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Il Tg1 ha mostrato per intero il foglietto che a maggio è stato sequestrato a casa di Sempio e che è nelle mani della procura di Brescia. Cosa c’è scritto nel foglietto

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Roma, 9 ottobre 2025 – Il Tg1 ha mostrato ieri sera, durante l’edizione delle 20:00, per la prima volta nella sua interezza il foglietto sequestrato nel maggio scorso nell’abitazione di  Sempio, l’uomo finito al centro delle indagini condotte dalla procura di Brescia. Il documento, già oggetto di numerose speculazioni, è ora al vaglio degli inquirenti come potenziale chiave per comprendere meglio la rete di rapporti e le attività coperte oggetto dell’inchiesta.

Il foglietto, di piccole dimensioni e vergato a mano con una grafia frettolosa ma leggibile, contiene una lista di nomi, cifre e sigle apparentemente criptiche. Il Tg1 ha mostrato una ripresa ravvicinata del documento, accompagnata da una grafica esplicativa. Tra gli elementi più rilevanti:

  • Una serie di nomi propri, alcuni dei quali già noti alle cronache giudiziarie.

  • Accanto ad alcuni nomi, importi in euro (da poche centinaia a svariate migliaia).

  • Sigle come “A.T.”, “R.S.” e “MI-VR” che gli inquirenti stanno cercando di decifrare, ipotizzando possano riferirsi a località, ruoli o strutture operative.

  • Un richiamo, scritto in lettere maiuscole, a un appuntamento: “LUN 13 – ORE 10, non mancare”.

Il documento, benché non rappresenti di per sé una prova definitiva, è ritenuto dagli investigatori “altamente rilevante” nel contesto dell’indagine per presunta associazione a delinquere finalizzata a reati fiscali e corruzione. Secondo quanto appreso, alcuni dei nomi presenti sul foglio coincidono con soggetti già ascoltati o convocati dalla procura.

La provenienza del foglietto e il contesto in cui è stato trovato  un cassetto nascosto all’interno dello studio di Sempio  rafforzano l’ipotesi che si tratti di appunti riservati, forse redatti in previsione di incontri o transazioni non ufficiali. Gli inquirenti stanno ora incrociando i dati contenuti nel foglietto con tabulati telefonici, movimenti bancari e testimonianze raccolte negli ultimi mesi.

Non è escluso, secondo fonti vicine all’indagine, che la diffusione dell’immagine integrale del documento da parte del Tg1 sia parte di una strategia investigativa più ampia: mostrare pubblicamente il contenuto del foglietto potrebbe infatti indurre altri soggetti coinvolti a collaborare con la giustizia o fornire ulteriori elementi chiarificatori.

Sempio, attraverso i suoi legali, ha finora negato ogni addebito, definendo il foglietto “un promemoria personale privo di rilevanza penale”. Ma l’attenzione degli inquirenti resta alta, e non si esclude che nelle prossime settimane possano emergere nuovi sviluppi, anche alla luce delle reazioni suscitate dalla divulgazione televisiva del documento.

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