LA DENUNCIA DI LEAL DOPO L’INCHIESTA SHOCK SU ASP E UNIVERSITÀ MAGNA GRECIA
L’inchiesta condotta dalla Procura di Catanzaro ha portato alla luce un vasto sistema illecito che coinvolge l’Università Magna Grecia e l’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Catanzaro, culminando nell’arresto di 12 persone, tra cui alti funzionari universitari e dirigenti sanitari.
Gli indagati sono accusati di gravi reati, tra cui corruzione, falso, truffa aggravata, maltrattamento e uccisioni non autorizzate di animali. Le indagini hanno svelato pratiche inaccettabili, come l’uccisione di cavie attraverso metodi brutali, tra cui colpi contro il muro e decapitazioni senza anestesia.
LEAL ha presentato una denuncia per i reati accertati e ha annunciato l’intenzione di costituirsi parte civile.
Gian Marco Prampolini, presidente di LEAL, dichiara: “Questo scenario ha fatto luce sulla questione etica della sperimentazione animale, evidenziando un sistema illecito che sfrutta gli animali in condizioni disumane. Il benessere degli animali da laboratorio non è garantito e le istituzioni scientifiche non hanno come priorità la loro protezione e tutela. L’ulteriore accanimento su queste creature dimostra la violenza ed il sadismo di chi sfrutta gli animalii in nome di una scienza fallimentare”.
Come diffuso dalle agenzie di stampa l’operazione ha portato al sequestro di due laboratori scientifici dell’università e alla confisca di oltre 23.000 euro, considerati provento di truffa aggravata. Le indagini hanno rivelato un sistema consolidato in cui le ispezioni dell’ASP erano “pilotati”, consentendo all’università di mantenere i finanziamenti pubblici nonostante gravi carenze operative. È emerso un rapporto di favoritismo reciproco tra i dirigenti universitari e quelli dell’ASP, con circa 2 milioni di euro ottenuti illecitamente. Le ispezioni condotte dai veterinari dell’ASP avevano lo scopo di coprire le irregolarità nei laboratori universitari, mentre le graduatorie concorsuali venivano redatte in modo fraudolento, favorendo la figlia di un dirigente ASP. Inoltre, somme significative erano state corrisposte a un veterinario in cambio di incarichi illeciti e risultati favorevoli nelle ispezioni.
Questa operazione rappresenta una grave violazione delle normative etiche e legali riguardanti la sperimentazione animale e pone interrogativi sul controllo e sulla trasparenza delle istituzioni coinvolte nella ricerca scientifica.