cattiva luce aumentandone i sospetti di colpevolezza. Jennifer spinge a farlo confessare con metodi via via sempre più violenti, per piegarne la strenua resistenza. Lo fa denudare, lo costringe a varie umiliazioni, gli spara in cuffia l’odiata musica rock americana. Ma l’uomo non cede.

Tra Jennifer e Ismail invece, l’interrogatorio è meno duro e più collaborativo, tanto che la donna tende – con qualche riserva – ad escluderne la colpevolezza. E’ con lui, essendo molto piacente, che la donna tenta anche la carta della seduzione, un po’ per farlo cadere, e un po’ perché davvero ne è attratta, per la dolcezza e per il notevole sex-appeal.

Tra i due uomini, invece, si instaura una complicità tenera e confidenziale, e quando Ismail, illudendosi di godere del segreto della confessione, di essere effettivamente tra gli attentatori delle torri gemelle, Nabil non esita a tradirlo, per ottenere da Jennifer la liberazione.

Fadi, vistosi perduto, ma soprattutto ferito dal tradimento dell’amico – di cui, forse, era innamorato – si suicida.

Intanto, sedotta dalla scaltrezza di Nabil, Jennifer cade nelle reti seduttive dell’uomo.

Tra Jennifer e Nabil nasce l’amore. La donna decide di lasciare l’esercito, ma presto resta vittima del fondamentalismo dell’uomo, che le impone il burka rendendola, di fatto, schiava.

L’uomo che aveva umiliato, denuda, si vendica coprendola, approfittando delle micidiali leggi della Sharia.

E il cerchio si chiude.

In uno spettacolo teso e avvincente, Antonio Mocciola mostra l’orrore dei poteri militari e religiosi, che con il grimaldello del sesso impongono il volere del più forte. Non si salva nessuno, tra seduzioni, fallimenti e tradimenti, in cui il corpo è pura merce, e dio è solo una scusa per infliggere tortura e morte, mentre i veri padroni del mondo non si sporcano le mani. Il titolo è una citazione ironica di un passo del Vangelo attribuito ai farisei (“Maestro, perché non sgridate i vostri discepoli?” “Se loro taceranno, grideranno le pietre”).

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteTRIANON VIVIANI MARISA LAURITO presenta il CARTELLONE che apre il 2025
Articolo successivoABBRACCIO

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui