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Venerdì 24 ottobre 2025 – ore 20.30

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MILANO, TEATRO DELLA QUATTORDICESIMA

 

SOLISTI DELL’ACCADEMIA DI PERFEZIONAMENTO PER CANTANTI LIRICI DEL TEATRO ALLA SCALA

 

ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA

 

Pietro Mianiti, direttore

 

FRANZ SCHUBERT

Sinfonia n. 3 in re maggiore D200

 

GIUSEPPE VERDI

 

NABUCCO

Sinfonia

 

da LA TRAVIATA

Addio del passato

María Martín Campos, soprano

 

da FALSTAFF

È sogno… o realtà

Wonjun Jo, baritono

 

da LA FORZA DEL DESTINO

Sinfonia

Pace, pace, mio Dio

Laura Lolita Perešivana, soprano

 

da IL TROVATORE

Ah sì, ben mio… Di quella pira

Haiyang Guo, tenore

 

 

da LA TRAVIATA

Libiamo ne’ lieti calici

 

María Martín Campos, soprano

Laura Lolita Perešivana, soprano

Haiyang Guo, tenore

Wonjun Jo, baritono

 

 

FONDAZIONE ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA

 

Si deve risalire alla nascita della Scuola di Ballo, nel 1813, per trovare le prime tracce della vocazione che il Teatro alla Scala ha sempre dimostrato verso le nuove generazioni, con la volontà di tramandare il proprio inestimabile patrimonio di conoscenze, non solo la tradizione lirica e coreutica, ma anche l’abilità creativa e manageriale.

 

Dopo la creazione nel 1946 dei corsi di perfezionamento per artisti del canto e negli anni ‘70 del corso per scenografi realizzatori, l’attività formativa legata al Teatro milanese ha conosciuto uno sviluppo costante.

La progressiva diversificazione delle proposte didattiche porta nel 1991, sotto la Sovrintendenza di Carlo Fontana, alla nascita di un dipartimento interno che, nel 2001, assume una veste autonoma dal Teatro, come Fondazione.

 

Oggi l’Accademia Teatro alla Scala, presieduta da Victor Massiah e diretta da Luisa Vinci, conta oltre trenta corsi distribuiti in quattro dipartimenti – Musica, Danza, Palcoscenico, Management – che coprono tutte le professioni dello spettacolo dal vivo. L’offerta didattica si articola in corsi propedeutici, corsi di formazione, di alto perfezionamento, corsi di diploma accademico di I e II livello afferenti all’AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica), che rilasciano titoli equipollenti a quelli universitari, nonché Master di I livello, workshop e stage estivi.

Il corpo docente, di indiscussa caratura, è costituito dagli artisti e dai professionisti del Teatro alla Scala a cui si affiancano i maggiori esperti del settore, che condividono la capacità di tradurre quotidianamente in insegnamenti le proprie conoscenze, frutto di carriere di successo.

 

L’approccio didattico sposa la filosofia del learning by doing grazie a quotidiane esperienze sul campo, in Italia e all’estero, fra concerti, titoli d’opera e di balletto, attività espositive ed originali progetti artistici.

Particolarmente stretto il legame con il Teatro alla Scala, che offre molte occasioni per mettersi alla prova durante il periodo di studi: in primis il “Progetto Accademia”, un titolo del repertorio d’opera interamente affidato alle forze della Scuola ed inserito nella stagione, quindi concerti lirico-sinfonici per Accademia di canto e orchestra, titoli operistici e concerti pensati per il pubblico più giovane (“Grandi Spettacoli per Piccoli”), concerti da camera al Ridotto dei Palchi, spettacoli per la Scuola di Ballo, senza contare le molteplici opportunità riservate a cantanti, orchestra, coro di voci bianche ballerine e ballerini di essere inseriti all’interno delle produzioni in cartellone.

 

Numerosi eventi realizzati in oltre venti paesi europei ed extraeuropei – fra cui Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Grecia, India, Norvegia, Olanda, Oman, Russia, Serbia, Spagna, Sri Lanka, Stati Uniti, Svizzera – testimoniano l’intensità dell’attività artistica.

 

I Soci fondatori, oltre al Teatro alla Scala, sono Regione Lombardia, Comune di Milano, Camera di Commercio Milano MonzaBrianza Lodi, Fondazione Berti Onlus, Fondazione Bracco, Fondazione Milano per la Scala, Intesa Sanpaolo e Techbau. A questi si aggiunge un rilevante gruppo di sostenitori, fra fondazioni, associazioni, aziende e privati, che permettono all’istituzione scaligera di erogare borse di studio e favorire diverse formule volte ad agevolare la frequenza degli studi.

 

Innumerevoli i grandi artisti che qui si sono formati: Roberto Bolle, Massimo Murru, Nicoletta Manni, Virna Toppi, Martina Arduino, Alice Mariani, Angelo Greco, Jacopo Tissi, Fabio Capitanucci, Giuseppe Filianoti, Carmen Giannattasio, Chiara Isotton, Anja Kampe, Nino Machaidze, Anita Rachvelishvili, Fatma Said, Nino Surguladze, Aya Wakizono, Pretty Yende, solo per ricordarne alcuni. Senza contare tutti coloro che operano dietro le quinte dei teatri più prestigiosi del mondo.

 

ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA

Il progetto formativo dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala accompagna giovani musicisti alla futura carriera professionale offrendo loro, nell’arco di un biennio a frequenza gratuita, una preparazione completa sul repertorio sinfonico, operistico e di balletto. Il programma didattico prevede esercitazioni orchestrali (Pietro Mianiti, docente principale) e di ensemble (Marco Angius, docente principale), lezioni individuali di strumento, musica da camera e prove a sezioni tenute dalle Prime Parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala. A ciò si affianca un’intensa attività artistica, in Italia e all’estero, sotto la guida di alcuni fra i più autorevoli e rinomati direttori d’orchestra del mondo, spesso in collaborazione con gli altri complessi artistici della Scuola scaligera, dai solisti dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici al Coro, dagli allievi della Scuola di Ballo a quelli del Coro di voci bianche.

L’orchestra si esibisce in primis al Teatro alla Scala, che non solo la ospita annualmente per il “Progetto Accademia”, un’opera inserita nella stagione, ma la chiama anche per alcune produzioni del Corpo di Ballo e per numerosi concerti. Inoltre, a coronamento del percorso didattico, gli allievi hanno a turno l’opportunità di essere inseriti nell’Orchestra del Teatro scaligero nelle produzioni in cartellone.

 

Questi i titoli d’opera e balletto che hanno visto la presenza dell’Orchestra dell’Accademia in Scala, fra il 2007 e il 2024: Così fan tutte, Le nozze di Figaro, L’occasione fa il ladro, L’italiana in Algeri, Don Pasquale, La scala di seta, Il barbiere di Siviglia, Die Zauberflöte, Hänsel und Gretel, Alì Baba e i quaranta ladroni, Gianni Schicchi, Prima la musica e poi le parole, Rigoletto, Il matrimonio segreto, Il cappello di paglia di Firenze, Sogno di una notte di mezza estate, Giselle, Onegin, Histoire de Manon, Il lago dei Cigni. Inoltre, nel 2018 l’Orchestra ha accompagnato alla Scala la Compagnia di Ballo del Bol’šoj ne La Bayadère e nel 2019 la compagnia del Tokyo Ballet.

Nell’ambito del progetto “Grandi Spettacoli per Piccoli”, che fra il 2014 e il 2022 ha proposto note opere del repertorio in versione ridotta per avvicinare bambini e ragazzi in età scolare al teatro musicale, gli allievi hanno accompagnato i solisti dell’Accademia di canto ne La Cenerentola per i bambini, Il ratto dal serraglio per i bambini, Il barbiere di Siviglia per i bambini, Il flauto magico per i bambini, L’elisir d’amore per i bambini.

Nella stagione 2022/’23 il Teatro alla Scala ha affidato agli allievi una nuova opera per bambini, Il Piccolo Principe, dal celebre racconto di Saint-Exupery, commissionata a Pierangelo Valtinoni su libretto di Paolo Madron.

Nel 2025 hanno affrontato una prima assoluta, Anna A., opera commissionata dal Teatro alla Scala a Silvia Colasanti, ispirata alla vita e all’opera di Anna Achmatova, su libretto di Paolo Nori.

 

Fra gli impegni più recenti dell’Orchestra si segnalano nel 2021 il concerto tenuto in occasione del National Day dell’Italia ad ExpoDubai2020 e, nel 2022 il concerto con cui al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono stati celebrati i 50 anni della Fondazione Bonino-Pulejo e i 70 anni della Gazzetta del Sud. Quindi, nel 2023, insieme ai solisti, artisti del coro e ballerini dell’Accademia, l’Orchestra ha eseguito alla Royal Opera House di Muscat, in Oman, Le nozze di Figaro nel celebre allestimento di Giorgio Strehler, ripreso da Marina Bianchi, oltre a La fille mal gardée in una nuova coreografia firmata da Frédéric Olivieri al Teatro alla Scala e a una tournée che ha toccato il Vittoriale degli Italiani, il Festival di Nervi e il Festival di Ravello, sotto la direzione di Fabio Luisi. Nel 2024 si ricorda la tournée diretta da Marco Armiliato con la partecipazione dei solisti Lisette Oropesa e Benjamin Bernheim al Théatre de Champs-Elysés di Parigi, al Festspielhaus di Baden Baden e al Teatro alla Scala.

Nel 2025 spiccano la partecipazione alla 51ª edizione del Festival della Valle D’Itria come orchestra residente, e l’impegno in due produzioni d’opera e di balletto al Piermarini, La Cenerentola di Rossini (Progetto Accademia) diretta da Gianluca Capuano e il Trittico Lander / Kylián/ Béjart con il Corpo di Ballo del Teatro, sotto la direzione di Simon Hewett.

 

Numerosi i teatri, le società concertistiche e i festival di rilievo internazionale ove si è esibita l’Orchestra dell’Accademia: si citano il Teatro Bol’šoj di Mosca, Philarmonia di San Pietroburgo, Royal Opera House di Muscat, Harris Theatre di Chicago, Strathmore Hall di Washington, il Peter Norton Symphony Space di New York, il Clarice Smith Performing Arts Center dell’Università del Maryland, il Richardson Auditorium dell’Università di Princeton, La Fenice di Venezia, Teatro Massimo di Palermo, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Bellini di Catania, Teatro Luigi Pirandello di Agrigento, Auditorium Rai di Torino, Ravello Festival, Ravenna Festival, Festival della Valle D’Itria,  Kissinger Sommer Festival e Wolfegger Festspiele.

 

Alla direzione si sono avvicendati artisti come Roberto Abbado, Marc Albrecht, Giovanni Antonini, John Axelrod, Roland Böer, Alessandro Bonato, Paolo Carignani, David Coleman, Ottavio Dantone, Óliver Diaz, Placido Domingo, Gustavo Dudamel, Christoph Eschenbach, Diego Fasolis, Vladimir Ivanovič Fedoseev, Iván Fischer, Ádám Fischer, Lawrence Foster, Sascha Goetzel, Giuseppe Grazioli, Marco Guidarini, Theodor Guschlbauer, Michael Halász, Manfred Honeck, Fabio Luisi, Susanna Mälkki, Michele Mariotti, Zubin Mehta, Pietro Mianiti, Gianandrea Noseda, Daniel Oren, Evelino Pidò, Sesto Quatrini, Stefano Ranzani, Donato Renzetti, Daniele Rustioni, Mikhail Tatarnikov, Yuri Temirkanov, Lorenzo Viotti, Massimo Zanetti e hanno collaborato solisti del calibro di Simonide Braconi, Francesco De Angelis, David Fray, Herbie Hancock, Olga Kern, Lang Lang, Andrea Lucchesini, Francesco Manara, Fabrizio Meloni, Miriam Prandi, Alessandro Taverna, Simon Trpčeski, Alexei Volodin, Giovanni Andrea Zanon.

 

 

ACCADEMIA DI PERFEZIONAMENTO PER CANTANTI LIRICI DEL TEATRO ALLA SCALA

L’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala vanta una storia longeva e prestigiosa. È del 1946, infatti, la creazione di una “Scuola di perfezionamento per giovani artisti lirici” per volontà dell’allora sovrintendente Antonio Ghiringhelli e di Arturo Toscanini, dal 1953 meglio nota come Scuola dei Cadetti della Scala. Una Scuola che ha forgiato grandi voci – bastino i nomi di Luis Alva e di Paolo Montarsolo – tornata a nuova vita nel 1997 come Accademia di perfezionamento per cantanti lirici grazie a Carlo Fontana e a Riccardo Muti, che ne affidano la direzione a Leyla Gencer. Dalla scomparsa del grande soprano, nell’albo d’oro dei direttori figurano i nomi di Mirella Freni e di Renato Bruson.

Oggi è Luciana D’Intino a tenere le redini, affiancata da artisti e maestri di indiscussa caratura che condividono l’obiettivo di accompagnare alla carriera professionale giovani cantanti dotati di una solida base musicale nell’arco di un rigoroso percorso biennale.

 

Il programma è particolarmente intenso poiché allo studio quotidiano s’intreccia la frequente partecipazione dei solisti alle produzioni del Teatro alla Scala, in piccoli ruoli, oltre a un titolo che dal 2000 viene loro affidato in toto e inserito nella stagione, il Progetto Accademia, che vede anche la presenza dell’Orchestra della Scuola scaligera.

Nell’arco di due anni, gli allievi hanno dunque la possibilità di confrontarsi costantemente su uno dei palcoscenici più importanti del mondo con interpreti, direttori d’orchestra e registi di fama, sia in nuove produzioni sia in allestimenti storici. Tale presenza nel cartellone scaligero, a cui si affianca una significativa attività artistica in Italia e all’estero, rende questo percorso unico al mondo, perché se è vero che, in aula, lo studio dei ruoli e l’approfondimento del repertorio rappresentano un momento fondamentale per lo sviluppo della tecnica, la prassi esecutiva sul palcoscenico è sostanziale non solo per affinare le capacità interpretative, ma anche per vivere reali esperienze professionali.

La frequenza è gratuita e ciascun allievo beneficia di una borsa di studio mensile, grazie al contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, funders privati e club dí servizio.

 

Per il biennio 2025-27, accanto a Luciana D’Intino, a cui sono in capo le lezioni di tecnica vocale e interpretativa, sono presenti per lo studio dei ruoli rinomati maestri collaboratori, fra cui Vincenzo Scalera, James Vaughan, Umberto Finazzi e Michele D’Elia, mentre l’arte scenica è affidata a Marina Bianchi.

Inoltre, sono previste masterclass di Barbara Frittoli e Gregory Kunde. Nomi che vanno ad aggiungersi a quelli che nel corso delle varie edizioni hanno arricchito la preparazione degli allievi, come Luis Alva, Marcelo Álvarez, Teresa Berganza, Enzo Dara, Juan Diego Flórez, Christa Ludwig, Eva Mei, Giorgio Merighi, Leo Nucci, Ruggero Raimondi, Renata Scotto, Luciana Serra, Pietro Spagnoli e Shirley Verrett.

 

Fra i registi che hanno firmato nuove produzioni al Teatro alla Scala, nell’ambito del Progetto Accademia, si segnalano: Antonio Albanese (Le convenienze ed inconvenienze teatrali), Woody Allen (Gianni Schicchi), Grischa Asagaroff (Prima la musica, poi le parole), Sven-Eric Bechtolf (Hänsel und Gretel), Irina Brook (Il matrimonio segreto), Liliana Cavani (Alì Baba e i 40 ladroni), Guido De Monticelli (Ugo, conte di Parigi), Damiano Michieletto (La scala di seta), Leo Muscato (Il barbiere di Siviglia), Franco Ripa di Meana (Ascanio in Alba), Peter Stein (Die Zauberflöte). Senza contare gli allestimenti storici, creati dai più grandi nomi della regia lirica: Jean-Pierre Ponnelle (Il barbiere di Siviglia; L’Italiana in Algeri; L’occasione fa il ladro), Franco Zeffirelli (La bohème), Giorgio Strehler (Le nozze di Figaro), Michael Hampe (Così fan tutte), Jonathan Miller (Don Pasquale), Pier Luigi Pizzi (Un giorno di regno), Pier’Alli (Oberto, conte di San Bonifacio), Gilbert Deflo (Rigoletto).

Nel 2024 si sono distinti ne Il cappello di paglia di Firenze di Nino Rota nella nuova produzione diretta da Donato Renzetti e firmata da Mario Acampa. Nel 2025 hanno brillantemente superato la prova de La Cenerentola di Rossini nello storico allestimento di Jean-Pierre Ponnelle, diretti da Gianluca Capuano.

 

Si ricordano anche, fra le produzioni realizzate in altri teatri, Nina, o sia la pazza per amore e Così fan tutte al Teatro Strehler di Milano, Parisina e Chiara e Serafina al Teatro Donizetti di Bergamo, Un giorno di regno e Cenerentola al Teatro Filarmonico di Verona, Falstaff al Teatro Verdi di Busseto, Il barbiere di Siviglia al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Teatro Comunale di Modena, Falstaff e Le nozze di Figaro alla Royal Opera House di Muscat (Oman), Così fan tutte al Teatro Carlo Felice di Genova.

 

Inoltre, nella stagione 2014-2015 il Teatro alla Scala ha inaugurato con la Cenerentola per bambini (per la direzione di Maxime Pascal e la regia di Ulrich Peter) tratta dall’opera di Rossini, “Grandi Spettacoli per Piccoli”, iniziativa destinata ad avvicinare il pubblico più giovane all’opera lirica attraverso la messa in scena di noti titoli del repertorio, affidati all’Orchestra e alle voci dei solisti dell’Accademia, in versioni appositamente riviste e pensate per bambini in età scolare. Sono seguiti Il flauto magico diretto da Min Chung e Paolo Spadaro, per la regia di Ulrich Peter, Il ratto dal serraglio firmato da Johannes Schmid per la direzione di Michele Gamba, Il barbiere di Siviglia e L’elisir d’amore, entrambi diretti da Pietro Mianiti in allestimenti con la regia di Grischa Asagaroff.

Nella stagione 2022-2023, insieme al Coro di Voci Bianche e sempre con l’Orchestra dell’Accademia, gli allievi sono stati coinvolti in una nuova produzione, un’opera per i bambini appositamente commissionata dal Teatro alla Scala, Il piccolo principe con musiche di Pierangelo Valtinoni su libretto di Paolo Madron dall’omonimo racconto di Antoine de Saint-Exupéry, con la direzione di Vitali Alekseenok e la regia di Polly Graham.

Nelle stagioni 2023-2024 e 2024-2025, oltre alle riprese de Il piccolo principe, i solisti sono stati interpreti con il Coro di Voci Bianche e l’Orchestra dell’Accademia de Il piccolo spazzacamino di Benjamin Britten nell’allestimento di Lorenza Cantini.

Nel 2025 affrontano un nuovo titolo, Anna A., ispirato alla vita e all’opera di Anna Achmatova, composto da Silvia Colasanti su libretto di Paolo Nori.

 

Piace infine ricordare alcuni dei direttori d’orchestra con cui gli allievi hanno avuto l’opportunità di collaborare sia per il repertorio operistico sia per quello lirico-sinfonico: Roberto Abbado, Marc Albrecht, Giovanni Antonini, Ottavio Dantone, Ádám Fischer, Fabio Luisi, Nicola Luisotti, Daniel Oren, Donato Renzetti, Christophe Rousset, Daniele Rustioni.

 

PIETRO MIANITI

Ha studiato viola, composizione e direzione d’orchestra e dopo un’intensa attività di strumentista come Prima viola di importanti orchestre liriche e sinfoniche italiane, ha debuttato come direttore d’orchestra nel 1998 nell’opera, in prima mondiale assoluta, Il Filo di Michele Dall’Ongaro per la regia di Daniele Abbado presso il Teatro Rendano di Cosenza. Ha fondato l’Italian Piano Quartet, con il quale si è esibito al Festival dei due Mondi di Spoleto, al Lygon Arts Festival di Melbourne, alla Carnegie Hall di New York, alla Kleine Musikhalle di Amburgo, alla Filarmonica di San Pietroburgo e alla Dixon Gallery di Memphis. Dal 1999 al 2003 ha ricoperto, su invito di Luis Alva, il ruolo di direttore musicale dell’Associazione Prolirica del Perù, per la quale ha diretto Turandot, Tosca, Falstaff, Il barbiere di Siviglia, Aida, Rigoletto, la Messa di Gloria di Puccini, la Messa da Requiem di Verdi e la Nona Sinfonia di Beethoven al Teatro dell’Opera di Lima. Nel 2004 è stato consulente artistico del Teatro Massimo di Palermo, dove, nella stessa stagione, ha diretto Carmen. Nello stesso anno inizia la collaborazione con i teatri del Circuito regionale lombardo, dirigendo al Teatro Sociale di Como, al Teatro Fraschini di Pavia, al Teatro Grande di Brescia, al Teatro Donizetti di Bergamo e al Teatro Ponchielli di Cremona le opere L’elisir d’amore (2004), I Capuleti e i Montecchi (2005), Madama Butterfly (2007), Turandot (2008), La traviata (2010). Ha debuttato al Teatro di San Carlo di Napoli nel 2009 in una nuova creazione di Amedeo Amodio; per lo stesso Teatro ha diretto l’anno dopo il concerto di Ute Lemper e, presso il Teatro Greco di Pompei, Tosca. Direttore dei Solisti Italiani nei concerti Euroradio al Quirinale, dal 2005 al 2011 è stato direttore musicale dell’Orchestra dell’Università di Roma Tre. Ospite di numerose stagioni sinfoniche italiane, ha diretto l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino nel Concerto di inaugurazione delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia al Teatro Carignano di Torino, l’Orchestra della Svizzera Italiana in numerosi concerti sinfonici e nella Traviata del 2012, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali, la Borusan Philharmonic Orchestra di Istanbul, i Virtuosi Italiani all’Arena di Verona per la prima edizione dell’Oscar della lirica. Nel 2008 inizia la sua collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala, insegnando Esercitazioni orchestrali e Musica da camera nell’ambito del Corso di perfezionamento per professori d’orchestra. Con l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala ha sostenuto numerose tournée (Emirati Arabi, Russia e Austria) e concerti con programmi sinfonici e opere, come Il barbiere di Siviglia allestito a Kaliningrad (Russia) nel settembre 2013 con la regia di Damiano Michieletto, svolgendo inoltre il ruolo di direttore assistente per direttori come Yuri Temirkanov e Fabio Luisi.

Nel 2013 ha diretto Mefistofele al Teatro Regio di Parma e nel 2014 Il matrimonio segreto all’Opernhaus di Zurigo. Nel 2015 gli viene affidata la direzione musicale di Falstaff presso la Royal Opera House di Muscat (Oman) con i complessi dell’Accademia Teatro alla Scala, nella produzione del Teatro Regio di Parma diretta da Stephen Medcalf; nello stesso anno è sul podio dell’Orchestra del Teatro alla Scala per L’elisir d’amore. Fra il 2015 e il 2022 dirige ancora i giovani dell’Accademia scaligera nella Cenerentola per i bambini, nell’ambito del progetto “Grandi Spettacoli per Piccoli”. Nella stagione 2017-2018, oltre a Il barbiere di Siviglia per i bambini e L’elisir d’amore per i bambini (con recite anche nel 2019) nella sala del Piermarini, ha diretto nuovamente l’orchestra dell’Accademia a Singen in Germania.

Nella primavera del 2019 è all’Opera di Angers-Nantes per Un ballo in maschera di Verdi.

Nel 2022 dirige Carmen al Teatro Nazionale di Tirana e nel 2023 torna all’Angers-Nantes Opéra salendo sul podio dell’Orchestre National des Pays de la Loire per Luisa Miller, in una coproduzione del Theater Erfurt, dell’Opéra di Rennes e dell’Opéra di Dijon. Nello stesso anno, oltre alla Messa da Requiem di Verdi al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, dirige Robin Hood, opera composta da Michele Dall’Ongaro su libretto di Vincenzo De Vivo, in scena al Teatro Petruzzelli di Bari per la regia di Marcel Sijm, titolo che viene proposto nel 2025 alla Royal Opera House di Muscat in Oman. Nel 2024 si ricorda anche la Turandot diretta al Teatro Goldoni di Livorno nell’allestimento firmato da Daniele Abbado.

È attualmente titolare della cattedra di viola presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano.

 

MARÍA MARTÍN CAMPOS, soprano

Nata a Irún (Spagna), dal 2022 studia canto presso la Fundación Areces della Scuola di Musica Reina Sofía “Alfredo Kraus”, prima con Susan Bullock CBE, quindi con Juliane Banse. Ha ottenuto borse di studio dalla Fondazione Altamira-Lar e dalla Fondazione Albéniz. Ha studiato canto a Musikene, al Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, in Italia, e al Conservatorio di Musica Professionale “Francisco Escudero” di San Sebastián con Maite Arruabarrena, Javier Pérez de Azpeitia, Maciej Pikulski, Adriana Cicogna e Raffaele Cortesi, per citarne solo alcuni. Ha inoltre frequentato masterclass di Ana Luisa Chova, Celia Alcedo, Ainhoa ​​Garmendia, David Mason, Paul Smith e Anne Sofie Von Otter. Attualmente insegna presso il Coro Easo di San Sebastián. Le è stato assegnato il Premio del Pubblico all’8° Concorso Internazionale di Canto Medinaceli, il primo premio nella sua specialità al 9° e 11° Concorso Euskadi per Giovani Artisti e il secondo premio al Concorso Intercentros Melómano 2017. Tra le sue interpretazioni, ha ricoperto il ruolo di Zerlina nel Don Giovanni di Mozart all’Auditorio Kursaal, sotto la direzione di Iker Sánchez. È stata anche solista nella Quarta Sinfonia di Mahler e nel Magnificat di Rutter con l’EGO Orchestra per la direzione di Juan José Ocón. Come studentessa della Scuola, si è esibita nella rassegna di Musica da Camera delle Città Patrimonio dell’Umanità della Spagna (Úbeda) e nella serie di concerti dei Solisti del 21° secolo.

Nel luglio 2023 viene ammessa all’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala. Debutta sul palcoscenico del Piermarini nel 2024 ne Il piccolo spazzacamino di Britten, diretto da Bruno Casoni per la regia di Lorenza Cantini, nel ruolo di Rosa. Veste quindi i panni di Elena nella nuova produzione de Il cappello di paglia di Firenze di Nino Rota, in scena alla Scala nel settembre 2024. Oltre ad aver svolto una significativa attività concertistica, è stata anche cover di Nannetta nella riproposta dello storico allestimento di Giorgio Strehler di Falstaff andato in scena alla Scala fra gennaio e febbraio del 2025. Nello stesso anno, torna sul palcoscenico del Piermarini fra marzo e aprile ne L’opera seria di Florian Leopold Gassmann diretta da Christophe Rousset per la regia di Laurent Pelly, sia nel ruolo della Ballerina sia nel Coro di ballerini. A settembre è Clorinda ne La Cenerentola di Rossini, titolo 2025 del Progetto Accademia, in scena alla Scala nell’allestimento di Jean-Pierre Ponnelle diretto da Gianluca Capuano.

 

LAURA LOLITA PEREŠIVANA, soprano

Nata a Londra ma di nazionalità lettone, dopo aver conseguito la Laurea breve in canto presso la Guildhall School of Music & Drama di Londra, nel 2019, Laura ha vinto una borsa di studio per perfezionarsi alla Guildhall Opera School con Janice Chapman. Nel 2021 è stata una delle quattro finaliste selezionate per il premio musicale più prestigioso della scuola londinese, la Medaglia d’Oro, nonché la vincitrice del Musicians’ Company Award; inoltre, le è stato assegnato il secondo premio ai Kathleen Ferrier Awards e ha raggiunto le semifinali del Concorso dell’Opera di Parigi. Sempre nel 2021, ha rivestito il ruolo di Berenice ne L’occasione fa il ladro della British Youth Opera, in scena all’Opera Holland Park. Il suo repertorio include anche Laura nel Gianni Schicchi di Puccini, Margot la rouge di Delius (Nini), il ruolo del titolo in Rita di Gaetano Donizetti e Hänsel und Gretel di Humperdink (Gretel), oltre a un cammeo come un’amante ne Il tabarro di Puccini. Ex allieva dell’Accademia di Bel Canto “Georg Solti”, ha lavorato – fra gli altri – con il direttore d’orchestra Richard Bonynge e con James Vaughan, maestro collaboratore del Teatro alla Scala. Viene ammessa al Biennio di perfezionamento per cantanti lirici dell’Accademia scaligera nel 2023. Debutta sul palcoscenico del Teatro alla Scala a febbraio 2024 nel ruolo dell’Ancella di Amelia nel Simon Boccanegra diretto da Lorenzo Viotti nella nuova produzione firmata da Daniele Abbado e veste i panni di Rosa ne Il piccolo spazzacamino di Britten diretto da Bruno Casoni nell’allestimento di Lorenza Cantini, panni che indossa anche nelle riprese dello spettacolo in autunno al Teatro Lirico Giorgio Gaber. Nella stessa stagione, sempre al Piermarini, interpreta Elena nell’ambito dell’edizione 2024 del Progetto Accademia, Il cappello di paglia di Firenze, sotto la direzione di Donato Renzetti e la regia di Mario Acampa ed è nel cast di Der Rosenkavalier nel ruolo di una Modista, nell’acclamata produzione scaligera diretta da Kirill Petrenko per la regia di Harry Kupfer.

È stata inoltre la copertura di Alice Ford nel Falstaff andato in scena alla Scala nello storico allestimento di Giorgio Strehler diretto da Daniele Gatti fra gennaio e febbraio 2025.

Torna a calcare il palcoscenico del Piermarini fra settembre e dicembre in Anna A. opera in prima esecuzione assoluta commissionata dal Teatro alla Scala a Silvia Colasanti su libretto di Paolo Nori, in cui interpreta il ruolo di Anna del Passato.

 

HAIYANG GUO, tenore

Nato a Henan (Cina), Haiyang Guo si laurea in canto lirico nel 2018 presso l’Università della sua città. Si trasferisce poi in Europa dove, nei tre anni successivi, tiene diversi concerti fra l’Austria e l’Italia e consegue il Diploma accademico di II livello in canto lirico presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Nel 2022 vince il premio “Migliore giovane” al Concorso internazionale di Bellano e ottiene il secondo posto al Concorso internazionale “Piero Cappuccilli”. Nel settembre dello stesso anno, inoltre, arriva in finale al Concorso “Salice d’oro” di Vienna, mentre l’anno successivo è fra i finalisti del “Giulio Neri” di Torrita di Siena.

Nel luglio 2023 viene ammesso all’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala.

Debutta sul palcoscenico del Piermarini nel febbraio 2024, nel ruolo del Capitano dei Balestrieri nella nuova produzione di Simon Boccanegra firmata da Daniele Abbado e diretta da Lorenzo Viotti e fra febbraio ed aprile interpreta Clem e Alfredo ne Il piccolo spazzacamino di Britten, diretto da Bruno Casoni per la regia di Lorenza Cantini, spettacolo che viene proposto anche al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano fra novembre 2024 e febbraio 2025. Sempre al Piermarini fra giugno e luglio 2024 indossa i panni del Principe di Persia nella Turandot diretta da Michele Gamba nel nuovo allestimento ideato da Davide Livermore (ruolo in cui tornerà nella ripresa ad aprile 2026) e, a ottobre, è nel cast di Der Rosenkavalier nel ruolo del Haushofmeister bei der Feldmarschallin, nella fortunata produzione affidata alla direzione di Kirill Petrenko, per la regia di Harry Kupfer. Quindi fra marzo e aprile del 2025 è fra gli interpreti de L’opera seria di Florian Leopold Gassmann diretta da Christophe Rousset per la regia di Laurent Pelly. Significativa la partecipazione fra settembre e dicembre nei panni di Osip Mandel’štam in Anna A., una prima assoluta, commissionata dal Teatro alla Scala a Silvia Colasanti su libretto di Paolo Nori, ispirata alla vita e all’opera di Anna Achmatova. Oltre che per la già citata Turandot, calcherà nuovamente il palcoscenico scaligero per Nabucodonosor, fra maggio e giugno 2026, sotto la direzione di Riccardo Chailly in una nuova produzione affidata alla regia di Alessandro Talevi.

 

WONJUN JO, baritono

Wonjun Jo è un baritono della Corea del Sud. Inizia i suoi studi di canto lirico presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vecchi –Tonelli” di Modena, specializzandosi in interpretazione. Continua poi presso il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma e si perfeziona con Raina Kabaivanska, Simon Lim e Rosi Orani. Dal 2021 è vincitore di diversi premi in Concorsi Internazionali, come il Premio Speciale Miglior Giovane Talento al Concorso “Piero Cappuccilli” (2021), il Primo Premio al Concorso “Ismaele Voltolini” (2022), il Premio Speciale Verdiano al Concorso “San Colombano” (2022), il Premio del Pubblico al Concorso “Giulio Neri” (2023), il Primo Premio al Concorso “Mascagni” (2023), il Secondo Premio al Concorso “Alcamo” e il Primo Premio al Concorso “Franco Ghitti”. È inoltre finalista ai concorsi Salvatore Licitra (2021), Giuseppe Taddei (2021), BA Lirica (2022), Koliqi (2022) e Zandonai (2023).

Il suo debutto in scena risale al 2019 all’interno della produzione di Carmen presso il Gwangju Art Hall, in Corea del Sud, per cui interpreta il ruolo di Escamillo. Nel 2022 è Schaunard ne La bohème al Teatro Nazionale della città di Sofia, in Bulgaria.

Nel luglio 2023 viene ammesso all’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala. Debutta sul palcoscenico del Piermarini nell’opera che apre la stagione 2023/24, Don Carlo, sotto la direzione di Riccardo Chailly per la regia di Lluís Pasqual, nel ruolo di uno dei Deputati Fiamminghi. Torna sullo stesso palcoscenico per lo spettacolo destinato ai bambini, Il piccolo spazzacamino di Britten, diretto da Bruno Casoni nell’allestimento di Lorenza Cantini, nelle vesti di Bob e Tommaso che sarà ripreso fra novembre 2024 e febbraio 2025 al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano; quindi, è Crébillon, nonché copertura di Rambaldo, ne La rondine di Puccini diretta da Riccardo Chailly nella nuova produzione firmata da Irina Brook. Nel mese di settembre del 2024, ancora alla Scala, è nel cast de Il cappello di paglia di Firenze di Nino Rota, Progetto Accademia 2024, diretto da Donato Renzetti per la regia di Mario Acampa, in cui alterna i ruoli di Emilio e del Caporale delle guardie. È stato anche la copertura di Ford nel Falstaff diretto da Daniele Gatti nello storico allestimento di Giorgio Strehler, in scena alla Scala fra gennaio e febbraio 2025. È nuovamente al Piermarini fra settembre e dicembre nel doppio ruolo di Nikolaj Gumilëv e Michail Bulgàkov in Anna A., nuova opera che il Teatro alla Scala commissiona a Silvia Colasanti su libretto di Paolo Nori, ispirata alla vita della poetessa russa Anna Achmatova.

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