Roma, mobilità: Giannini (Lega) attacca il progetto GRAB a via Guido Reni — “Manifestazione pro-ciclabile? Un flop clamoroso”
Il dirigente Lega: “I residenti contrari al progetto erano molti di più dei ciclisti arrivati da tutta Roma”
ROMA – “Un flop clamoroso”. Così Daniele Giannini, dirigente regionale della Lega ed ex presidente del Municipio Aurelio-Boccea, commenta la manifestazione organizzata ieri in via Guido Reni a favore della pista ciclabile prevista dal progetto GRAB (Grande Raccordo Anulare delle Bici). Secondo Giannini, i partecipanti al presidio pro-GRAB sarebbero stati pochissimi, nonostante il coinvolgimento di numerose associazioni ciclistiche romane.
“I cosiddetti ‘ciclisti ideologici’ arrivati da tutta Roma erano meno dei soli residenti di via Guido Reni scesi in piazza la mattina”, sottolinea Giannini in una nota.
“Una pista ciclabile folle, calata dall’alto”
Al centro della polemica, la decisione del Comune di Roma di realizzare una pista ciclabile al centro della carreggiata in via Guido Reni, scelta che – secondo i residenti e Giannini – comporterebbe la perdita di parcheggi, nuovi divieti alla viabilità, aumento del traffico e maggior inquinamento.
“Non siamo contro le biciclette – precisa Giannini – ma contro progetti ideologici e irrazionali che penalizzano chi vive e lavora nel quartiere. Una pista ciclabile così concepita distrugge la viabilità invece di migliorarla”.
“I residenti uniti contro un progetto imposto”
Giannini rivendica la spontaneità della contro-manifestazione dei cittadini:
“La nostra era una protesta autentica, organizzata solo dai residenti di via Guido Reni. Loro invece sono arrivati da tutta la città, con il sostegno di sigle e associazioni, eppure erano quattro gatti. La realtà è evidente: la maggioranza dei romani è stufa di queste imposizioni ideologiche”.
“Mobilità sostenibile? Solo sulla carta”
Il rappresentante della Lega critica duramente il concetto di “mobilità sostenibile” promosso dalle associazioni pro-ciclabile, definendolo ipocrita.
“Loro parlano di sostenibilità, ma propongono solo disagi, divieti e lavori inutili, mentre i trasporti pubblici restano al livello del terzo mondo”, attacca Giannini.
“Non ci faremo intimidire da slogan, social e pochi attivisti. Difenderemo sempre la mobilità reale, ciclabili intelligenti e la vivibilità dei quartieri”.
Conclusione: “Il GRAB va ripensato, i cittadini ascoltati”
L’appello finale di Giannini è rivolto all’amministrazione capitolina:
“I romani sono stanchi di scelte ideologiche che penalizzano il 99% della popolazione per accontentare una minoranza rumorosa. Serve partecipazione vera, ascolto, e soluzioni concrete, non progetti calati dall’alto. Il GRAB, così com’è, è una follia da fermare”.











