Advertisement

Dalla Turchia parte una nuova flottiglia per Gaza: 40 barche salpano da Arsuz dirette alla Striscia di Gaza

Arsuz (Turchia), 2 ottobre 2025 – Al crepuscolo del Mediterraneo orientale, dal porto di Arsuz, nella provincia di Hatay, un convoglio di circa quaranta imbarcazioni civili ha fatto vela verso la Striscia di Gaza, in un’operazione che gli organizzatori definiscono come “fase due” della missione umanitaria Global Sumud. Una mossa carica di simboli e di tensioni in un panorama geopolitico già teso.

Advertisement

L’annuncio ufficiale della partenza è stato diffuso attraverso canali mediatici turchi e dai social network del movimento pro-Gaza: le navi – con bandiere turche e palestinesi – si sono mosse nelle prime ore del giorno, spinte dal desiderio di affiancare il convoglio originario che era già stato oggetto di interventi navali israeliani. Il Tempo+3Sky TG24+3L’Espresso+3


Un convoglio con più volti

Secondo quanto ricostruito da fonti turche, le imbarcazioni che lasciano Arsuz non sono parte della flottiglia originaria, ma operano in “supporto”: il loro obiettivo è unire le forze con la missione Global Sumud, oggi in mare da settimane, per tentare di forzare il blocco navale imposto da Israele sulla Striscia di Gaza. ANSA.it+3L’Espresso+3Il Tempo+3

Il convoglio originario aveva già affrontato un’intercettazione: circa 40 delle 47 barche in navigazione erano state fermate dalle forze israeliane, che hanno dichiarato di averle dirottate verso il porto di Ashdod. Financial Times+3Sky TG24+3euronews+3 In risposta, questa “flotta di rinforzo” è partita per dare sostegno politico e logistico, con l’intento dichiarato di rilanciare la pressione sul blocco marittimo.

Tra le imbarcazioni, si segnalano sia barche di dimensioni modeste che unità più capienti, in grado di ospitare volontari, forniture mediche e generi di prima necessità. Alcune fonti parlano anche della presenza di parlamentari stranieri e di figure pubbliche impegnate nel movimento per i diritti palestinesi, benché non siano state rese note liste ufficiali dei partecipanti. Le Monde.fr+4L’Espresso+4Il Tempo+4

Dal lato turco, Ankara ha comunicato che 11 attivisti – di cui 3 cittadini turchi – sono stati evacuati da alcuni punti del convoglio originario su richiesta di assistenza. Le forze navali turche affermano di essere pronte ad agire in coordinamento con partner internazionali qualora si rendesse necessario. ANSA.it


Il quadro strategico e i rischi

La nuova flottiglia arriva in un momento cruciale: il convoglio Global Sumud ha già oltrepassato la soglia delle 150 miglia nautiche dalla costa di Gaza — una distanza considerata, dagli attivisti, come la “zona rossa”, in cui è più concreto il rischio di interventi israeliani. Sky TG24+4euronews+4ANSA.it+4 È proprio in questo margine che alcune imbarcazioni del convoglio originario hanno denunciato “manovre intimidatorie” da parte di navi non identificate. euronews

Israele, da parte sua, ha avvertito che qualunque tentativo di avvicinamento alle acque territoriali della Striscia verrebbe considerato una violazione, con possibili azioni di interdizione navale o interceptazione. Le autorità israeliane intendono applicare la legislazione sul blocco marittimo, ritenendo giustificata la normativa militare in un contesto di conflitto attivo. Financial Times+3Financial Times+3Le Monde.fr+3

Per gli organizzatori, invece, il blocco è da considerare “illegittimo” in quanto impedisce l’accesso permanente agli aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza. L’obiettivo della nuova flottiglia — almeno sul piano dichiarato — è quello di esercitare una pressione simbolica e politica, oltre a rinforzare la missione sul mare con nuovi mezzi e nuovi equipaggi.

Il rischio sul versante tecnico non è secondario: il convoglio originario ha già dovuto affrontare guasti meccanici, ritardi legati alle condizioni meteo e attacchi con droni in acque tunisine. Wall Street Journal+5El País+5euronews+5 Le imbarcazioni più piccole sono particolarmente vulnerabili a condizioni di mare mosso o interruzioni nelle comunicazioni radio, tanto più che, in prossimità di Gaza, alcune barche hanno denunciato malfunzionamenti sistemici nei dispositivi di bordo. Financial Times+3euronews+3Sky TG24+3

Una componente ulteriore di tensione è rappresentata dalla diplomazia: diversi governi europei hanno espresso cautela riguardo al coinvolgimento dei loro cittadini, sollevando il tema della protezione consolare e del rischio che attivisti vengano arrestati o espulsi. In Italia, ad esempio, sono stati riportati arresti temporanei di cittadini italiani presenti nel convoglio originario. Financial Times+3Sky TG24+3Reuters+3 Il governo di Roma ha convocato un’unità di crisi per seguire da vicino l’evoluzione della situazione.


Reazioni e implicazioni diplomatiche

La novità della partenza da Arsuz ha sollevato reazioni su molti fronti. In Turchia, il movimento filopalesinese ha esultato: si tratta di una manifestazione di sostegno che Ankara – pur mantenendo una posizione diplomatica complessa con Israele – può interpretare come segnale di potenza simbolica nella regione.

Da parte israeliana, fonti ufficiali hanno già definito la mossa come “provocatoria” e avvertito che la sicurezza della marina militare è preparata a intervenire contro eventuali violazioni del blocco. Israele ha inoltre avviato contatti diplomatici con diversi paesi per segnalare che la spedizione potrebbe essere considerata un atto ostile. Financial Times+2Wall Street Journal+2

A livello internazionale, la diplomazia europea appare divisa. Alcuni paesi sostengono il diritto umanitario a favore dell’apertura dei corridoi di aiuto verso Gaza; altri richiamano alla prudenza, sottolineando che l’approccio via mare rischia di degenerare in uno scontro militare. La questione del diritto internazionale marittimo è oggi al centro di un nuovo dibattito: può uno Stato bloccare l’accesso navale a un territorio sotto conflitto se vi sono esigenze umanitarie documentate?

Anche le Nazioni Unite e associazioni internazionali hanno seguito con attenzione l’evolversi della missione. Alcuni rapporti richiamano il principio del “diritto all’accesso umanitario” e chiedono che ogni azione militare contro i volontari sia strettamente conforme al diritto internazionale. Tuttavia, la natura non governativa della flottiglia — composta da organizzazioni civili — pone dubbi operativi su come attuare queste garanzie.


Verso il confronto – e oltre

Mentre le 40 imbarcazioni turche si allontanano dalle coste, il Mediterraneo diventa lo scenario di un confronto carico di simboli e potenzialità militari. Se la nuova flottiglia riuscirà a unirsi al convoglio Global Sumud e a mantenere la propria traiettoria verso Gaza, lo scontro navale con Israele rischia di diventare inevitabile.

Ma al di là del confronto fisico, la posta in gioco è politica e morale: dimostrare che la solidarietà internazionale può inserirsi anche nel teatro marittimo; mettere in discussione la legittimità del blocco; far parlare il mondo del dramma quotidiano a Gaza. Il fatto che la partenza sia avvenuta da Arsuz, città costiera del sud della Turchia, aggiunge un ulteriore elemento visivo a una narrativa di resistenza e sostegno.

Nei giorni a venire, la comunità internazionale osserverà con attenzione la rotta della flottiglia e la reazione israeliana. Sarà un test di resistenza — per le barche, gli equipaggi e per la capacità delle organizzazioni civili di sostenere un’azione marittima sotto minaccia militare. L’esito di questa crociera potrebbe segnare un punto di svolta nella disputa sul mare del Mediterraneo orientale e nella lunga agonia della Striscia di Gaza.


Nota metodologica: questo articolo è redatto sulla base delle informazioni disponibili fino ad oggi da fonti giornalistiche e agenzie internazionali, incluse segnalazioni su social media e comunicati ufficiali. In casi di rapido sviluppo — come operazioni navali o interventi militari — i dati possono evolversi o essere smentiti dalle fonti ufficiali o aggiornamenti successivi.

Articoli recenti sulla flottiglia per Gaza
Israeli navy intercepts Gaza aid flotilla

Financial Times

oggi
Israeli forces intercept several Gaza flotilla boats

Le Monde.fr

oggi
Gaza-Bound Flotilla Activists Will Be Deported, Israel Says

Wall Street Journal

oggi

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteLa Corea del Nord lancia un ultimatum di 24 ore a Israele per la detenzione di Greta Thunberg
Articolo successivoMassafra. Conferimento incarichi ad Assessore e Consiglieri Comunali

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui