14 agosto 2025 L’ annuncio dell’avvocato Annamaria Bernardini De Pace relativo al caso Stasi, dal titolo “Sentenza cancellata, fuori dal carcere e risarcimento per Stasi”:
“Sentenza cancellata, fuori dal carcere e risarcimento”: l’annuncio di Bernardini De Pace
L’intervento di Bernardini De Pace rilancia il caso Garlasco a nuova vita, in vista di una possibile revisione storica che potrebbe sconvolgere la vicenda giudiziaria, l’opinione pubblica e persino le finanze dello Stato. Se davvero emergeranno prove concrete e non contestate, la sollecitazione a rivedere la situazione processuale di Stasi non potrà essere ignorata.
Garlasco, 13 agosto 2025 – A diciotto anni dal duplice verdetto contestato – prima con due assoluzioni e poi con una condanna definitiva in Cassazione – il caso di Chiara Poggi torna protagonista del dibattito pubblico. L’avvocata Annamaria Bernardini De Pace, intervenuta in diretta a Morning News (Canale 5), ha riacceso l’attenzione sui presunti gravi errori e contraddizioni che caratterizzano l’intera vicenda giudiziaria.
Tesi di revisione: «Gli errori ci sono eccome»
Bernardini De Pace sostiene con fermezza che esistono tutti gli elementi per chiedere la revisione del processo: “Ci sono eccome […] ci sono tutti questi dubbi e c’è la prova di tutti questi errori, la sentenza dev’essere rivista” The Social PostLibero.it.
Ha sottolineato la presenza di almeno 58 errori nella procedura originaria, il che — secondo lei — rende la sentenza non oltre ogni ragionevole dubbio Libero.itilGiornale.it.
Il cuore della proposta: innocenza, libertà e risarcimento
L’avvocata ha auspicato che la revisione porti alla dichiarazione di innocenza di Stasi, all’immediata liberazione, e a un risarcimento per gli anni ingiustamente trascorsi in carcere The Social PostIl TempoilGiornale.it.
Scontro televisivo con Antonio Caprarica
Sulla scia di questa presa di posizione, si è acceso un vivace dibattito con il giornalista Antonio Caprarica, anch’egli ospite della trasmissione.
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Caprarica ha ricordato che finora non è stata presentata alcuna istanza di revisione dai legali di Stasi, invitando alla prudenza: “quando la presenteranno, vedremo se ci saranno gli elementi necessari” Il TempoLibero.it.
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Ha inoltre denunciato il rischio di minare la fiducia nel sistema giudiziario, definendo pericoloso il mettere in discussione una sentenza di colpevolezza dopo 18 anni: “stiamo disseminando una terrificante sfiducia nei confronti di quello che dovrebbe essere il guardiano della nostra convivenza civile” Il TempoLibero.it.
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Nonostante ciò, ha ammesso criticità nell’indagine originale, che definisce “sciatteria, negligenza, superficialità”; tuttavia, anche sull’indagine attuale — definita “pesca a strascico” — nutre forti riserve Il TempoLibero.it.
Il contesto giudiziario e i possibili risarcimenti
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Stasi fu inizialmente assolto, ma condannato in appello a 16 anni, con la sentenza resa definitiva nel 2015 dalla Cassazione Wikipedia. Richieste di revisione in precedenza presentate erano state rigettate WikipediaCorriere Milano.
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Se la revisione portasse all’assoluzione, si configurerebbe un errore giudiziario, dando diritto a un risarcimento senza limiti massimi secondo l’articolo 643 c.p.p. TGCOM24.
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Stime recenti indicano che Stasi potrebbe richiedere:
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Detenzione (dal 2015): con un’indennità giornaliera tra 600 e 1.000 €, l’importo stimato va dai 2,19 a 3,65 milioni € PanoramaTGCOM24.
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Danni morali e psicologici: tra 500.000 e 1,5 milioni € PanoramaTGCOM24.
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Restituzione di 850.000 € già versati alla famiglia Poggi in sede civile, controversa e autonoma da definire PanoramaTGCOM24.
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La somma totale potenziale potrebbe superare i 6,5 milioni di euro PanoramaTGCOM24.
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FOTO S. Viglia











