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Scioperi pro-Pal, Sforzini (Rinascimento e Team Vannacci): “Non è dissenso, è complicità con l’odio. Chi sabota l’Italia dall’interno deve essere fermato”

 

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Castello di Castellar Ponzano, 2 ottobre 2025 – «Quelli annunciati per domani non sono scioperi: sono prove generali di destabilizzazione interna. Chi inneggia alla Palestina “resistente” mentre Israele piange le sue vittime, chi trasforma le piazze italiane in megafoni di Hamas e dell’odio antioccidentale, non sta esercitando un diritto: sta attaccando le fondamenta stesse della nostra civiltà».

 

Così Luca Sforzini, esperto d’arte, proprietario del Castello di Castellar Ponzano, fondatore del movimento culturale Rinascimento e ispiratore dei primi Team Vannacci di Pavia e Alessandria, interviene con forza alla vigilia delle mobilitazioni filopalestinesi annunciate in molte città italiane.

«Non si tratta più di opinioni o di dissenso legittimo – afferma Sforzini – ma di un disegno politico preciso, che sfrutta le libertà garantite dallo Stato democratico per minarne le basi dall’interno. Chi oggi agita le piazze non vuole la pace: vuole cancellare Israele, vuole indebolire l’Occidente, vuole imporre la cultura dell’odio teocratico contro quella della libertà. E chi pensa che tutto questo sia solo “protesta” non ha capito che la guerra culturale è già in corso».

 

Sforzini richiama nel suo intervento i principi alla base del pensiero di Rinascimento: «L’Italia è nata come civiltà di responsabilità, di pensiero libero, di identità forte e consapevole. Chi rifiuta questi valori, chi inneggia al terrorismo e all’odio etnico-religioso, non sta esercitando un diritto costituzionale: sta commettendo un atto ostile verso la comunità che lo ospita».

 

Da qui una serie di proposte politiche concrete:

 

–        Stop agli scioperi geopolitici: ogni manifestazione sindacale o associativa deve riguardare questioni di lavoro e diritti civili interni, non conflitti stranieri.

–        Espulsione immediata per cittadini stranieri che partecipano a cortei di incitamento all’odio o di sostegno a organizzazioni terroristiche.

–        Codice di responsabilità civica: le associazioni che organizzano o finanziano iniziative antioccidentali perdano automaticamente ogni beneficio fiscale o contributo pubblico.

–        Osservatorio nazionale contro l’odio ideologico sotto l’egida della Presidenza della Repubblica, per monitorare propaganda antioccidentale in scuole, università, luoghi di culto e sindacati.

 

«L’Italia deve smettere di essere ingenua – conclude Sforzini –. Non possiamo permettere che la nostra libertà diventi l’arma di chi vuole distruggerla. Non possiamo finanziare con soldi pubblici chi sogna l’eliminazione di Israele e il tramonto dell’Occidente. Non possiamo tollerare che i figli di questa Repubblica vengano educati all’odio mentre chiamano “pace” ciò che è barbarie. Chi sceglie di vivere in Italia deve rispettare i suoi valori, le sue leggi e la sua civiltà. Chi non lo fa, deve esserne escluso.»

 

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