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Garlasco, le nuove dichiarazioni dell’avvocato Taormina all’Incidente Probatorio (8 settembre 2025)

Pavia, 8 settembre 2025 – Ieri, durante una puntata della trasmissione Incidente Probatorio, l’avvocato Carlo Taormina ha offerto un nuovo, incisivo contributo alla controversa vicenda della non-perquisizione della bicicletta familiare nel caso di Garlasco, svelata dallo stesso maresciallo Francesco Marchetto.

1. Ritardi nelle indagini: Taormina punta il dito sui ritmi investigativi

Taormina ha definito “inaccettabile” che la bicicletta di Alberto Stasi, un elemento potenzialmente decisivo nelle prime fasi del caso, sia stata sequestrata in ritardo — e, secondo lui, probabilmente già “ripulita” dalle tracce ematiche riconducibili alla vittima, Chiara Poggi politicamentecorretto.com.

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2. Il silenzio di Stasi resta un enigma non chiarito

L’avvocato ha anche denunciato il lungo silenzio di Alberto Stasi durante gli anni del processo, sottolineando l’assenza di qualsiasi sua indicazione riguardo a una terza persona coinvolta. Un silenzio che, secondo Taormina, resta ancora privo di spiegazioni plausibili politicamentecorretto.com.

3. Una struttura investigativa sotto accusa

Nel corso del suo intervento, l’avvocato ha evidenziato quelle che considera numerose “insufficienze investigative”: impronte papillari (come la “impronta 10” e la “33”) che ritornano al centro del dibattito ma risultano datate o contraddittorie; investigazioni incomplete e — soprattutto — la gestione discutibile del sequestro della bicicletta, ritenuta tardiva e compromessa dal punto di vista probatorio politicamentecorretto.com.

Il ruolo di Francesco Marchetto
Il maresciallo, inizialmente al comando delle indagini, non sequestrò la bicicletta presente nel magazzino della famiglia di Stasi perché ritenuta “diversa” da quella descritta dalle testimonianze (la sig.na Bermani in particolare) L’IdentitàAgenzia DireTGCOM24.

Conflitti interni e conseguenze giudiziarie
Marchetto fu allontanato dalle indagini a seguito di divergenze con i vertici — in particolare con il capitano Cassese — e successivamente condannato per falsa testimonianza e altri reati L’IdentitàAgenzia Dire.

Il maxi incidente probatorio sul DNA
La nuova fase dell’inchiesta, intorno ad Andrea Sempio, ha visto l’avvio del maxi incidente probatorio, con analisi approfondite su DNA, reperti e oggetti biologici, sotto la supervisione della gip Daniela Garlaschelli LaPresseANSA.it+1Il Tempo.


In sintesi: Taormina rilancia dubbi che agitano un caso ancora aperto

L’intervento dell’avvocato Taormina del 8 settembre 2025 ha riacceso i riflettori sulle falle investigative iniziali, puntando in particolare su:

la bicicletta di Stasi, gestita in modo discutibile dai carabinieri e forse privata di tracce vitali;

il silenzio prolungato di Stasi, non giustificato in anni di procedimento;

l’approccio parziale dell’inchiesta originaria, con omissioni e ritardi che potrebbero aver compromesso il corso della giustizia.

La vicenda, a distanza di quasi vent’anni, continua a essere al centro del dibattito pubblico e giudiziario. Alla luce delle ultime novità, il futuro di Sempio e il confronto col DNA emergono come passaggi cruciali per una possibile svolta definitiva.

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