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THE KITE: il cortometraggio subacqueo sulla Palestina di Andrea Boretti vince l’Y-40 Film Festival 2025

“The Kite”, cortometraggio di Andrea Boretti, si aggiudica il titolo di Miglior Corto Subacqueo alla 3ª edizione dello Y-40 Film Festival, il primo contest internazionale dedicato al cinema girato sott’acqua.

Un’opera intensa, toccante e simbolica, che affronta il tema della pace in Palestina attraverso una narrazione visiva potente e carica di significato.

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Un aquilone tra le macerie: metafora di speranza e libertà

Nel corto, un uomo anziano nuota in un fiume, ogni bracciata lo immerge nei ricordi di guerra, nei frammenti di una vita segnata dal conflitto. Un aquilone che vola tra le rovine diventa simbolo della sua memoria più luminosa: l’amore giovanile.

Il volo dell’aquilone si trasforma così in metafora: desiderio di elevazione, diritto di esistere, libertà oltre i confini, oltre la violenza e il piombo che cade.


Un premio prestigioso: miglior cortometraggio subacqueo

Il film è stato girato per oltre il 30% sott’acqua, come da regolamento del festival. Le riprese subacquee, firmate da Elisa Chinello, si sono svolte nel fiume Ticino vicino a Somma Lombardo (VA), in condizioni difficili: acqua fredda, torbida e con corrente, ma perfette per la realistica intensità emotiva del racconto.

Andrea Boretti, regista, sceneggiatore e fondatore di Eleven Studio, ha raccontato di essere stato ispirato da un romanzo sulla Palestina e dalla poesia “If I Must Die” di Refaat Alareer. Un progetto nato da una nuova passione per la subacquea, e cresciuto fino a diventare un film di forte impatto sociale e visivo.

“Volevamo usare la subacquea per raccontare qualcosa che avesse davvero significato. Questa storia nasce da un dolore profondo, ma anche da una speranza che non muore, neanche nei contesti più drammatici”, spiega Boretti.


I vincitori del festival Y-40 2025

Oltre a “The Kite” di Andrea Boretti, premiato con la medaglia in vetro di Murano e una giornata di riprese negli Y-40 Studios (valore: €10.000), il podio si completa con:“A Window for Hope” del messicano Guillermo Acevedo – Storia di ex pescatori di squali divenuti protettori dell’oceano.“Blue Spirit” dell’ungherese Carlos Luna – Il ritorno all’oceano della campionessa di apnea Anna Horvath, dopo un quasi annegamento.

Menzione speciale a Elena Del Mar per “The Robottina”, denuncia sull’inquinamento acustico, e Social Selection vinta dall’americano Payton Woods con “A Golden Harbor Seal Hug”, incentrato sull’incontro subacqueo con una foca a Laguna Beach.


Un festival in crescita internazionale

Il direttore creativo Matt Evans ha sottolineato l’importanza dell’edizione 2025, che ha visto partecipanti da tutto il mondo: Giappone, Stati Uniti, Indonesia, Maldive, Messico ed Europa. La qualità dei cortometraggi ha reso difficile la selezione finale, con oltre 10 finalisti di altissimo livello.


Chi è Andrea Boretti

Andrea Boretti è regista, sceneggiatore e produttore, fondatore di Eleven Studio e già socio di Insolito Cinema. Laureato in Storia e Critica del Cinema, ha ottenuto riconoscimenti con diversi documentari e corti, tra cui “Con le ruote per terra”, premiato come Miglior Film Sportivo dell’Anno agli Italian Sports Awards 2010. Oggi lavora tra cinema, branded content e contenuti pubblicitari, unendo innovazione visiva e impegno sociale.

FOTO Y-40 Film Festival – Matt Evans, Elisa Chinello, Andrea Boretti (da sinistra)


“The Kite” di Andrea Boretti vince il premio come miglior cortometraggio subacqueo allo Y-40 Film Festival 2025. Un film sulla pace in Palestina, tra memoria, amore e speranza, girato in parte sott’acqua. Scopri trama, premi e protagonisti.

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