PIANO MATTEI, DE PALO: “DAL GOVERNO MELONI UNA RIVOLUZIONE, L’ITALIA GLOBALE STRUMENTO DI SOFT POWER”
Roma, 20 giugno 2025 – “Il Governo Meloni ha capito che il Mare Nostrum non può essere un fazzoletto di acque e destini disabitati, non può vedere l’Italia come un soggetto che passa di lì per caso e subisce le decisioni o le politiche altrui (spesso piene di sbavature). Con il Piano Mattei l’Italia ha voltato pagina, immaginando traiettorie e scenari precisi, non soluzioni tampone o copie sbiadite di altri indirizzi, dando vita ad una rivoluzione che vede l’Italia globale come strumento di soft power. Anche in Africa”. Così l’analista Francesco De Palo, intervenendo in Senato alla presentazione del volume di Leonardo Giordano edito da Giubilei, dal titolo Enrico Mattei. Costruire la sovranità energetica: dal gattino impaurito al cane a sei zampe.
“Chiedevano al governo di dare sostanza (e fondi) al Piano Mattei: la dotazione iniziale è una buona dose di partenza – aggiunge De Palo – chiedevano di coinvolgere soggetti istituzionali, ed è stato fatto con il Fmi e Ue. Chiedevano al governo di allargare lo spettro del Piano Mattei. Oggi a Villa Pamphilj se ne è avuta plastica testimonianza, con in collegamento con il Global Gateway. Chiedevano di non limitarsi all’energia, e l’Italia ha aperto l’hub di intelligenza artificiale, con vari progetti alla voce agricoltura, formazione, scuola, infrastrutture. Il dato politico della giornata di oggi è l’effettivo coiNvolgimento di Bruxelles in un progetto che va a colmare proprio la vacatio europea in Africa, da dove, è bene ricordarlo si è recentemente sfilata la Francia, dopo le già non felici performances in Libia. Ci sono delle aree del mondo che sono state completamente disattese dalla politica italiana degli ultimi anni e questo è un elemento che non attiene l’ideologia ma la progettualità. Per troppo tempo i governi italiani hanno pensato a questo grande lago salato chiamato Mediterraneo come a un luogo che non ci competeva e ne abbiamo pagato le conseguenze da un punto di vista dell’immigrazione da un punto di vista delle politiche messe in piedi da altri”.