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“Alpinismo e resistenza”, l’etica della montagna, culla della libertà. Nel nuovo libro di Sergio Giuntini, le storie mai raccontate degli alpinisti che diventarono partigiani
In libreria dal 18 aprile

 

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In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, Ediciclo Editore pubblica un’opera unica che svela il legame profondo tra montagna e antifascismo

 

Riccardo Cassin scalava le pareti più impossibili d’Europa prima di guidare la Resistenza lecchese. Tita Piaz, soprannominato “il Diavolo delle Dolomiti”, finì in carcere due volte: prima come irredentista, poi come antifascista. E cosa accomuna Cesare Maestri al Che Guevara? Queste sono solo alcune delle straordinarie storie raccontate in “Alpinismo e Resistenza”, il nuovo libro di Sergio Giuntini in libreria dal 18 aprile per Ediciclo Editore.

L’opera, che celebra l’80° anniversario della Liberazione, rivela un capitolo sorprendente della storia italiana: come le montagne divennero non solo rifugio, ma vero e proprio laboratorio della Resistenza, e come gli alpinisti trasformarono la loro conoscenza dei sentieri in strategia di lotta.

“La montagna non è solo sport o svago, ma teatro della memoria collettiva nazionale,” spiega Sergio Giuntini, autore del libro e Presidente della Società Italiana di Storia dello Sport.
“Queste microstorie partigiane-alpinistiche ci mostrano come l’etica della montagna – fatta di solidarietà, resistenza e libertà – si sia naturalmente tradotta in scelta politica.”

Il volume porta alla luce figure straordinarie: da Primo Levi, di cui viene raccontata l’ingenua prima esperienza resistenziale in Valle d’Aosta, a Gianni Brera e Luigi Meneghello. Non mancano le alpiniste partigiane come Maria Assunta Lorenzoni e Rita Rosani, che sfidarono convenzioni di genere e oppressione politica.

Tra aneddoti sorprendenti e documenti inediti emerge anche l’umanità dei protagonisti, come quando Dante Livio Bianco, comandante partigiano, si scambiava appassionate discussioni sul Torino Calcio in lettere dal fronte.

“Alpinismo e Resistenza” sarà disponibile in tutte le librerie e negli store online dal 18 aprile, nella collana Ossigeno di Ediciclo Editore (180 pagine, 18,00€).

“Alpinismo e Resistenza” è un invito a guardare alla montagna con occhi nuovi. Non solo come luogo di escursione o sport, ma come teatro della memoria collettiva: lì dove la lotta si è fatta concreta, dove le comunità locali – contadini, allevatori, guide – hanno resistito accanto ai combattenti, lasciando un segno profondo nella storia del nostro Paese.

Il libro verrà presentato per la prima volta il 22 aprile 2025 alle ore 18:00 presso la Libreria Delfino di Pavia, in Piazza Cavagneria 10. Con Gino Cervi, editor e autore.

 

Le successive presentazioni sono previste il:

1° maggio 2025, ore 18:00, durante il Trento Film Festival, presso il Salotto letterario di MontagnaLibri, in Piazza Duomo a Trento. Con Elena Tonezzer, sociologa e ricercatrice presso Fondazione Museo Storico del Trentino

10 maggio 2025, ore 17:00, presso la Sede ANPI di Novate Milanese, in Via Bonfanti 1 a Novate Milanese (MI). Con Maurizio Lozza, Segretario regionale della Lega delle Autonomie Locali

22 maggio, ore 18:00, presso la Casa della Memoria di Milano, in Via Federico Confalonieri 14 a Milano. Con Sergio Meda, giornalista.
 

Ediciclo Editore | 2025

Prezzo: 18,00 euro

Pagine: 180

Collana: Ossigeno
 

Sinossi:

 

I partigiani, assai più che nella città, nascono in montagna e molti di loro possedevano già una notevole conoscenza di quei luoghi e delle loro caratteristiche favorevoli alla guerra di guerriglia per aver maturato prima esperienze alpinistiche. Il volume raccoglie le storie di alcuni di quei partigiani-alpinisti, noti o meno noti ma altrettanto illustri (Primo Levi, Massimo Mila, Luigi Meneghello), autori di formidabili scalate (Riccardo Cassin, Ettore Castiglioni, Tita Piaz, Cesare Maestri) o più semplicemente “alpinisti per caso” (vedi il “bassaiolo” Gianni Brera), tutti uniti però da una scelta antifascista lungamente covata negli anni della dittatura e tradottasi nella lotta di liberazione nazionale combattuta in montagna.
 

Bio:

Sergio Giuntini vive a Milano. Presidente della Società Italiana di Storia dello Sport (SISS), è autore di saggi sportivi. Tra i più recenti: Biciclette partigiane (Bolis Edizioni, 2022), Lo sport imbroglione (Ediciclo, 2022); Storia dello sport ebraico in Italia e in Europa (Aracne, 2023); con Erminio Fonzo Senza ostacoli. Storia dello sport paralimpico in Italia (Lab DFG, 2024).

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