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Gubitosa (M5S): “Meloni yes-woman di Trump, ha svenduto gli interessi degli italiani”

Il vicepresidente del Movimento 5 Stelle, Michele Gubitosa, è intervenuto ai microfoni della trasmissione radiofonica In Dino Veritas condotta da Dino Giarrusso e Martina Gatto su Radio Cusano Campus. Di seguito le sue dichiarazioni sull’incontro di Giorgia Meloni con Trump: «La mia impressione è che Giorgia Meloni sia andata a Washington a svendere gli interessi dei cittadini italiani. Non solo. È risaputo che il Presidente Trump ama gli yes-man: anche il New Yorker riportò che Trump disse al suo ex capo di gabinetto di amare gli uomini che dicono sempre sì. Ebbene, io sono convinto che Trump nella Meloni abbia individuato una yes-woman. E la prova sta nel fatto che oggi la Meloni viene beatificata a reti unificate, senza che si capisca quali siano i meriti. È andata lì e, da yes-woman, ha portato in dote 10 miliardi di euro per le armi, l’acquisto del gas che costerà di più ai cittadini italiani nelle bollette e, molto probabilmente – notizia di qualche minuto fa – dovrebbe anche aver portato a casa, Trump quindi, non la Meloni, il fatto che forse non tasseremo le grandi società del tech. Quelle che anche il centrodestra aveva detto che dovevano pagare più tasse. Se così fosse, la Meloni – come al solito – ha svenduto gli interessi degli italiani sull’altare di Trump. Quindi, quando Trump dice che verrà in Italia, che vuole un dialogo diretto e privilegiato con Giorgia Meloni, è perché, molto probabilmente, amando le persone che dicono sempre sì, ha individuato in lei una leader europea yes-woman. E la prova è nei fatti.»

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Gubitosa ha poi aggiunto: «Cosa ha ottenuto Giorgia Meloni? Vorrei ricordare che il dialogo si era già aperto quando l’Europa ha annunciato i controdazi, che era proprio quello che la Meloni non voleva fare. Se il dialogo era l’obiettivo per la beatificazione, devo dire che l’asticella era davvero bassa.»

Infine sulla politica interna, alla domanda su come si possa costruire un’alternativa compatta tra opposizioni, nonostante le fratture tra PD e Movimento, Gubitosa ha replicato: «La grande differenza tra noi e la maggioranza è che nel 2022 la destra si è presentata unita con i vari partiti alle regionali. Si sono alleati solo per vincere, senza essere d’accordo sui temi, perché per loro i temi non contano. Quindi se litigano il giorno dopo non ha importanza: nel frattempo hanno vinto.

Sempre nel 2022, il Movimento 5 Stelle non è andato con il centrosinistra, siamo andati da soli perché per noi contano prima i temi. Oggi stiamo lavorando sui temi che interessano i cittadini, come la guerra e il caro bollette. Quindi noi, come Movimento 5 Stelle, mettiamo al centro i temi. E ci fa piacere se, dalla nostra piazza, iniziano a convergere tutti i partiti di opposizione – e mi sembra sia accaduto. Ora, capiamo che su quei temi il PD potrà essere diviso al suo interno, ma – lasciatemi dire – è un problema del Partito Democratico chiarire le sue linee. Non è certo il Movimento che deve andare a fare chiarezza per loro.»

Per ascoltare l’intervista: https://www.cusanomediaplay.it/puntata/3452/the-day-after-meloni-trump-le-reazioni-del-mondo-e-dell-italia;-violenze-domestiche;-tv-e-costume

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