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“Eccoli gli operatori figli di un dio minore. In che altro modo possono sentirsi coloro che, impiegati per Sanitaservice nei Pronto Soccorso e nei servizi del 118, si sono visti negare l’indennità economica specifica? C’è da chiedersi quale criterio possa aver determinato questo evidente atto di discriminazione economica nei loro confronti. Noi crediamo in quella giustizia sociale che nella Regione Puglia viene palesemente negata da una delibera che condanna i lavoratori della società “in house” ad essere collocati in un gradino più basso dei loro colleghi della sanità regionale pubblica. Un flebile segnale di speranza è arrivato da Foggia dove agli infermieri della locale Sanitaservice, operanti nella rete dell’emergenza urgenza, è stata riconosciuta l’erogazione dell’indennità. In questo clima di incertezza e confusione la nostra sigla sollecita con forza la Regione Puglia ad un confronto rapido che ponga fine a questa palese ingiustizia affinché a tutto il personale assegnato ai servizi di emergenza urgenza, indipendentemente dalla qualifica professionale o alla diversa tipologia contrattuale, venga applicata la specifica indennità economica” dichiara in una nota Giuseppe Mesto, segretario regionale della UGL Salute Puglia.

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