Garlasco. TGR Lombardia servizio di Davide Gangale: nuovi intrecci tra l’inchiesta di Garlasco e l’indagine Clean 2
Il recente servizio del TGR Lombardia, curato da Davide Gangale, ha posto una nuova lente sull’intreccio fra il caso Garlasco l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto nel 2007 e l’inchiesta denominata “Clean 2”, centrata su presunti rapporti illeciti tra magistrati, forze dell’ordine e società private in provincia di Pavia. L’attenzione mediatica è tornata a concentrarsi su nodi processuali finora poco esplorati: spazzatura mai analizzata, intercettazioni non trascritte, sospetti scambi di favori. In questo articolo cercheremo di ricostruire i fatti accertati ad oggi, le pieghe investigative emerse e le implicazioni per le parti coinvolte, basandoci su fonti verificabili.
I protagonisti: Garlasco, Poggi, Sempio, Venditti
Prima di addentrarci nei nuovi intrecci, è utile riassumere i protagonisti e le fasi principali della vicenda.
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Il 13 agosto 2007 Chiara Poggi, 26 anni, fu uccisa nella sua abitazione di Garlasco (PV). Dopo una lunga serie di indagini, processi, revisioni e dibattiti mediatici, la sentenza definitiva condannò a 16 anni Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima, per omicidio.
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Tuttavia, negli anni successivi, sono emerse nuove piste e contestazioni. Una nuova indagine ha iscritto come indagato Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, ipotizzandone un ruolo nel delitto insieme a persone non ancora identificate. RaiNews+4La Provincia Pavese+4The Social Post+4
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Al centro delle nuove riletture c’è anche l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, che all’epoca ebbe un ruolo rilevante nel chiedere l’archiviazione della posizione di Sempio nel 2017. Oggi è indagato per corruzione in atti giudiziari, all’interno dell’inchiesta Clean 2. TGLA7+4Fanpage+4ANSA.it+4
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La procura di Pavia, guidata dal procuratore capo Fabio Napoleone, ha promosso la riapertura della vicenda, nominando periti genetici e dattiloscopici, con l’obiettivo di riesaminare reperti, impronte e tracce che erano stati archiviati o ritenuti irrilevanti. La Provincia Pavese+3ANSA.it+3RaiNews+3
Cosa è l’inchiesta Clean 2
L’indagine “Clean” ha avuto origine con l’obiettivo di scoprire un presunto “sistema Pavia” fatto di relazioni opache tra magistratura, forze dell’ordine e imprese private. Il filone “Clean 2” rappresenta un’evoluzione della prima tranche, concentrandosi sugli scambi economici e sui favori tra pubblici ufficiali e società esterne. Domani+4Fanpage+4Newsroom Italia+4
Tra le contestazioni principali:
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Il rapporto tra Venditti e la società Esitel, che per anni ha gestito le intercettazioni in Procura a Pavia e i mezzi per appostamenti. I pm sostengono che Venditti abbia ricevuto agevolazioni (come lo sconto sull’acquisto di un’auto di lusso) in cambio di trattamenti favorevoli nei confronti di Esitel. La Stampa+4Fanpage+4La Provincia Pavese+4
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Anomalie nelle trascrizioni delle intercettazioni sull’indagine Garlasco del 2017: passaggi mancanti, omissioni, o “tagli” che potrebbero aver alterato il contenuto del fascicolo. La Provincia Pavese+2Fanpage+2
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Perquisizioni recenti (2025) nei confronti di Venditti, ex inquirenti coinvolti nel caso Garlasco, parenti di Sempio e due ex carabinieri, alla ricerca di tracce di denaro, appunti e documenti che le indagini potrebbero collegare ai due filoni. La Stampa+5RaiNews+5ANSA.it+5
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L’appunto trovato a casa dei genitori di Sempio con la scritta “Venditti GIP archivia per 20.30 euro” (o varianti analoghe) è emerso come elemento suggestivo nei media e nell’istruttoria: indicativo, secondo gli inquirenti, di una conoscenza anticipata delle domande che sarebbero state fatte all’interrogatorio. ANSA.it+2La Provincia Pavese+2
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Il collegamento fra Clean 2 e Garlasco si rafforza nella misura in cui Esitel fu incaricata degli atti di intercettazione nell’indagine su Sempio: le stesse procedure che oggi sono oggetto di verifica nei tribunali. The Social Post+3La Provincia Pavese+3Fanpage+3
In sintesi, l’inchiesta Clean 2 offre un sistema di controlli incrociati: non solo su ciò che è accaduto dal punto di vista sostanziale nell’omicidio, ma anche su come le indagini sono state condotte — gli atti processuali, le registrazioni, i passaggi trascritti e quelli esclusi.
Il servizio di Davide Gangale per TGR Lombardia: che cosa ha portato alla luce
Nel recente servizio televisivo trasmesso da TGR Lombardia, Davide Gangale ha ripreso alcuni temi centrali che oggi animano il dibattito mediatico e investigativo. Sebbene non sia possibile disporre del testo integrale del servizio (il TGR non sempre mette in rete i contenuti integrali), alcuni elementi sono stati richiamati da cronache locali e comunicati successivi:
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Nuove impronte e reperti da spazzatura
Il servizio ha dato rilievo al fatto che, otto mesi dopo l’omicidio, venne prelevata la spazzatura dalla casa Poggi (tra cui vasetti di yogurt, bricchi di tè, piatti di plastica) che fino a oggi non era stata sottoposta ad analisi approfondite. TGCOM24+2ANSA.it+2
Secondo quanto riportato nell’articolo di TGCOM24, alcuni di quegli oggetti come i vasetti incastrati l’uno nell’altro — costituiscono elementi che meritano di essere interrogati: ad esempio, se Chiara fosse allergica al lattosio, chi aveva consumato quei prodotti? TGCOM24 -
L’ombra delle intercettazioni manipolate
Il servizio ha posto l’attenzione sulle anomalie nei verbali di trascrizione delle intercettazioni: omissioni di passaggi ritenuti rilevanti, parti “saltate” e differenze tra il contenuto originale e quello depositato in fascicoli successivi. Queste discrepanze diventano un punto centrale per chiedersi se l’indagine originaria fosse “depurata” di elementi scomodi. (Il servizio ha fatto interviste, rievocazioni e confronti fra trascrizioni note.) -
Il sistema delle relazioni e dei favori
Gangale ha richiamato l’attenzione su come nelle province lombarde (e pavese) i rapporti tra magistrati, carabinieri e imprese private siano spesso “a rete”. È stata ricordata la figura di Esitel la società di intercettazioni e il legame sospetto con Venditti, già al centro dell’inchiesta. Parti del servizio suggeriscono che le cene, i pranzi e gli incontri conviviali fra ufficiali, magistrati e imprenditori — alcuni avvenuti nel ristorante dei D’Arena citato nelle carte giudiziarie — potrebbero essere stati occasioni di accordi o promesse non tracciabili. Newsroom Italia+4La Provincia Pavese+4Fanpage+4 -
Le reazioni delle parti
Il servizio ha dato spazio alle dichiarazioni difensive: Venditti ha detto di essere “offeso come uomo e come magistrato”, affermando di non aver mai preso soldi né favours. RaiNews+1
La difesa di Sempio ha lamentato il peso della gogna mediatica. (In alcuni articoli è citata una frase: «Questa inchiesta è inconsistente ma la gogna mediatica continua»). Reddit
Nuovi intrecci: dove le due inchieste si incrociano
Il punto critico dell’analisi giornalistica è la constatazione che l’indagine Clean 2 e la riapertura del caso Garlasco non sono due trame parallele, ma due binari che, progressivamente, mostrano di avvicinarsi e sovrapporsi.
a) La società Esitel come ponte
La Esitel è il fulcro di questo incrocio: impresa incaricata di intercettazioni, fornitura di mezzi e servizi collegati alle attività giudiziarie. Il fatto che fosse coinvolta anche nell’inchiesta su Sempio è un elemento che rende difficile separare il “caso Garlasco” dal “caso Clean 2”. TGLA7+3La Provincia Pavese+3Fanpage+3
Se l’azienda ha avuto rapporti con Venditti e con apparati investigativi, ogni aspetto — da come furono condotte le intercettazioni fino alla trascrizione — può diventare oggetto di revisione.
b) Anomalie procedurali come indizi incrociati
Va segnalato che, mentre nell’indagine Clean 2 si indaga su anomalie, favoritismi e omissioni, nella revisione del caso Garlasco emergono tracce simili: omissioni nei verbali, reperti non analizzati, passaggi che mancano. Se tali anomalie non fossero isolate, ma riflettessero una consuetudine o un modus operandi allora diventa plausibile che parte del castello processuale del 2007 fosse vulnerabile.
