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Il movimento dell’Italia dei Diritti denuncia l’incuria in cui è tenuto il monumento ai caduti sul lavoro di Roviano e chiede al Sindaco  Mattia Folgori  se e quando intende intervenire chiamando in causa anche il  Segretario Provinciale Romano del PD Rocco Maugliani.
Roma 01 dicembre 2021: Continua l’opera dell’opposizione ombra lanciata dal Presidente del movimento Italia dei Diritti Antonello De Pierro. Questa volta il movimento accende i fari sul comune di Roviano e precisamente sulla poca cura che l’amministrazione comunale riserva al monumento ai caduti sul lavoro di piazza della Repubblica. Carlo Spinelli Segretario Provinciale Romano dell’IDD commenta da par suo la situazione di degrado in cui versa il monumento: “Mi preme iniziare a parlare di questo monumento eretto nel 1958 ed inaugurato il primo novembre di quell’anno accennando brevemente la storia che ha portato alla sua costruzione; i rovianesi hanno imparato il mestiere di minatori durante la costruzione della linea ferroviaria Roma-Sulmona avvenuta tra il 1882 ed il 1888 e da allora hanno esportato le loro conoscenze ed abiltà anche oltre i confini nazionali partecipando alle costruzioni di numerose gallerie e questo fino all’inizio della seconda guerra mondiale. Molti di loro, partiti da Roviano per prestare la proprio opera nelle varie località italiane e non, non hanno fatto più ritorno nelle proprie case, altri lo hanno fatto con gravi mutilazioni, altri ancora con la silicosi e proprio in onore di tutti questi lavoratori che la comunità di Roviano ha eretto un monumento in loro onore per ricordarli e fa male vedere come, ai giorni nostri, il monumento è tenuto. In cemento armato e travertino con una stele di vetro plastificato dove sono incisi i nomi di dieci rovianesi caduti sul lavoro fù disegnato da Enrico Pietrosanti di Roviano e porta incisa sull’arco superiore la scritta In Labore Virtus, inoltre in delle formelle di terracotta vengono evidenziate in bassorilievo scene di lavoro in miniera realizzate dalla scultrice Ada Scamiglia. Purtroppo quello che vediamo oggi è un monumento ai limiti dello stato di abbandono; il giardinetto a mezzaluna – continua Spinelli – presenta erbacce e poca cura, alcune parti del monumento, in particolar modo dove è posta la stele, presentano rotture nel marmo ma lo stesso marmo risulta essere rovinato in molte sue parti ed avrebbe sicuramente bisogno di un restauro, inoltre anche il muretto della piazza che si affaccia sul panorama risulta essere danneggiato. Vogliamo rivolgerci al sindaco di Roviano Mattia Folgori e chiedergli se e quando intende intervenire per far eseguire i lavori di ristrutturazione del monumento e riservare allo stesso la dovuta manutenzione. Inoltre – va avanti ancora Carlo Spinelli – vorremmo rivolgerci al Segretario Provinciale Romano del PD ( partito di appartenenza del sindaco rovianese ) Rocco Maugliani e chiedergli cosa ne pensa su come è tenuto il monumento ai caduti sul lavoro di Roviano essendo il PD nato da quel Partito Comunista che fù di Enrico Berlinguer e che era considerato il partito dei lavoratori per eccellenza. Per chiudere vorrei ringraziare Giovanni Ziantoni Coordinatore Territoriale e Circoli dell’Italia dei Diritti sul territorio della Valle dell’Aniene e Consigliere Comunale in quel di Percile per la segnalazione e la documentazione riguardante il monumento che speriamo venga al più presto rimesso a nuovo e tenuto come merita, lasciare all’incuria un monumento in onore ai caduti sul lavoro di Roviano è come perdere pezzo per pezzo il ricordo di chi ha fuso le proprie carni con la roccia e che sono periti per guadagnarsi il pane per se e la propria famiglia”.
Ufficio stampa Italia dei Diritti provincia di Roma

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