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Il caso di Alberto Stasi, condannato per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi nel 2007 a Garlasco, è stato oggetto di grande attenzione mediatica e ha attraversato un iter giudiziario lungo e articolato. Dopo due assoluzioni in primo grado e in appello, la Cassazione ha annullato tutto e alla fine, nel 2015, Stasi è stato condannato in via definitiva a 16 anni.

Ora, ipotizzare che Stasi sia in realtà innocente significa considerare che:

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1. Un innocente sarebbe in carcere da anni
Stasi è detenuto dal 2015. Se fosse davvero innocente, significherebbe che lo Stato ha incarcerato una persona che non ha commesso il crimine, con tutto ciò che ne consegue: privazione della libertà, danni psicologici, reputazione distrutta, rapporti familiari compromessi.

2. L’omicida sarebbe ancora libero
Il vero colpevole, in questo scenario, non sarebbe mai stato scoperto né processato, e potrebbe essere ancora in libertà. Questo implicherebbe anche che Chiara Poggi e la sua famiglia non hanno ottenuto giustizia reale.

3. Errore giudiziario
Sarebbe uno dei casi più emblematici di errore giudiziario in Italia. Il sistema giuridico dovrebbe allora fare un’autocritica profonda: rivedere prove, perizie, ricostruzioni, modalità di conduzione delle indagini, e anche i criteri con cui sono stati valutati gli elementi a carico e a discarico.

4. Ripercussioni mediatiche e culturali
L’opinione pubblica è stata molto divisa sul caso. Se emergesse una reale innocenza di Stasi, ci sarebbe un ritorno di fiamma mediatica, con riflessioni su quanto i processi mediatici abbiano condizionato o meno le sentenze. Inoltre, si aprirebbe un dibattito sull’influenza dell’opinione pubblica nei processi penali.

5. Aspetti morali e umani
Per Stasi stesso e per la famiglia Poggi, lo scenario sarebbe devastante in entrambi i casi. Da un lato un uomo ingiustamente condannato, dall’altro una famiglia che dovrebbe rimettere in discussione tutto ciò che ha creduto per anni riguardo al colpevole della morte della propria figlia.

Possibile revisione del processo?
Nel diritto italiano, la revisione di una sentenza definitiva è possibile solo in presenza di nuove prove che siano decisive e non conosciute al momento del processo. Se emergessero elementi nuovi che indicano inequivocabilmente l’innocenza di Stasi, potrebbe esserci una richiesta di revisione del processo.

Maria Sorrentino

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