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Con sgomento e indignazione, apprendiamo dai principali organi di stampa oggi della vile e raccapricciante vicenda accaduta a Padova, dove un uomo di 60 anni, nonno della giovane vittima, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su minore, nonché per il possesso di materiale pedopornografico rinvenuto nei suoi dispositivi personali.

Dinanzi a fatti di tale brutale disumanità, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime una ferma condanna e si stringe simbolicamente attorno alla giovane vittima e alla sua famiglia, profondamente colpita da un atto che travalica ogni limite morale, familiare e civile.

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È inaccettabile che, nel cuore della nostra società, possano ancora verificarsi episodi così devastanti, consumati all’interno dello spazio domestico, che dovrebbe essere luogo di cura e protezione, e non teatro di orrore. Quando a infrangere la fiducia è una figura familiare, per giunta il nonno — simbolo stesso della memoria, della trasmissione di valori e dell’affetto intergenerazionale — l’eco della violenza si fa ancora più stridente e inaccettabile.

Questo episodio pone con forza l’urgenza di un’azione educativa profonda, strutturata e continuativa nelle scuole e nelle comunità, affinché il rispetto dell’altro, la tutela dell’infanzia e la dignità della persona umana diventino principi vissuti e interiorizzati fin dalla tenera età.

In questo senso, ribadiamo la necessità di inserire / potenziare stabilmente nel curricolo scolastico nazionale l’insegnamento trasversale e disciplinare dei Diritti Umani, per fornire ai nostri giovani strumenti critici, consapevolezza civile e sensibilità etica. Solo educando al rispetto, all’empatia e alla legalità, possiamo prevenire e contrastare simili mostruosità.

Alle autorità inquirenti va il nostro plauso per la tempestività e la determinazione con cui stanno conducendo le indagini. Auspichiamo che la giustizia possa fare piena luce, assicurando pene esemplari e certe a chi ha violato non solo una persona, ma l’umanità intera.

Invitiamo inoltre le istituzioni scolastiche a promuovere momenti di riflessione e confronto con esperti, educatori e studenti, affinché ogni comunità scolastica diventi presidio attivo contro ogni forma di abuso.

Prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU

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