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Il generale di brigata Alan R. Gronewold, alto ufficiale della Guardia Nazionale dell’Oregon: “Il mio dovere è verso il popolo dell’Oregon, non verso la politica di Washington”

Salem, Oregon — In un contesto politico e costituzionale sempre più teso tra Stato federale e autorità statali, una voce militare ha attirato l’attenzione: quella del Brigadier General Alan R. Gronewold, nominato nel novembre 2023 come Adjutant General (TAG) della Oregon National Guard. Secondo quanto riferito da fonti della stampa locale e da comunicazioni interne all’esercito, Gronewold avrebbe dichiarato che «il mio dovere è verso il popolo dell’Oregon, non verso la politica di Washington».

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L’affermazione, dal carattere forte e simbolico, riflette una tensione latente tra il livello federale e le responsabilità militari nelle missioni interne. Il generale non ha rilasciato finora una dichiarazione ufficiale con quelle parole esatte, ma diversi giornali hanno citato passaggi simili da una lettera interna distribuita ai membri della Guardia, in cui pare abbia voluto sottolineare l’obbligo primario nei confronti dei cittadini dell’Oregon anziché di ordini politici esterni.

1. Il profilo di Gronewold e il suo percorso

Alan R. Gronewold è diventato il 32° Adjutant General dell’Oregon National Guard il 28 novembre 2023, succedendo al Maggiore Generale Michael Stencel. apps.oregon.gov+2oregon.gov+2
Nella cerimonia di investitura, il governatore Tina Kotek  che lo aveva nominato il mese precedente  ha elogiato le sue qualità, parlando di integrità, competenza e sensibilità alla cultura istituzionale. apps.oregon.gov+1

Nel suo ruolo attuale, Gronewold è responsabile delle operazioni della Guardia Nazionale in Oregon (compresi gli assetti terrestri e aerei), e del coordinamento con l’autorità statale e federale nelle missioni civili e militari. oregon.gov+1
Il suo curriculum include numerosi incarichi e missioni internazionali: ha servito in Kuwait, Germania, Afghanistan e Iraq, e ha progressivamente assunto ruoli di comando e di staff nel corso degli anni. apps.oregon.gov+2oregon.gov+2

Oltre alle missioni all’estero, la Guardia Nazionale dell’Oregon ha avuto ruoli rilevanti anche internamente, in particolare nel supporto ai soccorsi durante incendi boschivi: nel 2024, Gronewold ha guidato l’attivazione dello Stato per cooperare con la protezione antincendio a supporto dei vigili del fuoco dell’Oregon. army.mil+1

2. La tensione fra autorità federale e statale

Negli Stati Uniti, la Guardia Nazionale occupa una posizione istituzionalmente ibrida: è una forza “statale-federale”, e può operare sia sotto l’autorità del governatore dello Stato (quando attivata in modalità “statale”) sia sotto autorità federale (quando “federalizzata” e posta al comando del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti).

Quando la Guardia è federalizzata  cioè attivata sotto “Title 10”  essa opera fuori dal controllo del governatore statale e risponde agli ordini del Governo federale. In tali casi, gli ufficiali dello Stato e i comandi militari statali perdono l’autorità diretta su quelle truppe.
In una lettera interna diffusa, Gronewold avrebbe ricordato ai suoi che, in caso di commando federale, la Guardia non è più sotto l’autorità del governo dell’Oregon, bensì del comando militare statunitense. Alcuni giornali interpretano questa situazione come il contesto implicito delle sue parole: il “dovere verso il popolo dell’Oregon” si troverebbe idealmente in contrasto con ordini esterni che possano privilegiare logiche politiche rispetto a esigenze locali.

Uno dei casi recenti che ha alimentato le tensioni riguarda la decisione dell’amministrazione federale di mobilitare truppe della Guardia Nazionale per dispiegarle a Portland durante le proteste. Fonti investigative, in particolare un articolo di Ken Klippenstein, hanno ottenuto una copia della lettera di Gronewold indirizzata ai soldati, nella quale il generale riconosce la delicatezza della missione urbane e dice: «alcune persone in Oregon non capiranno, né sosterranno questa missione. Alcune potrebbero addirittura essere ostili».

3. Persistenza istituzionale e implicazioni politiche

L’asserzione “vorrei servire il popolo dell’Oregon, non la politica di Washington” riassume una posizione che è più simbolica che operativa: la Guardia Nazionale è legalmente vincolata agli ordini federali quando è in stato federalizzato. Tuttavia, nel contesto di una crisi tra le sfere federali e statali, l’affermazione assume valore politico e morale.

I sostenitori della linea di Gronewold vedono in tale discorso una riaffermazione del principio di sovranità locale: le forze di difesa statali devono priorizzare il benessere dei cittadini locali, intervenendo in tempi di emergenza (incendi, calamità naturali, crisi sociali) e non come braccio passivo di decisioni politiche nazionali potenzialmente incongruenti con le priorità locali.

I critici, invece, osservano che in materia di ordine pubblico e sicurezza federale, il Governo centrale può legittimamente attivare truppe nazionali anche contro la volontà statale. In casi estremi, la giurisprudenza federale ha sostenuto la priorità del potere esecutivo federale in situazioni di emergenza nazionale.

Dal punto di vista della strategia militare, affermazioni come quelle attribuite a Gronewold possono anche creare ambiguità nei ranghi: per un soldato è delicato conciliare il discorso del “dovere verso il popolo locale” con l’obbligo giurato di obbedire agli ordini legittimi del comando federale.

4. Reazioni e contesti recenti

La nomina di Gronewold è stata accolta da molti come un cambio generazionale positivo: la governatrice Kotek ne ha parlato come un leader in grado di costruire cultura istituzionale e rispetto reciproco. apps.oregon.gov+1
In tempi recenti, la Guardia Nazionale dell’Oregon è stata impegnata in compiti di soccorso interni (anti-incendi) e nella gestione della mobilitazione militare delle sue unità: ad esempio, l’unità 41st IBCT è rientrata in Oregon dopo un anno di missione in Kosovo, durante la quale ha partecipato a pattugliamenti, impegni pubblici e attività civili. apps.oregon.gov+2Right Now Oregon+2

Inoltre, nell’estate 2025 un giudice federale ha temporaneamente bloccato il dispiegamento di truppe federali in Oregon, respingendo l’intervento di unità provenienti dalla California e altre giurisdizioni per la crisi degli ordini esecutivi a Portland. AP News Questa decisione mette in evidenza il conflitto legale e costituzionale sul controllo delle truppe e rafforza il dibattito sul ruolo delle Guardie Nazionali nei contesti statali contro missioni imposte “da fuori”.

Nonostante l’attenzione mediatica, non risulta che Gronewold abbia reso pubblicamente quell’espressione testuale citata (“non verso la politica di Washington”) in conferenze stampa ufficiali. Le fonti che la riportano sembrano derivare da ricostruzioni giornalistiche basate su documenti interni o lettere anonime, pertanto vanno considerate con cautela.

5. Significato e prospettive

Il discorso attribuito al generale Gronewold non è semplicemente una provocazione retorica: è il riflesso di un’interrogazione cruciale nella struttura federale statunitense: quanto può o deve lo Stato federale imporre compiti militari a una forza che ha anche responsabilità locali? E fin dove può l’autorità centrale intervenire senza infrangere l’autonomia statale?

In un sistema come quello americano, caratterizzato da un delicato equilibrio di competenze tra Stato e federazione, le Guardie Nazionali sono il punto di contatto più evidente di queste tensioni. I comandanti statali come Gronewold sono spesso chiamati a mediare tra le esigenze locali (protezione civile, soccorso, disastri naturali) e gli obblighi nazionali (sicurezza interna, ordine pubblico). In frangenti come quello attuale, tali ruoli emergono con forza.

Se da un lato l’affermazione “il dovere è verso il popolo dell’Oregon” può essere considerata un messaggio di legittima rivendicazione del primato del servizio locale sulle pressioni politiche esterne, dall’altro deve scontrarsi con le regole giuridiche che disciplinano il comando federale sulle forze armate.

Nel futuro prossimo, la questione potrebbe tornare centrale qualora Washington decidesse di mobilitare la Guardia Nazionale in operazioni politicamente sensibili — ad esempio durante proteste, crisi di ordine pubblico o attivazioni urgenti di distretto federale. In quel frangente, il modo in cui Gronewold e i suoi successori interpreteranno il confine tra giurisdizione statale e legittimità federale avrà implicazioni significative per la stabilità istituzionale locale.

La frase attribuita al generale Alan R. Gronewold  “il mio dovere è verso il popolo dell’Oregon, non verso la politica di Washington”  si inserisce in una tradizione più ampia di tensione fra le responsabilità locali di una Guardia Nazionale statale e le pressioni di un’autorità federale che può intervenire con ordini superiori. Sebbene non vi sia attualmente una conferma ufficiale che Gronewold abbia usato proprio quelle parole in pubblico, il messaggio che traspare  di una Guardia che vorrebbe servire la popolazione statale prima che giocare ruoli politici nazionali è emblematico del momento istituzionale che gli Stati Uniti attraversano.

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