CARPINETO ROMANO E MONTELANICO: INIZIATI I PRIMI MASSACRI DI ANIMALI RINSELVATICHITI
GLI ANIMALISTI ITALIANI ATTENDONO LA SENTENZA DEL TAR E ANNUNCIANO AZIONI ECLATANTI SE NON SARÀ BLOCCATA L’IGNOBILE DELIBERA REGIONALE!
I primi massacri sono purtroppo realtà.
A Carpineto Romano e Montelanico è iniziata la mattanza di bovini ed equini rinselvatichiti, vittime innocenti del piano di abbattimento finanziato dalla Regione Lazio con 600.000 euro di fondi pubblici.
Il Comune di Carpineto Romano ha persino comunicato con entusiasmo di aver ricevuto 120.000 euro per “interventi mirati alla gestione e alla definitiva risoluzione della criticità”, ovvero – nella sostanza – per eliminare gli animali colpevoli soltanto di vivere liberi.
Dietro il linguaggio burocratico si nasconde una realtà brutale: l’uccisione di creature che non hanno alcuna colpa, se non quella di essere state abbandonate o non adeguatamente custodite da chi avrebbe dovuto garantirne la protezione.
Le prime segnalazioni arrivate dai volontari parlano chiaro: gli abbattimenti sono cominciati.
Foto e testimonianze mostrano animali uccisi nelle campagne, in quello che appare come il tragico esordio di un piano di “gestione” che si traduce in sterminio.
È gravissimo che a finanziare la cattura e la soppressione di questi animali sia proprio la Regione Lazio, che per legge dovrebbe – attraverso le ASL – assicurare la tutela e la vigilanza sanitaria degli animali da allevamento e del loro benessere.
Una funzione che, evidentemente, non è stata adeguatamente svolta, e che ora si tenta di mascherare con un provvedimento estremo, violento e contrario a ogni principio etico.
È questa la civiltà che vogliamo? È questo il mondo che accetta di risolvere tutto con la morte?
Una società che considera “problema” la vita stessa ha smarrito il senso della compassione e della responsabilità.
A rendere il quadro ancora più paradossale, il 15 ottobre scorso sulla pagina istituzionale del Comune di Montelanico compariva un post in cui si annunciava con orgoglio la nuova convenzione con Accademia Kronos, volta a collaborare “per il bene degli animali e del territorio”, con impegni sulla prevenzione del randagismo, la promozione della sterilizzazione e la vigilanza ambientale.
“Sarà una collaborazione produttiva per il bene degli animali e del territorio” – dichiarava il comandante Armando Bruni, ringraziando il sindaco Sandro Onorati per la sensibilità dimostrata.
Una dichiarazione che suona oggi amara e incoerente, mentre proprio in quello stesso territorio si dà il via libera a un progetto di morte finanziato con denaro pubblico.
Come Animalisti Italiani ETS, attendiamo la decisione del TAR, che dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato contro questa delibera indegna.
Nel frattempo, gli assassini non aspettano la giustizia: il massacro è già cominciato.
Il presidente Walter Caporale dichiara:
“Se il TAR non bloccherà questo provvedimento vergognoso, metteremo in campo azioni eclatanti per difendere il diritto alla vita di questi animali innocenti. Non permetteremo che si consumi nel silenzio una strage finanziata con i soldi di tutti i cittadini.”
Invitiamo ogni persona sensibile a firmare la nuova petizione nazionale degli Animalisti Italiani ETS e a inviare mail di protesta alla Regione Lazio per chiedere la sospensione immediata degli abbattimenti.
FIRMA ORA LA PETIZIONE CONTRO L’UCCISIONE DEGLI ANIMALI RINSELVATICHITI
NO ALL’UCCISIONE DEGLI ANIMALI RINSELVATICHITI – STOP ALLA STRAGE NEL LAZIO
animalisti.it/petizione-contro-luccisione-degli-animali-rinselvatichiti/











