Il crimine di guerra di Putin
L’attacco russo a Sumy è un la dimostrazione dei fallimenti delle trattative di Trump
Di Fabio Sortino
Per la domenica delle palme i russi hanno bombardato Sumy uccidendo decine di persone tra cui donne e bambini. Dopo tre anni di crudele aggressione Vladimir Putin continua a seminare morte e distruzione. Le trattative di Donald Trump hanno se possibile peggiorato la situazione, incrementando una propaganda russofila negli Stati Uniti e in parte dell’ Europa. L’Ucraina è stata messa all’ angolo da Trump in mondovisione, attizzando ancora di più il sanguinario Putin contro la martoriata Ucraina. L’Europa si presenta debole, divisa e indecisa, con l’Italia che da una parte appoggia l’Ucraina e dall’altra dipende dagli Stati Uniti. La Francia e la Gran Bretagna che propongono un intervento diretto in Ucraina, la Germania che dopo Sumy ha accusato di crimini di guerra la Russia e propone altri armamenti per Zelensky. Ma l’ Europa si presenta divisa e inerme. La Cina la vera potenza oltre agli Stati Uniti, è equidistante ma propende per la Russia. La situazione dopo Sumy si fa ancora più complicata, con il totale fallimento delle trattative di Trump e con l’ennesima dimostrazione di crudeltà di Putin, dopo che già dall’11 marzo Zelensky aveva firmato la tregua Dovrebbe sembrare evidente persino a Trump che Putin non vuole la pace, ma la completa distruzione dell’ Ucraina ed è ovvio che bisogna paralizzare economicamente la Russia ed avere una deterrenza militare efficace. Le parole non bastano e Sumy lo dimostra, contro il nuovo Hitler. Che non ci sia un’altra Monaco, perché sappiamo tutti come andò a finire.