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Garlasco. L’intervento dell’avvocato De Rensis alla trasmissione “FarWest”

Il caso di cronaca giudiziaria più discusso d’Italia torna protagonista, e ancora una volta l’avvocato Antonio De Rensis, difensore di Alberto Stasi, occupa il centro della scena. Ieri sera, nella puntata di “FarWest”, il programma di inchiesta condotto da Salvo Sottile su Rai 3, il legale ha preso la parola per difendere la sua tesi sull’innocenza del suo assistito e per rilanciare ipotesi forti che potrebbero riaccendere il dibattito attorno all’omicidio di Chiara Poggi (avvenuto nel 2007 nella villetta di via Pascoli). Davide Maggio+2IlSussidiario.net+2

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Il confronto mediatico era già stato preannunciato nei giorni scorsi, con l’inserimento del nome di De Rensis tra gli ospiti della puntata dedicata anche al caso Garlasco. Davide Maggio Il legale ha raccolto l’invito, ma non senza riserve: come già segnalato dai retroscena, De Rensis avrebbe posto delle condizioni per intervenire, esponendo i temi di cui avrebbe voluto parlare  una prassi che il conduttore Sottile non ha nascosto di valutare con perplessità. IlSussidiario.net

“Stasi è innocente”: un rilancio che scuote
Nel corso della trasmissione, l’avvocato De Rensis ha ribadito con forza che “Stasi è innocente”, sostenendo che il percorso giudiziario che ha portato alla condanna definitiva poggerebbe su basi fragili e contraddittorie. The Social Post L’intervento del legale, perentorio e puntiglioso, ha avuto l’effetto di risvegliare interrogativi che erano parsi assopiti negli ultimi anni.

Secondo De Rensis, non si è semplicemente trattato di una difesa accesa, bensì di una critica radicale al modus operandi delle prime indagini. Egli ha parlato di “errori e orrori” procedurali che avrebbero condizionato il corso stesso del processo: dalla gestione delle tracce, all’interpretazione delle analisi, fino alle tempistiche ufficiali della morte di Chiara. The Social Post+2Virgilio.it+2

Una questione che il legale ha posto al centro è quella dell’alibi di Stasi: secondo lui, l’eventuale esclusione o indebolimento di queste certezze investigative costituirebbe un vulnus giuridico enorme. I precedenti gradi di giudizio, in cui Stasi era stato assolto, sono per De Rensis elementi da valorizzare, non da sottovalutare — una linea argomentativa che intreccia diritto e percezione pubblica. The Social Post

Ma non è tutto: l’avvocato ha lanciato l’ipotesi che più persone siano state presenti sulla scena del crimine, ribaltando la figura dell’aggressore solitario che ha dominato le interpretazioni fino ad oggi. IlSussidiario.net+3Corriere di Siena+3The Social Post+3 Una tesi che, se confermata da riscontri tecnici o investigativi, potrebbe costituire un terremoto nel panorama processuale.

La strategia dell’annuncio e il contesto mediatico
Il tono dell’intervento di De Rensis non è stato solo difensivo, ma anche assertivo: con parole taglienti ha colto l’occasione per puntare il dito contro chi, a suo avviso, teme gli accertamenti che potrebbero scardinare la narrazione dominante. Egli ha auspicato “dieci trasmissioni” per esporre la sua visione completa del caso, come a dire che ogni spazio mediatico con tutte le sue luci e ombre potrebbe essere prezioso per riportare al centro il ragionamento giuridico. The Social Post

Non si è trattato, dunque, di un intervento misurato e protocollo: De Rensis ha scelto di puntare alla platea televisiva e agli animi della pubblica opinione, accendendo un faro sul rapporto tra mass media e processo. È noto che in vicende come quella di Garlasco il confine tra cronaca, spettacolo e giustizia si assottiglia  e l’avvocato sembra consapevole che la sua performance in tv non è accessorio, ma parte integrante della sua strategia difensiva.

Va aggiunto che il contesto mediatico attorno al caso è già da tempo assai teso: non mancano scontri verbali, polemiche, accuse reciproche, e anche momenti di esplicita conflittualità tra i protagonisti. De Rensis, in più occasioni pubbliche, ha preso posizione contro ricostruzioni che giudica “romanzate” o fragili, alzando il muro della difesa tecnica. Prima Pavia+3Il Fatto Quotidiano+3Libero Quotidiano+3 In passato, lo stesso legale era stato protagonista di heated confrontation in trasmissioni come Ore 14 con lo scrittore Piero Colaprico, quando si accendevano ricostruzioni sulle dinamiche fra Chiara e Stasi. Il Fatto Quotidiano+1

Ma la partecipazione a FarWest assume un significato simbolico: quella tranche oraria e quel pubblico permettono di ottenere visibilità, reazioni, eventuali pressioni sull’attenzione mediatica dell’opinione pubblica e, in prospettiva, sul mondo giudiziario.

Le reazioni (e le polemiche) dietro le quinte
Non sorprende che le dichiarazioni di De Rensis abbiano suscitato reazioni immediate e polarizzanti. Il conduttore Salvo Sottile, per parte sua, ha più volte manifestato il desiderio di avere in studio la voce della difesa ma ha anche lamentato alcune richieste “condizionate” del legale. In una passata puntata, Sottile ha fatto ascoltare l’audio di una telefonata nella quale De Rensis manifestava perplessità sulle modalità del dibattito in trasmissione, in particolare riguardo al ruolo del conduttore come opinionista con “certezze granitiche”. IlSussidiario.net

Sottile ha risposto: “non si è mai visto un ospite che pretende di parlare solo di ciò che desidera”, e ha invitato il legale a “venire e parlare dei fatti concreti”. IlSussidiario.net In altre parole, lo show televisivo non è solo un palcoscenico, ma un’arena dove l’ospite può condizionare l’agenda, ma solo entro limiti che il conduttore è disposto a concedere.

Tra i commenti pubblici, non sono mancati rilievi critici. Alcuni osservatori lamentano che l’uso mediatico del caso rischi di influenzare il clima intorno alla giuria, generare pressioni indebite, o condizionare la narrazione ufficiale al di fuori del rigore processuale. In passato, anche la scrittrice Barbara Alberti aveva attaccato duramente il “circo mediatico” intorno a Garlasco, denunciando come la vicenda fosse diventata un “affare mediatico” più che una storia di giustizia. Il Tempo

Non è infine trascurabile un episodio registrato poco tempo fa: in una trasmissione televisiva, De Rensis insieme all’altro avvocato Massimo Lovati  ha improvvisamente interrotto il collegamento, lasciando lo studio in diretta. L’uscita repentina ha sollevato domande su possibili conflitti, pressioni o strategie dietro le quinte. Libero Quotidiano

Quali sviluppi attendersi?
Alla luce dell’intervento televisivo, l’attenzione ora si concentra su ciò che seguirà davvero: gli accertamenti e le analisi tecniche che, secondo De Rensis, sarebbero in dirittura d’arrivo. IlSussidiario.net+3Corriere di Siena+3Virgilio.it+3 In particolare, il legale ha richiamato l’attenzione su alcune tracce genetiche, come il DNA sotto le unghie di Chiara Poggi, che ritiene non adeguatamente valutate nei processi precedenti. Virgilio.it+1

Ha pure anticipato che “in 3‑4 settimane” potrebbero emergere elementi nuovi che contribuiranno a rinnovare il panorama investigativo. Corriere di Siena Se ciò dovesse accadere, il caso Garlasco potrebbe entrare in una nuova fase, con richieste di revisione, richieste ai giudici di ricostruire nodi controversi, e nuove perizie tecniche.

Tuttavia, resta da vedere se queste promesse possano tradursi in prove decisivi o se rimarranno, come spesso accade in vicende complesse, oscillazioni tra ipotesi e controipotesi. Il percorso giudiziario ha già dimostrato di essere instabile: assoluzioni in gradi precedenti, condanna in Cassazione, revisioni richieste e mai pienamente accolte.

In questo clima di tensione mediatica e giudiziaria, l’intervento di De Rensis a FarWest non è stato un episodio isolato, ma un tassello consapevole in una strategia difensiva che punta a far emergere il “dubbio ragionevole” come filo rosso della sua tesi. Potrà essere, per gli osservatori, il momento in cui il caso Garlasco già ciclicamente al centro dell’attenzione si proietta verso un nuovo capitolo. Per chi attende risposte definitive, però, l’appello rimane invariato: “aspettiamo i fatti, non le parole”.

11 ottobre 2025, a partire da anticipazioni e resoconti dell’intervento dell’avvocato De Rensis nella trasmissione FarWest.

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