In riferimento al grave episodio avvenuto a Pescia durante la festa di fine esami dei maturandi del Liceo Lorenzini, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda preoccupazione per l’escalation di violenza minorile che ha colpito ancora una volta la comunità scolastica.
L’aggressione perpetrata da un gruppo di adolescenti, già noti per precedenti comportamenti antisociali, ai danni di studenti che stavano celebrando un momento simbolico di passaggio, rappresenta un allarme sociale che va ben oltre la cronaca locale. Non si tratta di “ragazzate”, come spesso si tende a minimizzare, ma di atti deliberati che rivelano una pericolosa deriva comportamentale e una profonda carenza educativa e valoriale.
Il CNDDU intende sottolineare come episodi di tale gravità non possano essere affrontati esclusivamente in termini repressivi. È indispensabile un impegno collettivo che coinvolga scuola, famiglie, istituzioni e terzo settore in un’azione sinergica e preventiva. Le giovani generazioni vanno ascoltate, accompagnate e orientate. La dispersione scolastica, la mancanza di modelli positivi, il disagio sociale e familiare, sono fattori che concorrono a generare situazioni come quella registrata a Pescia.
Occorre rafforzare percorsi educativi mirati, potenziare la presenza di educatori e psicologi nei territori più fragili, investire in attività formative sui diritti umani, sulla convivenza civile e sul rispetto delle regole. La scuola non può e non deve essere lasciata sola in questa sfida.
Il CNDDU ribadisce la centralità dell’educazione ai diritti umani come strumento di prevenzione e promozione di una cittadinanza attiva e responsabile. Ogni atto di violenza, soprattutto quando vede protagonisti i minori, è il sintomo di un malessere che va compreso, non solo condannato.
Siamo vicini agli studenti del Liceo Lorenzini, alle loro famiglie e a tutto il personale scolastico, auspicando che simili episodi non si ripetano più. Chiediamo alle istituzioni un piano straordinario per l’educazione civica e il contrasto alla devianza minorile.
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU