Advertisement

Aree interne, Acli Toscana: “Servono investimenti e progetti per sostenere le persone più vulnerabili”
La presidente Pampana all’incontro di Marradi sul futuro delle comunità dell’Appennino: “35 enti del Terzo Settore ogni 10.000 abitanti, più che nelle città. Ora è fondamentale costruire relazioni fare rete”

 

Advertisement

 

Firenze, 20 giugno 2025. “La capacità del Terzo Settore di aggregare e attivare reti sociali è più elevata nelle aree interne che in città. Le associazioni operano dove lo Stato fatica ad arrivare: costruiscono relazioni, danno voce a chi rischia di essere dimenticato, valorizzano le risorse locali e contrastano lo spopolamento”.

 

A dirlo è Elena Pampana, presidente di Acli Toscana, all’incontro organizzato da Confcooperative Toscana ed Emilia-Romagna sul futuro delle comunità dell’Appennino e delle aree interne tra Emilia-Romagna e Toscana, che si è tenuto oggi a Marradi alla presenza dei presidenti regionali Eugenio Giani e Michele De Pascale.

 

Il quinto rapporto sul Terzo Settore realizzato da Regione Toscana rileva che nei comuni periferici e ultraperiferici della Toscana operano rispettivamente 34 e 35 enti del Terzo Settore ogni 10.000 abitanti, a fronte di una media regionale di 29,6 in totale. Inoltre, più dell’8% degli enti del terzo settore a livello nazionale ha sede in Toscana – dice Pampana –. Sono dati che raccontano una presenza forte, diffusa e spesso determinante, specie dove le difficoltà logistiche e la mancanza di servizi sono maggiori. Un presidio vitale per il tessuto sociale delle aree interne. Serve però una strategia chiara, costruita insieme alle istituzioni. È fondamentale investire sulla formazione, sull’accompagnamento e sulla sostenibilità delle attività”.

 

Dobbiamo invertire la narrazione che descrive le aree interne come territori marginali – conclude Pampana –. Sono invece luoghi strategici per costruire uno sviluppo più equilibrato, sostenibile e inclusivo. E il Terzo Settore è spesso il primo e più stabile punto di riferimento in questi contesti. Il nostro compito è costruire ponti tra comunità e istituzioni, restando però autonomi. L’associazionismo ha il dovere di mantenere uno sguardo critico e propositivo, capace di leggere i bisogni reali e contribuire, con responsabilità, al futuro di questi territori”.

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteCHAPEL HILL PUNK TRIO SUPERINTENDO OFFICIALLY JOIN PUNKERTON
Articolo successivoUK BAND SLACKRR

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui