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Tolleranza zero contro gli abusi sugli animali: leggi severe e applicazione certa anche per la zooerastia

Dopo l’ennesimo caso di violenza sugli animali, è urgente accelerare l’approvazione della legge in Senato

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A prescindere dalla veridicità della notizia circolata sui social riguardante un caso di zooerastia nel beneventano, è fondamentale portare l’attenzione su questo fenomeno, che continua a diffondersi senza un’adeguata risposta legislativa e istituzionale. Attualmente, in 2ª Commissione permanente (Giustizia) del Senato è in discussione il DDL n. 587, “Disposizioni in materia di reati contro gli animali e tutela degli animali di affezione e di compagnia”. Auspichiamo che questa legge venga approvata al più presto e attuata con determinazione, affinché possa realmente proteggere gli animali anche in questi casi di estrema crudeltà. Commenta Gabriella Caramanica, Segretario nazionale del partito politico REA.

Se quanto emerso sui social fosse confermato, condanniamo fermamente questa perversione, che negli ultimi anni alcune realtà e lobby hanno cercato di normalizzare. Gli abusi sugli animali sollevano gravi interrogativi sulla tutela giuridica e sull’applicazione delle leggi vigenti. Negli ultimi anni, il tema è stato spesso oggetto di strumentalizzazioni politiche, utilizzato come argomento di consenso anziché affrontato con serietà e rigore normativo. Il vero problema, infatti, non è solo la mancanza di leggi, ma la loro scarsa applicazione: troppo spesso la giustizia si dimostra inefficace, con istituzioni che non fanno rispettare le normative esistenti.

Gli animali vittime di abusi sessuali subiscono non solo maltrattamenti, ma vere e proprie torture ripetute, che spesso ne provocano la morte. Eppure, certi argomenti vengono volutamente evitati, sia per la loro crudezza sia perché, nel caso della zooerastia, questa viene ancora considerata una parafilia non patologica, creando una pericolosa zona grigia a livello legale.

A livello internazionale, la situazione è frammentata. Alcuni paesi l’hanno vietata, mentre altri hanno allentato le restrizioni come nel caso della Spagna che ha recentemente depenalizzato il reato di zoofilia.  

In Italia, la zoofilia è vietata come da sentenza di Cassazione. La proposta di legge n. 587 prevede l’introduzione del reato e un inasprimento delle pene. Il nostro auspicio è che l’iter di approvazione venga accelerato e, soprattutto, che la magistratura affronti con maggiore serietà i reati di maltrattamento animale, garantendo una reale applicazione delle leggi. 

Non possiamo più accettare giustificazioni come la “mancanza di fondi”. Comuni, ASL veterinarie, Carabinieri e Polizia locale devono attivarsi con controlli capillari e interventi tempestivi. La tutela degli animali non può essere un tema secondario: è una questione di civiltà e giustizia e le istituzioni devono di conseguenza anche educare la popolazione al riguardo. Conclude il segretario nazionale REA.

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