La pace del mercante Trump umilia Zelensky
Di Fabio Sortino
E così il mercante Trump ha umiliato l’eroe Zelensky in TV di fronte a tutto il mondo A decidere le sorti del globo è un affarista becero che calpesta l’eroico popolo ucraino che ha sofferto per tre anni l’invasione del sanguinario Putin e lo pone sul piedistallo dei vincitori. Abbiamo assistito a un vero e proprio agguato alla Casa Bianca ai danni del presidente ucraino. Prima la tendenziosa domanda del giornalista non accreditato sull’abbigliamento di Zelensky, Poi l’attacco arrogante del vicepresidente americano Vance sulla mancanza di riconoscenza dell’Ucraino, cosa non vera perché questo ha ringraziato 33 volte dall’ inizio della guerra. Infine il tracotante Trump che ha detto a Zelensky “non hai le carte “ come se stessimo giocando a poker e non alla terza guerra mondiale. Tra l’altro con giocatori bari contro una povera vittima. In tutto questo il vincitore è Putin che ha condotto una guerra disastrosa, con migliaia di soldati morti e una grave crisi economica per la Russia, dissimulata solo da una dittatura mediatica, dispotica e distopica. Ma di fronte all’ eroismo del popolo ucraino galvanizzato dal suo capo, Trump non ha saputo fare altro che sacrificare sull’altare del dio denaro le speranze di Zelensky. E’ questo il peggiore volto dell’America, arrogante e tracotante. L’ Europa sta a guardare e sarà sempre così finché non si doterà di un esercito comune, cosa che ha provato a fare inutilmente dalla sua fondazione come CECA (Comunità economica del Carbone e dell’ acciaio) nel 1950. Ora tutto il mondo è nelle mani di due despoti che già si stanno dividendo il bottino di guerra. Nella logica mercantile di Trump rientrano anche i dazi doganali dai quali non sarà certo esentata l’Italia, con la politica incerta ed inconcludente di Meloni che sta con Trump e con Zelensky allo stesso tempo. Trump non vuole la pace, vuole consegnare l’Ucraina a Putin. Vuole la resa di Zelensky e addirittura le sue dimissioni per mettere un burattino dei due boss. Mai la politica e la diplomazia sono scese così in basso.
