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Alice Ceresa

 

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Bambine
A 35 anni dalla prima pubblicazione, “Bambine” torna in una nuova edizione curata da Tatiana Crivelli sulla base

di inediti materiali d’archivio.

 

Un capolavoro di spiazzante attualità, «a metà strada tra Georges Perec e Agota Kristof» (Télérama)

 

Bellinzona, 8 maggio 2025 – Con la distaccata curiosità di una zoologa intenta a decifrare i comportamenti di una specie animale sconosciuta, in “Bambine” Alice Ceresa osserva un particolare gruppo di mammiferi: una famiglia borghese del Novecento, formata da padre, madre e due figlie. Attraverso il suo sguardo scientifico, vediamo come le sorelline vengano iniziate a un mondo di usanze e convenzioni, dalla corretta manipolazione delle posate alla disposizione del mobilio.

A questo asfissiante schema si può sottrarsi solo tramite ribellioni minime: momenti di sonnambulismo, disegni che satireggiano i genitori, brevi fughe nella «pericolosità del mondo».

Nel seguire le bambine dalla prima infanzia all’adolescenza, Ceresa rileva e rivela «con splendido accanimento mentale», come ha scritto Giorgio Manganelli, i meccanismi della famiglia tradizionale, in cui ogni membro è costretto a interpretare un ruolo determinato da due indiscussi confini: il genere e l’età.

Alla prima apparizione del libro, nel 1990, non era scontato cogliere con tanta nitidezza come tali confini, intersecandosi, segnassero le vite; e nemmeno lo era affermare che i ruoli tradizionali (uomo e donna, marito e moglie, figlia e genitore) fossero, appunto, ruoli, con le loro battute e i loro costumi. Ceresa lo rende evidente creando una propria lingua, il cui segreto risiede forse, come ha scritto Dacia Maraini, nel «felice stare in bilico fra la lingua dell’intelligenza sperimentale e la lingua della memoria infantile.
L’autrice

 

Alice Ceresa (Basilea, 1923 – Roma, 2001), originaria di Cama, nel Grigioni italiano, e cresciuta tra Basilea e Bellinzona, si è trasferita nel 1950 a Roma, dove ha lavorato come giornalista, consulente editoriale e traduttrice dal tedesco. Oltre a diversi racconti, ha pubblicato La figlia prodiga (Einaudi 1967, Premio Viareggio Opera prima), La morte del padre («Nuovi Argomenti» 1979) e Bambine (Einaudi 1990, Premio Schiller), elogiati dalla critica e molto apprezzati nei circoli femministi.
La curatrice

 

Tatiana Crivelli (Lugano, 1965) è ordinaria di Letteratura italiana all’Università di Zurigo. Di Alice Ceresa si è occupata a più riprese, curando tra l’altro la pubblicazione dell’inedito Piccolo dizionario dell’inuguaglianza femminile (nottetempo 2007, edizione ampliata 2020).
Scheda tecnica

Alice Ceresa

Bambine

Nuova edizione a cura di Tatiana Crivelli

Collana «Scrittori»

144 pagine

CHF 20.– | € 20.–
ISBN 9791255590699

 

In libreria dal 27 maggio 2025

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