c) Denaro, appunti e scritture
Le perquisizioni recenti mirano a scovare tracce di denaro contante, appunti manoscritti, registri di pagamenti in nero, che possano fare da ponte fra le due procedure. L’appunto “Venditti GIP archivia per 20.30 euro” è emblematico non tanto per la cifra (che rimane contestata) quanto per l’idea che qualcuno potesse aver previsto con anticipo le mosse giudiziarie. ANSA.it+2La Provincia Pavese+2
d) Rischio reputazionale e responsabilità istituzionali
Il collegamento mediatico del TGR Lombardia pone infine una domanda: se i magistrati coinvolti nelle indagini Clean 2 hanno agito in modi che potrebbero aver influenzato processi come quello Garlasco, allora la legittimità dell’apparato giudiziario pavese è messa in discussione. Il “sistema Pavia” non diventa solo un tema locale, bensì emblema delle sfide di trasparenza della macchina giudiziaria italiana.
Criticità, limiti e elementi ancora da chiarire
Nonostante l’interesse suscitato dal servizio e dalle inchieste correlate, permangono nodi che non possono essere sciolti con atti giornalistici:
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Presunzione di innocenza: Venditti e altri indagati hanno diritto alla difesa e non sono arrivati (al momento) a condanne definitive in relazione alle contestazioni di corruzione. La mera iscrizione al registro degli indagati non equivale a responsabilità accertata.
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Carattere indiziario delle prove: molte delle anomalie segnalate sono indirette — omissioni, disparità tra trascrizioni, reperti non esaminati — e non costituiscono prove definitive in sé.
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Tempistica e prescrizioni: alcuni atti potrebbero essere già soggetti a prescrizione o a limiti di ammissibilità in sede processuale.
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Vincoli del giudicato: la sentenza definitiva del processo Stasi ha ormai valore legale, e qualsiasi revisione dovrà fare i conti con i limiti imposti dal giudicato. In più, la difesa richiama talvolta che “non risultano movimenti bancari diretti” tra Sempio e Venditti, rendendo più difficoltoso l’accertamento di transazioni occulte. La Stampa+1
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Conflitti di attribuzione e competenze: l’indagine Clean 2 è condotta dalla Procura di Brescia quando si tratti di magistrati, diversamente dal filone Garlasco condotto da Pavia. Ciò genera questioni di competenza e coordinamento. TGLA7+1
Prospettive future e implicazioni
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Nei prossimi mesi i periti incaricati (genetici, dattiloscopici) dovranno depositare relazioni aggiornate: i risultati potrebbero offrire nuovi elementi, ad esempio impronte finora non attribuite, tracce biologiche, compatibilità con armi o strumenti non reperiti nel 2007. ANSA.it+2RaiNews+2
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Le decisioni della gip Daniela Garlaschelli sul prosieguo o meno dell’accertamento probatorio avranno un peso decisivo: se il giudice ammetterà nuove analisi su elementi prima esclusi, la fase investigativa si allargherà ulteriormente. ANSA.it+1
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Sul fronte Clean 2, l’eventuale conferma delle ipotesi di favori, corruzione e scambio di relazioni implicherebbe indagini più profonde sulla gestione giudiziaria della provincia pavese, con potenziali implicazioni anche per altri casi giudiziari locali.
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A livello istituzionale, se si confermassero pratiche irregolari nei processi, si aprirebbero riflessioni sulla trasparenza, sull’organo di controllo interno, sulliceità delle procedure di selezione di consulenti esterni (come Esitel), e sui vincoli di accountability dei magistrati.
Il servizio di Davide Gangale per il TGR Lombardia rappresenta più di un semplice rilancio mediatico: invita a guardare al caso Garlasco non solo come a un cold case del passato, ma come a un nodo ancora aperto nell’attualità della giustizia italiana. I nuovi intrecci con l’inchiesta Clean 2 non sono semplici coincidenze: riguardano i meccanismi formali e informali che hanno accompagnato le indagini di allora, e che oggi vanno riesaminati alla luce delle nuove attenzioni investigative. Sebbene al momento non ci siano condanne definitive per le contestazioni su vendite di auto, appunti manoscritti o anomalie in trascrizioni, la pressione congiunta del sistema giudiziario e mediatica rende probabile che i prossimi mesi saranno decisivi per sapere se, dopo diciotto anni, la verità potrà essere davvero più nitida o se resterà avvolta in un labirinto di dubbi.











