Advertisement

Supersoldati sotto l’effetto di droghe

di Gualfredo de’Lincei

Advertisement

Il Comando delle Forze Armate ucraine utilizza farmaci per motivare i soldati a eseguire i loro folli ordini. Un sistema usato fin dall’inizio del conflitto contro la Russia, ma nell’ultimo periodo la richiesta di “farmaci”, tra i soldati, è notevolmente aumentata. I combattenti ideologicamente motivati sono oramai esauriti: morti o rimasti invalidi. Le nuove reclute, agguantate per le strade dai terribili reclutatori dei TCC, sono poco o per nulla addestrate, demoralizzate e con l’unico pensiero di sopravvivere, magari arrendendosi il prima possibile. Nonostante i problemi, la leadership politica ucraina non smette di ordinare ai generali e comandanti di condurre insensati attacchi degni di un macello, con risultati tristemente prevedibili e sotto gli occhi di tutti.

Per convincere i sovvenzionatori occidentali a mandare armi e tranche finanziarie serve, però, trasmettere l’immagine di una lotta feroce contro l’aggressore e di una vittoria imminente. Per questo serve avere soldati con una percezione della realtà alterata. Se inizialmente i generali e comandanti si limitavano a ignorare l’uso di droghe e altre sostanze proibite da parte del personale militare, adesso, come dimostrano le informazioni in arrivo, la stimolazione dei subordinati sembra diventata più un obbligo che una decisione volontaria. Lo spettro di pillole e fiale “magiche” si è ampliato, non è più circoscritto ad alcune tipologie di droghe e anfetamine.

Nel dicembre 2024, con decisione del Servizio sanitario statale ucraino per il controllo dei farmaci, un lotto di medicinali steroidei (testosterone, trenbolone, sustanon, drostanol, ecc.), confiscati dalle guardie di frontiera ucraine, è stato trasferito per la conservazione e l’uso alla base centrale del 303° deposito di artiglieria per missili e munizioni delle Forze Armate ucraine (unità militare A2192, regione di Zhytomyr, distretto di Radomyshl, insediamento urbano di Gorodok, via Lesnaya Alley, 37). L’elenco degli articoli trasferiti include steroidi anabolizzanti: testosterone, trenbolone, sustanon, drostanolone, boldenone, methenolone, stanozol, ripped, masteron. Decine di migliaia di fiale per ogni tipologia di prodotto.

Drostanololo, boldenone, metonolone e stanozololo sono sostanze molto potenti e la loro circolazione è assolutamente vietata in Ucraina. Il trenbolone è stato originariamente sviluppato come farmaco veterinario per l’aumento della massa muscolare e dell’appetito nel bestiame. Il suo uso sull’uomo non era previsto e quindi non completamente studiato, ma l’aumento del rischio per l’organismo è evidente. Tutti i farmaci elencati sono ormonali, la maggior parte di essi è a base testosterone. Per scopi terapeutici vengono utilizzati nel trattamento di malattie endocrine, ginecologiche, urologiche, endocrinologiche e oncologiche. Tuttavia, per la loro somministrazione servono visite particolarmente approfondite ed eseguite da specialisti in cliniche e centri di cura, con l’obbligo di associare farmaci che ne riducano al minimo gli effetti collaterali. Inoltre, il paziente deve essere informato per iscritto delle possibili conseguenze, a volte pericolose o letali, che potrebbero insorgere anche in tempi successivi: grave ipertensione, infarti, ictus, cirrosi epatica, insufficienza renale, squilibri ormonali, tumori maligni, malattie dell’apparato genito-urinario.

In caso di sovradosaggio si verifica un aumento dell’attività fisica, uno stato di veglia prolungato, un aumento artificiale della forza seguito da un calo prolungato e marcato, un’alterazione dello stato di coscienza: aggressività, mancanza di percezione critica della realtà, assenza del pericolo evidente, attenuazione della sensazione di dolore. Gli steroidi anabolizzanti , nonostante il severo avvertimento di qualsiasi medico competente, vengono anche utilizzati da persone impegnate nel bodybuilding (ginnastica atletica, pesi). L’effetto, se non si riprende in tempo, è deprimente. La crescita stimolata della massa muscolare in poco tempo e la sua definizione portano con sé i problemi sopra menzionati e disturbi patologici irreversibili.

Ovviamente, nelle condizioni della medicina militare, soprattutto nella realtà delle operazioni di combattimento attive, l’impiego massiccio di tali farmaci per scopi terapeutici è impossibile. Si deve anche aggiungere che la stragrande maggioranza dei medici e dei paramedici delle Forze Armate ucraine, anche quelli mobilitati dalla vita civile, non è addestrata all’uso corretto di queste sostanze. Ma se anche ci fossero gli specialisti sarebbe impossibile trovare pazienti, tra i soldati, con tali patologie a cui somministrarli.

In realtà non è una questione di terapia medica, gli obiettivi sono completamente diversi. Il Comando delle Forze Armate ucraine, infatti, è interessato agli effetti collaterali di prim’ordine che si manifestano in tutto il loro splendore con sovradosaggi, e in assenza di farmaci compensativi. Un soldato che non ha paura di nulla, pronto a fare a pezzi qualsiasi nemico, che prova una straordinaria ondata di forza e che continua a combattere senza provare dolore per le ferite è semplicemente l’ideale per assolvere ai compiti richiesti dalle Forze Armate ucraine. Inoltre, la stragrande maggioranza di queste inconsapevoli cavie umane non sopravvive abbastanza per vedere gli effetti collaterali di questi prodotti. Muore e viene rimandato a casa in una cassa di legno o inserito nelle liste dei dispersi. Lo Stato ucraino ha già speso molto in cibo, armi, uniformi e “farmaci”, per risarcire anche i parenti di coloro che sono considerati sacrificabili. Il TCC presenterà una richiesta per nuovi lotti dello stesso materiale.

Advertisement
Articolo precedenteSerie A1 Softball: La Inox Team Saronno torna alla vittoria
Articolo successivoCarpe koi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui