TRENTOLA DUCENTA. “Cristiani non ci si improvvisa, ma come San Giorgio si decide per sempre di essere tali anche al costo del sacrificio”. È con queste parole di Francesco Beneduce, vescovo ausiliare di Napoli, che il Comitato Festeggiamenti “San Giorgio Martire”, presieduto da don Giuseppe Marino, ha racchiuso il cuore dei festeggiamenti in onore del santo patrono di Ducenta.
Dal 24 al 30 agosto, infatti, Trentola Ducenta ha potuto vivere momenti in cui fede, storia e tradizione si sono intrecciate, intensificando i valori dell’appartenenza al proprio territorio e della fede. Una giornata storica è stata sicuramente quella del 27 agosto: l’arcivescovo emerito di Genova, cardinale Angelo Bagnasco è stato accolto in una piazza Paolo Manna gremita di fedeli, autorità militari e istituzionali. Un momento di grande fermento spirituale, di cui la speranza è stata principio, Parola e messaggio.
“Nel richiamare le parole del vescovo Beneduce – ha affermato il Comitato -, riteniamo che di quest’anno è stata un’edizione all’insegna dei valori più autentici, come il valore della pace rimarcato nella marcia del 24 agosto. San Giorgio è espressione del bene che vince sul male. Anche se quest’ultimo è più potente e fa rumore, il bene è tanto più infinito ed è quello che trionfa sempre. San Giorgio ci indica la strada giusta, quella della pace. È un santo del 303 d.C. ma, ancora oggi, la sua memoria è viva poiché rivela quelli che sono i destini del mondo, quindi i conflitti, la povertà, la guerra”.
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Biagio Russo
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