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A Roma, ordigno esplosivo al centro sociale “La Strada” nel quartiere Garbatella. Una scritta contro Di Battista

 

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Una forte esplosione ha scosso questa notte il quartiere Garbatella, a Roma. L’ordigno, rudimentale ma potenzialmente letale, è stato fatto esplodere all’ingresso del centro sociale “La Strada”, uno degli spazi autogestiti più attivi della Capitale. Sul posto, accanto ai resti carbonizzati della porta d’ingresso, è apparsa una scritta spray: “Di Battista traditore, Roma non ti vuole”.

Non si registrano feriti, ma l’episodio ha immediatamente sollevato forti preoccupazioni tra residenti, attivisti e autorità, che parlano di “atto intimidatorio grave” e “clima pericolosamente avvelenato”.

I fatti

L’esplosione è avvenuta intorno alle 3:20 del mattino. L’ordigno, secondo i primi rilievi dei Carabinieri del nucleo artificieri, sarebbe stato costruito artigianalmente, con materiale esplosivo ad alta intensità e innesco a tempo. L’impatto ha divelto parte della serranda d’ingresso e danneggiato la vetrata del locale, che in quel momento era vuoto.

Sul muro accanto, una scritta rossa, ancora fresca, firmata con una sigla poco chiara (“NRV”? “RDX”?), indirizzata esplicitamente contro l’ex deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista.

Indagini in corso

Le forze dell’ordine, coordinate dalla Digos e dal procuratore aggiunto per i reati contro l’ordine pubblico, stanno indagando sull’origine dell’attacco. Al vaglio le immagini delle telecamere stradali e dei locali limitrofi. Secondo alcune fonti, due individui a volto coperto sarebbero stati ripresi nei pressi del centro pochi minuti prima dell’esplosione.

Al momento, non si esclude alcuna pista: dall’estremismo politico alla vendetta personale, passando per il gesto isolato di un gruppo radicalizzato.

Il possibile collegamento con Di Battista

La presenza della scritta contro Alessandro Di Battista ha attirato immediatamente l’attenzione degli investigatori. Ex volto noto del M5S, Di Battista è da tempo tornato alla ribalta politica con un nuovo movimento indipendente di ispirazione populista e anti-atlantista. Negli ultimi mesi ha partecipato a diversi eventi pubblici, anche in ambienti considerati affini alla sinistra sociale e ai movimenti di base.

Alcune sue recenti dichiarazioni, giudicate ambigue su temi come l’intervento militare in Medio Oriente, la NATO e il rapporto con l’Occidente, hanno provocato polemiche e critiche, anche all’interno della sinistra radicale romana.

Di Battista, contattato dai giornalisti questa mattina, ha così commentato:

“Condanno con fermezza ogni forma di violenza. Non so chi possa aver compiuto questo gesto, né perché il mio nome compaia in quella scritta. Ma non mi farò intimidire.”

Reazioni dal mondo politico e sociale

L’attacco è stato duramente condannato da esponenti di tutte le forze politiche.
La sindaca di Roma, Sabrina Alfonsi, ha dichiarato:

“Un gesto vile che colpisce un luogo di partecipazione e aggregazione. Roma non tollera il ritorno della violenza politica.”

Anche il collettivo del centro sociale “La Strada” ha emesso una nota:

“Siamo sotto attacco, ma non abbiamo paura. Questo gesto ci dice che stiamo dando fastidio. Ma continueremo a essere uno spazio aperto, antifascista e solidale.”

Solidarietà è arrivata anche da altre realtà della sinistra romana, tra cui Esc, Acrobax e Spin Time Labs, che annunciano una manifestazione pubblica nei prossimi giorni.

Un segnale da non sottovalutare

L’attentato alla Garbatella arriva in un momento di crescente tensione politica e sociale, sia a livello nazionale che internazionale. Il ritorno di sigle estremiste, la radicalizzazione online e l’aumento degli episodi violenti legati alla polarizzazione ideologica sono segnali che preoccupano gli analisti della sicurezza.

Se confermato il movente politico, si tratterebbe del primo attentato contro un centro sociale romano da oltre un decennio, e potrebbe rappresentare un’escalation pericolosa.

Intanto, a Roma, torna la paura che certi fantasmi del passato non siano mai stati del tutto sepolti.

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