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Verità, mezze verità e ipotesi: cosa sappiamo della morte dell’ambasciatore sudafricano e del caso legale contro Israele

L’ultima settimana ha visto emergere due notizie internazionali importanti, che per un momento sono state confuse o sovrapposte nei titoli e nei social media: la morte dell’ambasciatore del Sudafrica in Francia, e l’azione legale promossa dal Sudafrica contro Israele davanti alla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ). Ecco cosa confermano finora le fonti, cosa invece non è dimostrato, e quali restano gli elementi di incertezza.

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La morte dell’ambasciatore: i fatti accertati
Si tratta di Nkosinathi Emmanuel “Nathi” Mthethwa, 58 anni, diplomatico con un lungo curriculum politico nel Sudafrica. Africanews+4euronews+4ENA English+4
È stato trovato morto il 30 settembre 2025 ai piedi dell’hotel Hyatt Regency a Porte Maillot, Parigi, nella cour interna dell’edificio. euronews+2CBS News+2
Aveva prenotato una camera al 22° piano dell’hotel. Le autorità francesi dicono che una finestra dotata di serratura di sicurezza era stata forzata. euronews+2Africanews+2
La sera prima la moglie aveva ricevuto da lui un messaggio inquietante, in cui Mthethwa si scusava e manifestava l’intenzione di porre fine alla sua vita. AP News+1
Le autorità francesi hanno aperto un’inchiesta, considerando almeno due ipotesi principali: il suicidio, oppure una caduta accidentale. Al momento non ci sono prove che indichino una terza persona coinvolta o un’aggressione. Hespress+2euronews+2

Il caso legale contro Israele: cosa si sa
Il Sudafrica ha avviato un’azione legale dinanzi alla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) contro Israele, sostenendo che quest’ultimo stia violando la Convenzione per la prevenzione e la punizione del Genocidio (Genocide Convention), relativamente agli eventi nella Striscia di Gaza. JNS.org+2Wikipedia+2
La domanda è stata depositata il 29 dicembre 2023. Wikipedia+1
Il Sudafrica ha chiesto alla corte misure provvisorie, ed è in corso la procedura. en.idi.org.il+1

Cosa non è emerso dalle fonti  le clarificazioni necessarie
Non è confermato che il vice ambasciatore del Sudafrica in Francia abbia svolto un ruolo legale presso la Corte Penale Internazionale (ICC) contro Israele (la Corte Penale Internazionale, non la Corte Internazionale di Giustizia). Le fonti parlano dell’azione legale del Sudafrica presso la ICJ, che è la Corte delle Nazioni, non l’ICC (che si occupa di crimini individuali come crimini di guerra, genocidio, crimini contro l’umanità). JNS.org+2Wikipedia+2
Non ci sono evidenze credibili nel materiale giornalistico attuale che colleghino direttamente Mthethwa alla causa legale contro Israele alla ICJ come suo promotore o “iniziatore”: non si menziona che lui abbia depositato documenti, interrogato testimoni o abbia guidato la strategia legale. Le fonti parlano piuttosto dei governi, in particolare del Presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa, come responsabili dell’azione legale. JNS.org+2Wikipedia+2
Non ci sono al momento conferme che la morte di Mthethwa sia collegata in qualche modo all’attività legale contro Israele: nessuna fonte autorevole suggerisce che vi sia stata una “pressione” o un attacco di natura politica da parte di terzi stanotte collegato a questa attività. Le autorità investigative francesi si focalizzano su aspetti più personali (messaggio alla moglie, finestra forzata, possibili cause interne) e non su motivazioni di politica estera come causa immediata. CBS News+3Africanews+3AP News+3

Le domande aperte
Motivo preciso del messaggio inviato alla moglie: se davvero indicava intenzioni suicide, cosa lo aveva spinto a scrivere quel testo? Ci sono elementi di stress personale, professionale, salute mentale che siano emersi o saranno emergenti nell’inchiesta?
Circostanze della finestra forzata: che cosa significa esattamente “forzata”? È stato il risultato di un malfunzionamento, un atto deliberato da parte dell’ambasciatore, o di un’altra persona? Le investigazioni tecniche sulle tracce nella stanza, sulla serratura, sulle finestre, saranno cruciali.
Ruoli precisi nelle cause legali internazionali: sebbene il Sudafrica abbia presentato il caso alla ICJ, non è chiaro se o quanto l’Ambasciatore Mthethwa avesse partecipato attivamente al dossier. Potrebbero esserci state deleghe, rappresentanze, contributi politici o diplomatici, ma per ora nessuna fonte lo collega formalmente come protagonista legale.
Possibile impatto politico: data la natura controversa delle accuse contro Israele, e vista la sensibilità internazionale su questi temi, c’è da chiedersi — un’inchiesta ufficiale dovrebbe verificare — se ci fossero pressioni politiche, rischi personali, oppure minacce. Finora nessuna fonte ha portato elementi concreti in questa direzione.

Sulla base delle notizie al momento disponibili:

La morte di Nathi Mthethwa è un fatto accertato, con circostanze che richiedono accertamenti sulle modalità (suicidio, incidente, eventuale azione di terzi), ma non vi è al momento evidenza che sia direttamente collegata a quanto fa il Sudafrica in sede internazionale contro Israele.
Il Sudafrica ha effettivamente avviato una causa alla Corte Internazionale di Giustizia contro Israele, non presso la Corte Penale Internazionale, sostenendo che Israele stia violando la Convenzione sul Genocidio.
Non è confermato   e le fonti più affidabili lo mancano  l’affermazione che Mthethwa fosse il promotore principale o l’attore legale di tale procedimento, né che ci sia una relazione documentata tra la sua morte e quella azione legale.

FOTO People.com

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