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“Odia il prossimo tuo” è il precetto di quest’epoca


Durante la pandemia, i nostri governanti si sono attirati l’odio di tanti italiani.  Segnatamente il ministro Speranza è stato oggetto di quest’odio, ma anche Mario Draghi, a causa dei provvedimenti gravemente discriminatori adottati nei riguardi delle persone che non si sono volute vaccinare. Il colmo è stato privare un padre di famiglia del lavoro e dello stipendio. I nostri governanti, con la collaborazione di tanti giornalisti e conduttore televisivi, hanno anche fatto sì che molte persone vaccinate odiassero i non vaccinati.  Adesso uomini politici e giornalisti si stanno adoperando affinché il clima d’odio perduri. Bisogna odiare a morte Putin, e ci può anche stare, sebbene sia poco cristiano, ma bisogna odiare anche i russi, e questo non è giusto. Bisogna odiare chi approva Putin, e pure ci può stare, sebbene sia poco cristiano, ma bisogna odiare anche chi non vede di buon occhio il presidente dell’Ucraina, che non è uno stinco di santo. E questo non è giusto, così come non è giusto odiare chi è contrario all’invio d’armi all’Ucraina. Per accrescere l’odio, si lavora anche di fantasia, si attribuisce a Putin, ad esempio, l’intenzione d’invadere altri paesi. Si dice che la guerra di Putin è un attacco alla democrazia. Ma se in Ucraina ci fosse la dittatura, il che non è tanto lontano dalla verità, il governo avrebbe forse agito in altro modo?
Anch’io odio qualcuno in questo periodo, sebbene sia poco cristiano. Odio politici e giornalisti e opinionisti che vorrebbero entrare in guerra contro la Russia, e parlano del rischio di una guerra nucleare, senza tremare, come se parlassero dell’arrivo di un temporale. Forse cristianamente bisogna perdonarli, “perché non sanno quello che fanno”.
Renato Pierri

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