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“Labirinti: Funzione e destrezza soggettiva tra scontato e cogito”. Racconto di resilienza e identità nella sfida alla disabilità di Rosario Rito.

L’associazione “Lo specchio dell’Arte” di Manuela Montemezzani è lieta di promuovere “Labirinti: Funzione e destrezza soggettiva tra scontato e cogito” di Rosario Ritoun’opera intensa e autenticacapace di illuminare il percorso di chi vive la disabilità come parte integrante del proprio essere.

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 Nato a Vibo Valentia nel 1958 e affetto sin dall’infanzia da paresi spasticaRosario Rito ha sempre considerato la scrittura un ponte tra sé e il mondo, un modo per esprimere la propria voce e raccontare le proprie battaglie interioriDopo aver pubblicato diverse raccolte poetiche (tra cui “Fratello”“Momenti” e “Ciao amico” e opere teatrali come “Sete di uguaglianza”)ha realizzato “Labirinti: Funzione e destrezza soggettiva tra scontato e cogito”un’opera che fonde memoriafilosofia e confessione autobiografica.

In questo libro, stampato il 23 febbraio 2024 dall’Editore Treetlib (pag. 104), l’autore accompagna il lettore in un itinerario che parte dai tempi antichi – quando i bambini “diversi” venivano rifiutati senza esitazione – per arrivare a un presente ancora segnato da ostacoli e incomprensioni. Attraverso notizie storicheriflessioni e testimonianze, Rito intreccia la propria esperienza di vita con la dimensione collettiva, dando voce a un tema spesso frainteso o taciuto: la disabilitàcome sfida e come risorsa.

«La mia disabilità non mi definisce, ma è parte di ciò che sono. Ho imparato a vederla come una caratteristica, non come un limite»afferma l’autore, invitando il lettore a calarsi nei suoi pensieri più intimi e a comprendere il valore dell’accettazione e della resilienza.. Lo stile di Rito alterna momenti lirici e analitici, in un crescendo emotivo che culmina in una confessione a cuore aperto: un invito a superare i pregiudizi e a riconoscere la forza interiore di ogni individuo, nella consapevolezza che l’inclusione è un traguardo ancora da raggiungere. Con parole semplici sincere, l’autore porta alla luce la necessità di vedere la disabilità non come un ostacolo, ma come un tratto di unicità che arricchisce la comunità.

“Labirinti” si rivolge a chiunque voglia esplorare storie vere di coraggio e determinazione: alle persone con disabilità, alle loro famiglie, a educatori e insegnanti, ma anche a chi desidera riflettere sulle proprie convinzioni e abbracciare la diversità come valore. La testimonianza di Rosario Rito è un contributo preziosoper costruire una società più inclusiva e consapevole.

Con “Labirinti” l’autore unisce la sua esperienza di vita con riflessioni filosofiche e storiche, offrendo un racconto autentico e ispirato. Ha ricevuto il 2° premio nella sezione Poesia in Lingua al Concorso Letterario “Olocausto” di Gioia Tauro per la raccolta “Momenti”.
Inoltre, nel 2003, anno europeo del disabile, ha partecipato attivamente a eventi iniziative legate alla disabilità, testimoniando l’importanza dell’inclusione e della consapevolezza sociale. Ha inoltre partecipato attivamente a numerose conferenzeconvegni e manifestazionicollaborando con scuoleassociazioni eistituzioni per promuovere una cultura dell’inclusione e dell’accettazioneIl libro “Labirinti” è un’opera che intreccia introspezione psicologica e riflessione storica, componendo un racconto autentico e intenso, capace di toccare corde profonde e risvegliare la coscienza di chi legge. Ogni parola di questo libro è un passo verso l’accettazione, una sfida ai pregiudizi e un inno alla dignità umana. Un’opera dedicata a chi ha conosciuto la solitudine, a chi crede nel potere della parola come strumento di riscatto e a chi lotta per un mondo più inclusivo e accogliente.

Per informazioni: <zetaventiquattroprofilocinque@gmail.com>

Nelle foto: Lo scrittore: 2) La copertina del libro.

N.B.

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