Primavera e allergie: cosa fare se la cura lascia a “bocca asciutta”
Gli antistaminici sono tra i tanti farmaci che possono comportare la secchezza del cavo orale.
La bocca asciutta colpisce il 12-30% della popolazione generale e fino al 61% della popolazione anziana, ma è un disturbo spesso sottovalutato.
Saronno (VA), 1 aprile 2025 – Con l’arrivo della primavera, sempre più persone restano letteralmente a bocca asciutta. La ragione va ricercata nell’aumento delle allergie stagionali e, più in particolare, negli antistaminici utilizzati per contrastarle, soprattutto quelli di prima generazione, che possono causare un effetto collaterale poco noto ma molto fastidioso: la bocca secca.
La xerostomia, termine medico per indicare la secchezza della bocca, colpisce il 12-30% della popolazione generale (1) e arriva a interessare fino al 61% della popolazione anziana (2) ma è un disturbo poco noto e spesso sottovalutato. La secchezza della bocca può essere causata dall’assunzione di oltre 400 diversi farmaci (3), tra cui antidepressivi, antipsicotici, antipertensivi, antistaminici, analgesici oppioidi, miorilassanti e medicinali per il Parkinson (1-6). Questi farmaci possono alterare la funzionalità delle ghiandole salivari, riducendo il flusso di saliva nel cavo orale.
“Con l’aumento dell’aspettativa di vita e il conseguente incremento dell’uso di terapie farmacologiche, è prevedibile che il disturbo della bocca secca diventerà sempre più diffuso“, spiega il dottor Pierluigi Diano, medico chirurgo specialista in pneumologia. “Tra i farmaci che influenzano la produzione salivare ce ne sono anche molti di uso comune, come gli antistaminici. Quelli di prima generazione, in particolare, hanno un’azione anticolinergica che inibisce i recettori dell’acetilcolina, il principale neurotrasmettitore coinvolto nella secrezione salivare.”
A complicare la situazione, le stagioni delle allergie stanno diventando più lunghe a causa del cambiamento climatico, che prolunga la fase di impollinazione delle piante. L’OMS stima che una percentuale compresa tra il 10% e il 40% della popolazione risenta di una forma allergica stagionale (7). È quindi fondamentale sapere come ridurre gli effetti collaterali degli antistaminici, per evitare che al fastidio dei sintomi delle allergie, come prurito, naso chiuso, occhi gonfi e spossatezza, si aggiungano i primi segnali della xerostomia: secchezza delle labbra e del cavo orale, lingua patinosa, saliva vischiosa, alitosi e difficoltà a deglutire.
“Quello della bocca secca è sicuramente un disturbo sottovalutato, probabilmente perché chi ne soffre tende ad abituarsi a conviverci, considerandolo un effetto collaterale inevitabile delle terapie” prosegue il dottor Diano. “Intervenire, invece, non solo è possibile, ma necessario. La carenza di saliva, se non trattata, può causare ulteriori disturbi all’organismo e incidere significativamente sulla qualità di vita”.
La saliva è, infatti, essenziale nel mantenimento della salute generale: favorisce la masticazione e la deglutizione, aiuta la digestione degli amidi e dei carboidrati, e consente di percepire i sapori. Inoltre, contrasta l’acidità provocata dalle funzioni digestive, soprattutto a livello del cavo orale e dell’esofago. La sua carenza, invece, ha effetti negativi sulla salute di denti e gengive. “Una bocca secca comporta un aumento nell’incidenza di lesioni cariose e di demineralizzazione dello smalto dei denti, oltre a creare l’ambiente perfetto per la prolificazione dei batteri responsabili dell’alitosi. Senza contare, poi, che la mancanza di saliva rende le superfici dei denti appiccicose e i batteri introdotti nella bocca vi potranno aderire molto più facilmente” spiega Paola Della Bruna, Scientific & Clinical Affairs Manager di Curasept, azienda italiana tra le maggiori nell’ambito della salute orale.
