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FDN: MINISTRO SANTANCHÈ, “IL FUTURO DEL TURISMO È LA QUALITÀ E LA VALORIZZAZIONE”.

 

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“Turismo ponte di pace, AI fondamentale per lo sviluppo”

 

“In politica la Lombardia è sempre stata centrale, rimane anche centrale per il turismo, dove un tempo si diceva che non era “sexy’ dal punto di vista turistico, oggi i dati confermano che a Milano e in Lombardia sta andando molto bene, domanda e offerta stanno matchando molto bene. Il lago di Como è ormai famoso in tutto il mondo, anche il Lago di Garda. Credo ci sia una questione della gestione dei flussi, credo l’intelligenza artificiale possa aiutarci moltissimo in questo”. Lo ha detto il ministro del Turismo Daniela Santanchè, poco prima di iniziare il suo intervento a “Futuro Direzione Nord”, la rassegna di convegni istituzionali promossa dalla Fondazione Stelline, in corso nella giornata di oggi presso Assolombarda a Milano.

 

“La politica non può prescindere dalla Lombardia, che è un laboratorio importante politicamente, per le imprese e per il turismo – ha detto alla sala – abbiamo delle grandi sfide, la nostra Nazione è una Nazione di qualità e non di quantità e cambiare questo paradigma ci consentirà di cambiare anche i numeri”. La sfida, secondo il ministro, “è sui servizi”, che devono essere di qualità, “dove la qualità si pensa sia uguale a lusso – ha proseguito Santanchè – no, non è così.

Credo che il turismo debba essere per tutti, per tutte le tasche, ma noi non abbiamo saputo in passato mettere a reddito quello che è il nostro patrimonio”. Negli Stati Uniti e in Francia, ha ricordato il ministro del Turismo, “si paga qualunque cosa, la Torre Eiffel si paga molto di più della Torre di Pisa” e “quello che si ha gratis non ci dà il rispetto di quel sito”. Il turismo sarà ovviamente anche questo oggetto di una rivoluzione attraverso l’intelligenza artificiale, “un cambiamento antropologico, che è di più di una rivoluzione industriale”, come lo ha definito Santanchè.

 

“Chi non si occupa di intelligenza artificiale non è persona del nostro tempo – ha detto – perché sia utile ha bisogno dei dati”. Una volta “si pensava che la ricchezza fosse il petrolio, oggi questo è stato sostituito con i dati – ha precisato il ministro – e infatti chi sono gli uomini più importanti al mondo? Quelli che hanno i dati”. In questo senso “faremo lo sforzo nel dare strumenti di formazioni alle piccole e medie imprese – ha concluso – il turismo è un grande ponte di pace, quando vai a visitare altri luoghi, impari a non temere l’altro e quindi è fondamentale”.

 

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