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Il personale dell’UNHCR consegna articoli di soccorso, tra cui materassi e set da cucina, a casa di Victoria, una richiedente asilo nicaraguense, nel nord del Costa Rica, nel 2021. © UNHCR/Nicolo Filippo Rosso

COSTA RICA, UNHCR: La solidarietà verso i rifugiati è minacciata da forti tagli ai finanziamenti
A causa del flusso continuo di persone in arrivo dal Nicaragua, i bisogni umanitari in Costa Rica stanno raggiungendo livelli critici, e tagli del 41% ai fondi umanitari stanno seriamente compromettendo la capacità dell’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, di fornire l’assistenza necessaria.

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Le incessanti tensioni politiche e sociali in Nicaragua costringono migliaia di persone ad attraversare il confine e cercare sicurezza in Costa Rica, Paese che ha mantenuto una forte tradizione di asilo, fornendo sicurezza e dignità a coloro che fuggono dalle persecuzioni.

 

A marzo 2025, il Costa Rica ha ospitato più di 194.000 richiedenti asilo nicaraguensi e 9.216 rifugiati nicaraguensi riconosciuti, che rappresentano oltre la metà di tutti i nicaraguensi costretti a fuggire dalle proprie case nel mondo. I rifugiati e i richiedenti asilo nicaraguensi rappresentano oggi quasi il 4% dei 5,1 milioni di abitanti del Costa Rica e l’83% di tutti i rifugiati e richiedenti asilo del Paese.

 

Negli ultimi anni, l’aiuto umanitario – compresa la fondamentale assistenza finanziaria che ha sostenuto l’integrazione – ha permesso a migliaia di nicaraguensi in Costa Rica di accedere al supporto legale, di superare le procedure di asilo e di seguire altri percorsi legali. Ha inoltre permesso di fornire servizi vitali come la protezione dell’infanzia, l’assistenza per la salute mentale, l’istruzione, la formazione e l’inserimento lavorativo, con particolare attenzione alle donne, ai bambini e a coloro che vivono in aree ad alto rischio o remote. A loro volta, i nicaraguensi stanno dando un contributo importante alle generose comunità ospitanti che li hanno accolti.

 

Tuttavia, questa ancora di salvezza è ora in pericolo. La forte riduzione dei finanziamenti ha già costretto a sospendere o a tagliare drasticamente molti servizi essenziali. Di conseguenza, il sostegno critico non arriva più a chi ne ha più bisogno, soprattutto nelle comunità più remote, e il futuro di questi programmi che cambiano la vita è in bilico.

 

Da un punto di vista regionale, il Costa Rica ha dimostrato un impegno costante nel fornire ai rifugiati l’opportunità di ricostruirsi una vita in sicurezza. Il Paese ha riaffermato il suo impegno attraverso la sua leadership nel Global Compact on Refugees, nel Comprehensive Regional Protection and Solutions Framework (MIRPS) e nel Processo di Quito, lavorando per fornire soluzioni durature a coloro che hanno trovato sicurezza nel suo territorio.

 

Con il sostegno dell’UNHCR, il Paese ha rafforzato il sistema di asilo e promosso l’inclusione. Anche in presenza di profondi tagli ai finanziamenti, l’UNHCR rimane impegnato a sostenere gli sforzi del Costa Rica. Tuttavia, senza risorse sufficienti, la capacità di aiutare le persone a rimanere, integrarsi e ricostruirsi una vita è seriamente a rischio.

 

Lo stesso sistema di asilo è sotto pressione. La capacità di registrare i richiedenti asilo appena arrivati è diminuita del 77%, ritardando l’accesso alla documentazione necessaria per ottenere lavoro, assistenza sanitaria e istruzione. Con oltre 222.000 richieste di asilo ancora in sospeso – anche da parte di altre nazionalità – questa strozzatura minaccia l’intero sistema di protezione.

 

L’UNHCR ha le competenze, le reti e la presenza sul campo per continuare ad assistere le persone in fuga e salvare vite umane. Ma abbiamo urgentemente bisogno di sostegno. Questo è un momento in cui i donatori devono mostrare la loro leadership.

 

Governi, donatori privati e singoli cittadini hanno tutti un ruolo da svolgere per garantire che la protezione non venga meno quando e dove è più necessaria. L’UNHCR si appella alla comunità internazionale affinché aumenti il sostegno per mantenere le operazioni salvavita in Costa Rica. L’organizzazione ha bisogno di 40,4 milioni di dollari per continuare, quest’anno, il suo lavoro critico nel Paese.

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