I consigli per non restare a bocca asciutta
Chi soffre di xerostomia può trovare sollievo adottando alcuni accorgimenti nel proprio stile di vita, previa consultazione del medico. “Dal punto di vista alimentare, per esempio, oltre amantenere un’idratazione adeguata assumendo di frequente piccoli sorsi d’acqua, è importante limitare l’assunzione di sostanze disidratanti come caffeina, alcolici e tabacco. Inoltre, alimenti come frutta e verdura cruda stimolano la salivazione, mentre l’olio d’oliva è un condimento che rende i cibi più scivolosi e facili da deglutire. È utile anche umidificare gli ambienti in cui si trascorre più tempo, soprattutto durante la notte, quando il flusso salivare diminuisce fisiologicamente” suggerisce il dottor Diano. “Inoltre, l’uso di prodotti specifici, ricchi di componenti che contribuiscono a una buona qualità della saliva, offrono un efficace e rapido sollievo sintomatico”
Per prevenire e alleviare i sintomi delle diverse condizioni di riduzione del flusso salivare,Curasept ha recentemente sviluppato la linea Curasept Drymouth, arricchita con un mix equilibrato di sostanze idratanti, umettanti, lenitive, antibatteriche, remineralizzanti, e un sistema tampone in grado di tenere sotto controllo il pH, ovvero l’acidità, del cavo orale. Particolarmente indicati in caso di sintomi lievi e moderati sono lo spray e le compresse, queste ultime dotate di “tecnologia FizzFrapTech”, sono caratterizzate dalla forte azione stimolante la salivazione. “Dal punto di vista della salute orale e per chi soffre di bocca secca l’utilizzo di prodotti specifici è fondamentale per un sollievo immediato e per ridurre il rischio di carie, contrastando la demineralizzazione.” spiega Paola Della Bruna. “Inoltre, chi soffre di una condizione prolungata di secchezza della bocca deve essere particolarmente delicato nella cura delle gengive. Per questo motivo sono da prediligere spazzolini con setole morbide e un filo interdentale spugnoso per evitare traumi, così come scovolini con setole soft”.
Conoscere e prevenire la xerstomia significa migliorare la propria salute orale e, di conseguenza, il benessere generale. Un piccolo gesto di attenzione che può fare la differenza nella quotidianità di molte persone, soprattutto in primavera.
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Curasept Spa è un’azienda italiana interamente focalizzata sulla Salute Orale, ambito in cui è leader di mercato grazie all’impegno ultraventennale nella ricerca & sviluppo volto a creare soluzioni funzionali, affidabili e innovative per l’igiene orale sia chimica che meccanica. Curasept Spa lavora al fianco dei Dentisti, Igienisti e Farmacisti nella diffusione di tecniche e strumenti innovativi e, nel contempo, accompagna pazienti e consumatori con un’ampia proposta di soluzioni per la prevenzione e la cura dentale adatte ad ogni tipo di esigenza. www.curasept.it
Riferimenti bibliografici
- Tanasiewicz M, Hildebrandt T, Obersztyn I. Xerostomia of Various Etiologies: A Review of the Literature. Adv Clin Exp Med 2016;25(1):199-206.
- Sardellitti L, Bortone A, Filigheddu E, et al. Xerostomia: From Pharmacological Treatments to Traditional Medicine-An Overview on the Possible Clinical Management and Prevention Using Systemic Approaches. Curr Oncol 2023;30(5):4412-4426.
- Kapourani A, Kontogiannopoulos KN, Manioudaki AE, et al. A Review on Xerostomia and Its Various Management Strategies: The Role of Advanced Polymeric Materials in the Treatment Approaches. Polymers (Basel) 2022;14(5):850.
- Kohli D, Madhu N, Korczeniewska OA, et al. Association between medication-induced xerostomia and orofacial pain: a systematic review. Quintessence Int 2023;54(8):658-670.
- Prado-Mel E, Ciudad-Gutiérrez P, Rodríguez-Ramallo H, et al. Association between anticholinergic activity and xerostomia and/ or xerophthalmia in the elderly: systematic review. BMC Pharmacol Toxicol 2022;23(1):94.
- Wolff A, Joshi RK, Ekström J, et al. A Guide to Medications Inducing Salivary Gland Dysfunction, Xerostomia, and Subjective Sialorrhea: A Systematic Review Sponsored by the World Workshop on Oral Medicine VI. Drugs R D 2017;17(1):1-28.
- Pawankar R, Holgate ST, Canonica GW, et al. World Allergy Organization (WAO) White Book on Allergy: Update 2013.